(o inarcatura) Superamento logico e sintattico del limite ritmico del verso, ottenuto con la collocazione nel verso successivo di un termine strettamente connesso ad altro del precedente (Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, G. Leopardi). Mentre poeti come Dante tendono a far coincidere l’unità metrica del singolo verso con l’unità sintattica e concettuale ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] , più che per conservatorismo poetico, per dare al testo una patina primitiva. L’endecasillabo sciolto, con frequenti enjambements, è il verso prevalente nelle Poesie di Ossian, in parte polimetriche. Nel Settecento l’endecasillabo sciolto, usuale ...
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VALAŌRÍTĒS, Aristotélēs ('Αριστοτέλης Βαλαωρίτης)
Poeta neoellenico, nato in Leucade, da famiglia epirota, il 2 agosto 1824, ivi morto il 24 luglio 1879. Fece i primi studî a Corfù; dal 1844 al 1846 frequentò [...] conte Ugolino. Usò a preferenza il verso politico, rimato come nei canti popolari, ma più spesso senza rime, con cesure ed enjambements rompendone la monotonia. Edizioni complete delle opere: Ποιήματα, voll. 2, a cura di G. Valaōrítēs e di M. Lampros ...
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COLLINA, Bonifacio
Madga Vigilante
Nacque a Bologna nel 1689 da Pietro e Giacoma Santi. A quindici anni vestì l'abito dei camaldolesi nel monastero di Classe di Ravenna dove professò i sacri voti il [...] alla tragedia. Ma spesso i versi armoniosi del Racine sono resi dal C. in una prosa versificata che moltiplica gli enjambements nell'illusione di evitare la monotonia e scade a livelli quasi parodistici quando trasforma i cori originali in vacue ...
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DELL'UVA, Benedetto
Flavio De Bernardinis
Nacque nel 1540 a Capua da antica e nobile famiglia, e vi morì molto probabilmente alla fine del 1582.
È indubbio comunque che fosse ancora vivo il 25 agosto [...] perifr;astiche; la sua ottava, come nell'uso di fine Cinquecento, è piena di cesure, versi spezzati, suoni aspri, enjambements continui.
La lettera che il Tasso indirizzò al padre Grillo, dove si mandano a baciare le mani, nel caso venisse in ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] ad esempio in Joyce), un particolare in apparenza infimo sembra più atto a dirigere l'interpretazione. Premesso che gli enjambements non abbondano nella pratica degli espressionisti (un ‟durch- I donnert" di Albert Ehrenstein è una vera rarità) e che ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] più scaltro l'uso del verso sciolto, modulato ora con una raffinata sapienza di accenti, di pause, di enjambements. Alla composizione del poemetto l'autore si preparò accuratamente, studiando le opere tecniche per qualche ragione affini alla materia ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] , toscano. Strumento primario ben padroneggiato di tale prospettiva è l'endecasillabo sciolto, spezzato in frequenti enjambements, contrapposto agli "stomachevoli versi martelliani, maraviglioso sonnifero per chi gli ascolta" (Tutte le opere, II ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] Sepolcri e delle Grazie di U. Foscolo. Con Tasso si affermano i versi spezzati che entrano l’uno nell’altro, gli enjambements cioè, così cari poi alla poesia moderna.
Il Seicento non manca di dare qualche novità interessante: l’ode pindarica insegna ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] scelta dello strumento più modesto: perché il letterato colto si piglia la rivincita nelle inversioni e negli enjambements, in particolari di disposizione e distribuzione degli elementi lessicali, che non sono propri della sintassi popolare: «Diceva ...
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