Planck Max
Planck 〈plank〉 Max [STF] (Kiel 1858 - Gottinga 1947) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Kiel (1885), poi nell'univ. di Berlino (1889); socio straniero dei Lincei (1914); ebbe il premio [...] di P.: è pari a MPc2, con MP massa di P. (v. oltre) e c velocità della luce nel vuoto; a tale energia le interazioni gravitazionali sono comparabili con quelle di altra natura: v. gravità quantistica: III 78 e. ◆ [ASF] Epoca di P.: nel quadro della ...
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Landau Lev Davidovich
Landau 〈landàu〉 Lev Davidovich [STF] (Baku 1908 - Mosca 1968) Prof. di fisica teorica nell'univ. di Karkov (1932) e poi in quella di Mosca (1938); per le sue ricerche sulla superfluidità [...] nei plasmi: IV 295 e. ◆ [RGR] Complesso di L.-Lifshitz: v. gravitazionale, moto relativistico: III 91 a. ◆ [MCF] Costante di L.: v. turbolenza fluttuazioni che si osservano nella perdita di energia per ionizzazione nei rivelatori di particelle veloci: ...
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Wheeler John Archibald
Wheeler 〈uìilë〉 John Archibald [STF] (n. Jacksonville, Florida, 1911) Prof. di fisica nell'univ. di Princeton (1947). ◆ [RGR] Buco nero di W.: v. buco nero: I 381 f. ◆ [RGR] Equazione [...] e tempo: V 450 a. ◆ [RGR] Superspazio di W.: v. gravitazionale, dinamica del campo: III 88 c. ◆ [RGR] Teoria dell'assorbitore di diversi modi possibili; nel nucleo composto l'eccesso di energia è distribuito in una o più particelle, di cui sono ...
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Oppenheimer Julius Robert
Oppenheimer 〈òpën'aimë〉 Julius Robert [STF] (New York 1904 - Princeton 1967) Prof. di fisica nell'univ. di Berkeley (1936), dal 1943 direttore dei laboratori di Los Alamos per [...] condizioni, l'astro collassa sotto l'azione del proprio campo gravitazionale, dando luogo alla formazione di un buco nero: v. nucleare di strappo (d, p) che si ha nel bombardamento di nuclei con deutoni di non grande energia (minore di circa 10 MeV). ...
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L'Ottocento: astronomia. La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Barbara J. Becker
La spettroscopia e la nascita dell'astrofisica
Agnes Mary Clerke, nella sua storia dell'astronomia del XIX [...] di luce avrebbero dovuto essere rallentate dall'attrazione gravitazionale dei corpi da cui erano emesse. Anche se le lunghezze d'onda emesse durante l'esplosione, e mise energicamente in dubbio l'interpretazione di Campbell dello spettro della nova ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La macrofisica
Theodore Feldman
La macrofisica
La meteorologia
Intorno al 1900, nella meteorologia si distinguevano tre diversi filoni. Nel primo [...] lo stadio finale dell'evoluzione di un ciclone: l'energia di una tempesta aumenta sempre più fintantoché aria tiepida Gli oceani e i continenti sono perciò in equilibrio gravitazionale, secondo quanto prevede il principio della 'isostasia', in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La fisica nel Novecento
Giuseppe Giuliani
La fisica tra Ottocento e Novecento
Gli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento sono stati straordinari per quanto riguarda le nuove acquisizioni sperimentali [...] gravitazione in cui le sorgenti del campo gravitazionale (le masse) determinano una deformazione dello spazio di ADONE (‘grande AdA’), un collider di elettroni a positroni con una energia di 1500 MeV per fascio, che entrò in funzione nel 1969.
Nel ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La meccanica del continuo
James Cross
La meccanica del continuo
La trattazione della meccanica del continuo nel XVIII sec., in particolare dell'elasticità e della meccanica [...] principali; anzitutto, la conversione dell'altezza in moto, della forza morta in forza viva, dell'energia potenziale gravitazionale in energia cinetica del moto; l'altra caratteristica era la trattazione a livello unidimensionale di numerosi moti di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Cosmologie
Norriss S. Hetherington
Cosmologie
All'inizio del XX sec. vi era un accordo generale sul fatto che l'Universo fosse statico; per descriverlo [...] densità effettiva è maggiore di questo parametro, l'attrazione gravitazionale è abbastanza grande da arrestare alla fine l'espansione . Infatti, nonostante non siano potuti avvenire scambi di energia su distanze maggiori di quella massima che la luce ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] 401 d; (c) [MCS] [TRM] s. che può scambiare materia ed energia con l'esterno. ◆ [ELT] S. asservito: lo stesso che servosistema. ◆ VI 203 f), ecc. ◆ [RGR] S. isolato non radiativo: v. gravitazionale, moto relativistico: III 91 d. ◆ S. lineare: (a) [LSF ...
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energia
energìa s. f. [dal lat. tardo energīa, gr. ἐνέργεια, der. di ἐνεργής «attivo», da ἔργον «opera»]. – 1. a. Vigore fisico, spec. dei nervi e dei muscoli, potenza attiva dell’organismo; con questo sign., per lo più al plur.: riacquistare...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...