(o inarcatura) Superamento logico e sintattico del limite ritmico del verso, ottenuto con la collocazione nel verso successivo di un termine strettamente connesso ad altro del precedente (Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, G. Leopardi). Mentre poeti come Dante tendono a far coincidere l’unità metrica del singolo verso con l’unità sintattica e concettuale ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] l'enjambement si avvia con un verso spezzato a metà da una forte pausa, mentre i versi 7-8 e 9-10 sono legati da enjambements, sia pure di minor cogenza: che 'l mal d'Amor non è pesante il sesto / ver ch'è dolce lo ben. Dunque ormai lastri // vostro ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] D. (fra gli altri, Lisio, L'arte del periodo, pp. 93-100; Scaglione, Periodicità sintattica) si ricorda, perché offrente due enjambements consecutivi, Quivi perdei la vista e la parola / nel nome di Maria fini' , e quivi caddi, e rimase la mia carne ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] con il primo della sirma; il quale primo verso della sirma viene poi ad essere fortemente separato dagli altri; gli enjambements, in numero veramente alto, cinque su 14 versi, completano il quadro ritmico-sintattico di questa stanza, che in maniera ...
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quando
Ugo Vignuzzi
Congiunzione (e, introducendo proposizioni interrogative, avverbio interrogativo) temporale di frequenza alquanto elevata nell'opera dantesca, in particolare nel Convivio (quasi [...] ), purtuttavia si presenta un impiego nuovo, quello di q. in rima, con un valore estremamente pregnante per i fortissimi enjambements cui dà origine (e ancora, se possibile, più forte, se la prima parola del verso successivo è costituita dal ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] , più che per conservatorismo poetico, per dare al testo una patina primitiva. L’endecasillabo sciolto, con frequenti enjambements, è il verso prevalente nelle Poesie di Ossian, in parte polimetriche. Nel Settecento l’endecasillabo sciolto, usuale ...
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PASCARELLA, Cesare
Salvatore Rosati
Poeta dialettale e pittore, nato a Roma il 24 aprile 1858. La sua attività iniziale fu prevalentemente di pittore e disegnatore; fu uno degli esponenti più significativi [...] intensità di rilievo, anche perché, sull'esempio del Belli, il P. evita, come alieni al dialetto, inversioni di costrutto e enjambements, ai quali ultimi non ricorre se non per ottenere determinati effetti. Ma del dialetto egli non ha fatto un fine a ...
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VALAŌRÍTĒS, Aristotélēs ('Αριστοτέλης Βαλαωρίτης)
Poeta neoellenico, nato in Leucade, da famiglia epirota, il 2 agosto 1824, ivi morto il 24 luglio 1879. Fece i primi studî a Corfù; dal 1844 al 1846 frequentò [...] conte Ugolino. Usò a preferenza il verso politico, rimato come nei canti popolari, ma più spesso senza rime, con cesure ed enjambements rompendone la monotonia. Edizioni complete delle opere: Ποιήματα, voll. 2, a cura di G. Valaōrítēs e di M. Lampros ...
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COLLINA, Bonifacio
Madga Vigilante
Nacque a Bologna nel 1689 da Pietro e Giacoma Santi. A quindici anni vestì l'abito dei camaldolesi nel monastero di Classe di Ravenna dove professò i sacri voti il [...] alla tragedia. Ma spesso i versi armoniosi del Racine sono resi dal C. in una prosa versificata che moltiplica gli enjambements nell'illusione di evitare la monotonia e scade a livelli quasi parodistici quando trasforma i cori originali in vacue ...
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Tanto gentile e tanto onesta pare
Mario Pallaglia
Sonetto della Vita Nuova (XXVI 5-7), su schema abba abba; cde edc, presente, oltre che nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime (e nella [...] certezze. La linearità metrico-sintattica è ribadita dal fatto che anche ogni colon o verso è semanticamente concluso, ove si escludano gli enjambements dei vv. 1-2 e 7-8, denotanti, il primo, l'intima e raccolta dolcezza di un possesso che è, in ...
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