via (vie)
Ugo Vignuzzi
L'avverbio di moto, con un generico valore di allontanamento, è presente in tutte le opere di D., anche se con frequenza non troppo elevata (meno di una settantina di casi in tutto, [...] simili fatti v'ha al fantolino / che muor per fame e caccia via la balia; figurato, in Rime dubbie X 3, in rima, con enjambement tra il verbo e l'oggetto, e in Fiore CLXXII 13 caccia la paura via); ‛ gettar via ' (Rime LXXXIII 20 Sono che per gittar ...
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E' m'incresce di me sì duramente
Mario Pazzaglia
Canzone (Rime LXVII) di 6 stanze di 14 versi, con fronte e sirma, concatenatio e combinatio, sullo schema 6 + 8, abc, abc: cdeffee, e congedo (= sirma).
Figura [...] dallo schema metrico, si ha così una prima parte prolungata oltre la misura ritmica consueta, in una sorta di enjambement strofico, con una cadenza dimessa e lenta, un'insistita modulazione elegiaca corrispondente al chiuso concrescere della doglia e ...
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nemico ([i]nimico) e nemica([i]nimica)
Emilio Pasquini
1. Il sostantivo maschile è adoperato nel valore costante di " avversario ", con netta prevalenza della forma romanza rispetto alla latineggiante, [...] cioè l'immagine crudele e orgogliosa della donna alpigiana; If IX 76 le rane innanzi a la nimica / biscia (con enjambement). Più pregnante la nimica podesta (If VI 96), cioè per eccellenza Cristo, autorità inflessibile e giudice impietoso verso tutti ...
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Quantunque volte, lasso! mi rimembra
Mario Pazzaglia
. - Canzone di due stanze (Vn XXXIII 5-8; schema 6 + 7 AbC, AcB: BDEeDFF, con concatenatio e combinatio), presente nella tradizione ‛ organica ' [...] all'intensità della pronuncia. Si pensi alla forza di quel grande, avvalorata dalla posizione aggettivo-sostantivo-aggettivo, dell'enjambement spande / luce d'amor, dove il verbo, sottolineato dalla rima, esprime anche fonicamente un senso di slancio ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] presenza?, e 8; XXIII 27 75, XXXI 9 12 dicerò di lei piangendo, pui / che si n'è gita in ciel (il difficile enjambement è usato solo qui).
3. Nelle Rime, 23 attestazioni su 41 ricorrono in inizio di verso. P. ritorna 21 volte quale avverbio, in rima ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] (Pensieri d’amore VIII, 21), percotean e nascondea (Bassvilliana II, 31 e 105). Nella sintassi, inarcature (o enjambement) e inversioni costituiscono la cifra stilistica prevalente: «un pauroso / di sozzi mostri abisso» (Sulla Mitologia, 100); «l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per “petrarchismo” si intende quella espressione letteraria che si propone di rielaborare [...] della poetica bembiana a un recitativo di inquietante originalità, contraddistinto, fra l’altro, dall’uso insistito dell’enjambement (detto allora “spezzatura” o “inarcatura”), quasi con lo scatto di una dominata ossessione. Ciò che viene alla ...
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sanza (senza; san)
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e congiunzione nei pochissimi casi in cui, unitamente con ‛ che ', introduce una dipendente al congiuntivo) di non alta frequenza nell'opera dantesca, raggiungendo [...] ; Pg XXI 40 Cosa non è che sanza / ordine senta la religïone / de la montagna (in rima - unico caso - e quindi con forte enjambement); Pd XIII 116 quelli è tra li stolti bene a basso, / che sanza distinzione afferma e nega / ne l'un così come ne l ...
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settenario
Ignazio Baldelli
1. Il s. è considerato da D. nel De vulg. Eloq. come il verso secondo per importanza soltanto all'endecasillabo: Et dicimus eptasillabum sequi illud quod maximum est in celebritate [...] 'l gran lume, v. 47; sovra la vergin onda, v. 49). E si badi alla loro notevole varietà posizionale: s. in forte enjambement (doglia e vergogna prese / lo mio segnore, e chiese / chi fosser..., vv. 38-40); s. spezzato dal dialogo (disse: " Drizzate i ...
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tanto
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo, pronome e avverbio t. ricorre in tutte le opere di D. con frequenza in probabile relazione con l'innalzarsi dell'enfasi descrittiva. Però, la media di t. è poco [...] t. è aggettivo 107 volte, posposto al sostantivo in If XV 78 il nido di malizia tanta, e Pg XXXI 135, anteposto altrove (e con enjambement in Pg XX 41 tanta / grazia, e Pd XXIX 143) e iterato in Pd XXXII 62 in tanto amore e in tanto diletto (cfr. XIV ...
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enjambement
‹ãˇ∫ãbmã′› s. m., fr. (propr. «scavalcamento»). – Procedimento stilistico frequente nella poesia delle lingue sia classiche sia moderne, consistente nel dividere una breve frase, o un gruppo sintattico intimamente unito (per es.,...