CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] diEnrico III, avvenuto nel 1589, pretendente al trono era divenuto il calvinista Enricodidi appoggiare la candidatura di un pretendente cattolico: dapprima, nell'estate del 1600, quella del cardinale Odoardo Farnese, come discendente dei Lancaster ...
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GREGORIO XI, papa
Michel Hayez
Pierre Roger nacque a Rosiers d'Égletons, nell'attuale dipartimento della Corrèze, intorno al 1330, dal nobile Guillaume (I), vassallo o ufficiale dei signori di Ventadour, [...] riconosciuta.
Nella penisola iberica l'ascesa al trono di Castiglia diEnrico II il Trastamare, in seguito all'assassinio del La mancanza di risultati e la comparsa di un nuovo pretendente, Giovanni duca diLancaster, figlio del re di Inghilterra e ...
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ANNIBALDI, Riccardo (Riccardo della Molara)
Daniel Waley
Importante membro della potente famiglia romana, l'A. prese il nome con il quale è noto abitualmente dalla fortezza della Molara vicino a Tuscolo, [...] trattative circa il successore, l'A. emerse come il più autorevole fautore del candidato inglese Edmondo diLancaster, figlio cadetto diEnrico III. Precedenti contatti con la corte inglese erano forse serviti ad assicurare l'appoggio dell'A. alla ...
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ALBERGATI, Niccolò
Edith Pàsztor
Nacque a Bologna verso l'anno 1375 da Pier Nicola, che aveva avuto notevole parte nella vita comunale bolognese. In assai giovane età, dopo avere iniziato gli studi [...] dei Cent'anni. Ma giunto appena prima della morte diEnrico V e di Carlo VI poco in realtà poté fare. Ritornato in Italia di alleanze: Filippo il Buono, duca di Borgogna, dopo la morte di sua sorella Anna, moglie di Giovanni diLancaster, duca di ...
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COPPINI, Francesco (in religione Ignazio)
Anna Imelde Galletti
Nacque a Prato agli inizi del sec. XV da Guccio di Tommaso di Giusto. Le fonti lo qualificano iuris utriusque doctor, ma non si hanno testimonianze [...] Firenze.
Nel frattempo però Edoardo, figlio e successore del duca di York, con l'aiuto di Warwick sconfiggeva definitivamente i Lancaster a Towton il 29 marzo, catturando di nuovo Enrico, mentre la regina si rifugiava col figlio in Scozia, e saliva ...
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FIESCHI, Luca
Thérèse Boespflug
Nato verso il 1275 da Niccolò di Tedisio e da una Leonora di cui non conosciamo il casato, apparteneva alla famiglia guelfa ligure dei conti di Lavagna, che aveva assunto [...] attentato erano membri della nobiltà che, al seguito di Tommaso diLancaster, manifestavano in tal modo la loro opposizione al Fiorentini nel 1305, la ricompensa che gli fu versata da Enrico VII dopo l'incoronazione, l'episodio del prestito del 1319 ...
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BRANDI, Fracesco Uguccione
Alfred A. Strnad
Appartenente a una delle principali famiglie urbinati, devota ai signori della città, nacque nel 1327 a Urbino da Sante di Uguccione. Per questo motivo è [...] diLancaster la cui candidatura al trono di Castiglia appoggiò con abilità e discrezione. Sempre nella sua qualità di legato di Londra e di Parigi.
Nella lettera credenziale rilasciatagli il 17 luglio 1408 i cardinali lo raccomandarono al re Enrico ...
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Ecclesiastico e uomo politico inglese (Bere Regis o Milborne St. Andrew, Dorser, 1420 circa - Knole, Kent, 1500); partigiano dei Lancaster, fece atto di sottomissione (1471), divenendo prebendario di S. [...] riuscì poi a fuggire nelle Fiandre. Richiamato (1485) da Enrico VII, divenne membro del Consiglio privato, arcivescovo di Canterbury (1486), lord cancelliere (1487), cardinale (1493), cancelliere dell'università di Oxford (1495). A M. si deve la diga ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] La pretesa era fondata sulla discendenza dai Lancaster che la madre, Maria di Portogallo, assicurava ai due fratelli (il di loro, con insospettabile voltafaccia del più fedele alleato della Francia, il parente diEnrico IV, Ferdinando granduca di ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] di vita di cui gli ebrei godevano in Sicilia; era questa una tradizione inaugurata da Ruggero I e proseguita dallo stesso imperatore Enricodi S. Pines-Y. Yovel, Dordrecht-Boston-Lancaster 1986, pp. 224-231.
R. Manselli, Volontà politica e ansia di ...
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