VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] politiche. La sua teoria, a rigore, altro non è che lo sviluppo dell'ipotesi, formulata per la prima volta da Engels e accolta da Marx, secondo la quale il cosiddetto "modo di produzione asiatico" era scaturito dalla impellente esigenza di garantire ...
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Marx, Karl
K. Marx
1818
Nasce a Treviri da una famiglia di origine ebraica
1835-41
Studia giurisprudenza e filosofia. A Berlino si lega ai giovani hegeliani e a Feuerbach
1842-43
È capo redattore [...] , entra in contatto con gli ambienti rivoluzionari e con i circoli operai socialisti
1845-46
Redige, insieme a Engels, L’ideologia tedesca
1847
Pubblica Miseria della filosofia, diretta contro Proudhon
1848
Falliti i moti rivoluzionari, ripara a ...
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Hyndman, Henry Mayers
Politico britannico (Londra 1842-ivi 1921). Giornalista a Londra (1879-80), nel 1880, dopo aver letto il Capitale di K. Marx, si convertì al socialismo fondando la Democratic federation. [...] dopo il declino del movimento delle riforme di R. Owen nel 1830. Entrato in contrasto con Marx e F. Engels, nel 1884 fondò la Socialist democratic federation. Durante la Prima guerra mondiale sostenne il governo contro gli imperi centrali e ...
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Uomo politico e pubblicista tedesco (Bonn 1812 - Parigi 1875), di famiglia ebraica. Autodidatta, dallo studio di Spinoza e di Hegel elaborò un proprio sistema socialista (Die heilige Geschichte der Menschheit, [...] . Fondatore con Marx della Rheinische Zeitung, ne fu il corrispondente da Parigi; con Engels pubblicò (1848) la rivista Gesellschaftsspiegel. Nel 1842 si distaccò da Marx ed Engels, e il suo socialismo, a sfondo moraleggiante e profetico, fu preso di ...
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Socialista francese (Santiago de Cuba 1842 - Draveil, Essonnes, 1911), discepolo di P.-J. Proudhon e genero di K. Marx. Membro attivo della prima Internazionale e promotore, con J. Guesde, del partito [...] nel 1899 si oppose accanitamente all'entrata dei socialisti nel governo. Contribuì alla divulgazione delle opere di Marx ed Engels, sia traducendole, sia scrivendo su giornali e riviste. Opere principali: Le communisme et l'évolution économique (1892 ...
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Storico del pensiero politico (Beaune 1888 - Berlino Est 1981). Dal 1949 prof. all'univ. di Lipsia, e dal 1951 al 1956 in quella di Berlino Est. È noto soprattutto per i suoi saggi storici sul marxismo: [...] Karl Marx, l'homme et l'oeuvre (1934; trad. it. 1946); Karl Marx et la Révolution de 1848 (1948); Karl Marx et la pensée moderne (1948; trad. it. 1949); Karl Marx et Friedrich Engels. Leur vie et leur oeuvre (2 voll., 1955-58; trad. it. 1962). ...
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Pseudonimo del filosofo tedesco Johann Caspar Schmidt (Bayreuth 1806 - Berlino 1856). Esponente della sinistra hegeliana, combatté qualsiasi entità reale o astratta (dallo Stato alla religione, dalla morale [...] , Der Einzige und sein Eigenthu, che fu variamente criticata da M. Hess, da L. Feuerbach e acremente da Marx e Engels nella Deutsche Ideologie, esprime il punto nodale della sua concezione costituito dall’individuo (l'"unico") al di fuori e al di ...
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A partire dagli ultimi decenni del secolo scorso il concetto di c. tende a trasformarsi da nozione storicofilosofica (o pedagogica) in un concetto scientifico che trova una precisa definizione in campo [...] della stratificazione sociale dei fenomeni culturali, e quindi della loro origine di classe. Nell'opera di Marx ed Engels manca una vera e propria teoria della c.: in quanto complesso delle manifestazioni intellettuali di una società (e quindi ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] lavoratori.
Il s. scientifico
Con K. Marx e F. Engels il s. raggiunse la piena maturità intellettuale e politica. Nel dei comunisti durante i moti del 1848 in Germania, Marx ed Engels distinguevano il loro s. dalle altre versioni, tracciando le linee ...
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Architetto (Kišinev 1873 - Mosca 1949). Si formò all'accademia di Pietroburgo; dopo un viaggio di studio in Europa (1897-98), iniziò la sua attività riproponendo forme dell'antica tradizione russa, di [...] progettò il mausoleo di Lenin (1924-30) a Mosca; in seguito fu il maggiore esponente del monumentalismo sovietico: Istituto Marx-Engels-Lenin di Tbilisi (1933-38) e, a Mosca, albergo Moskva (1930-35), Istituto di genetica dell'Accademia delle scienze ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...
marxismo
s. m. [dal nome di Karl Marx]. – 1. Il pensiero e l’opera del filosofo e storico dell’economia ted. Karl Marx (1818-1883) che, muovendo dalla revisione della filosofia idealistica e, successivamente, con la critica dell’economia politica...