politeismo
Adriano Favole
Quando cielo e Terra sono abitati da molte divinità
Nella storia dell’umanità molte religioni sono state o sono tuttora politeistiche: sono cioè caratterizzate dalla credenza [...] divinità all’opera, nelle guerre, nei viaggi, nei riti. Non furono tuttavia soltanto Greci e Romani (si pensi all’Eneide di Virgilio) a dare vita a mitologie e racconti che vedono come protagonisti uomini e divinità: in molte religioni politeistiche ...
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DESIDERATO, Matteo
Gioacchino Barbera
Scarse sono le notizie su questo pittore, nato a Sciacca (prov. Agrigento) presumibilmente intorno al 1750-52. Secondo il Gallo (sec. XIX), ben presto si trasferì [...] S. Filippo; S. Isidoro agricola nella chiesa di S. Maria della Palma; affreschi con l'Olimpo e vari episodi dell'Eneide per un soffitto di casa Scuderi; affreschi nella chiesa delle Verginelle; altri dipinti di soggetto profano in case private) e nel ...
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Achille
Giorgio Padoan
. Figlio di Peleo e della dea marina Teti, nacque a Ftia, in Tessaglia; la madre lo immerse nello Stige rendendolo invulnerabile, tranne che nel tallone per il quale ella lo teneva, [...] all'altezza del libro IV del Convivio, potesse cadere in confusione sul nome del padre di A., ripetutamente ricordato come Pelide nell'Eneide (II 548, V 808, XII 350), nelle Metamorfosi (XII 605, 619), ecc.; tanto più che gli amori di Peleo e di Teti ...
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orazione
Federigo Tollemache
. Il vocabolo, d'impiego ovviamente aulico, assume nell'opera dantesca vari significati, ora di ascendenza classica, ora di chiara eco ecclesiastica.
Ricorre, anzitutto, [...] par che tu mi nieghi / ... espresso in alcun testo / che decreto del ciel orazion pieghi, si fa riferimento esplicito all'Eneide (VI 376 " desine fata deum flecti sperare precando "), mentre XXIX 119 quel [il carro] del Sol, che, svïando, fu combusto ...
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dimostrare
Lucia Onder
Il valore più comune del termine è quello di " render manifesto, palese, esteriormente con fatti, con segni e con parole ", in senso proprio o figurato.
Con costrutto transitivo [...] è dimostrata.
In un'espressione impersonale, per " si dice ", " si narra ": Cv IV XXVI 9 nel sesto de la detta istoria [l'Eneide] si dimostra, e XXX 1 Come di sopra... si dimostra, questa canzone ha tre parti.
L'infinito, per " dare la definizione ...
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GIOCOSA, POESIA
Giulio Natali
Quantunque nella tradizione retorica italiana la poesia giocosa sia spesso considerata come un genere letterario, è evidente che il "giocoso", il "burlesco", il "faceto" [...] : tra i quali basterà citare la Franceide (1629) e la Moscheide (1630) di G. B. Ialli, autore anche della scipita Eneide travestita (1633), e il Malmantile racquistato (1ª ediz. postuma, 1676) di Lorenzo Lippi. Abbondantissima fu nel Settecento la ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] e le vie nuove della satira latina (1979); Lettura della terza Bucolica (1981); Lettura del libro nono dell'Eneide (1983); Gli ''scritti filologici'' di Giorgio Pasquali (1986); L'elegia di Tibullo come meditazione lirica (1986); Cesare secondo ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] tragica morte subita dai due amanti: ma negli anni quell'emozione lievitò con la meditazione attraverso letture classiche (l'Eneide, che ne fissa i confini rappresentativi) e medievali (i romanzi di Lancillotto e di Tristano, che governano la scena ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] i casi di volgarizzamenti realizzati a partire dal toscano, come accade in Sicilia almeno con La istoria di Eneas (riduzione in prosa dell’Eneide) di Angilu di Capua e con il Libru di li vitii et di li virtuti volgarizzato da un frate del monastero ...
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CICERI (Cicercius, Cicerinus), Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque a Lugano nel 1521 da Maffeo ed Elisabetta Carentani.
Maffeo era originario di Torno, in provincia di Como, e apparteneva a una famiglia [...] verbi greci, legge Cicerone, ascolta di buon mattino le lezioni di Otone Lupani che spiega le orazioni di Cicerone e l'Eneide, nonché Giuseppe Negri che tiene un corso di grammatica greca, senza trascurare la matematica sul testo di Euclide.
A Milano ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero quattro, cioè viene dopo altri tre (in cifre...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...