Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] ", ‟Noi", ‟Le pagine"; gli uomini sono Enrico Prampolini e altri tra i quali ha un posto decide che l'arte è una bugia: il punto d'arrivo, amaro ma logico, è l'ipotesi della fine prima in Norvegia, poi in Inghilterra dove muore nel 1948.
L'operazione ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] evidenza in Inghilterra, dove il genere del b. si eleva a livello di vera e propria opera d'arte. Così corte, per la cattedrale e per il palazzo di Westminster all'epoca di Enrico III. Nel 1237 la Painted Chamber del palazzo fu decorata con immagini ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] Gallia l'esempio più noto è quello del c.d. Ipogeo des Dunes a Poitiers, fatto costruire per Enrico VII nell'abbazia di Westminster a Londra (1502-1512), estremo sviluppo del tipo della c. longitudinale nell'architettura gotica inglese. In Inghilterra ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] stata insediata a Saint Albans per fornire al re Enrico III la c. di una pala d'altare di Walter di Clochester che egli ammirava (Londra , di cui ca. venti esemplari sono riferibili alla sola Inghilterra. In molti casi le filiazioni tra le c. sono ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] d'origine, Michele di Efeso ed Eustrazio di Nicea (Bréhier, 1937, trad. it. p. 272) - divennero conosciute in Inghilterra senza l'intermediazione dei commenti antichi. Intorno al 1156 Enrico Aristippo, arcidiacono di Catania, tradusse il Menone e ...
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LIEGI
F. Cecchini
(franc. Liège; fiammingo Luik; Leodicus, Legia nei docc. medievali)
Città del Belgio, capoluogo della provincia omonima, posta sulle rive della Mosa alla confluenza del fiume Ourthe.La [...] assunsero importanti funzioni in Italia, in Inghilterra e in Polonia. Il canonico Un enseignement, un art, une théologie, une morale, in Liège. Histoire d'une église, II, Strasbourg 1994, coll. 2-19; J.P. in cui l'imperatore Enrico II donò alla chiesa ...
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ANTEPENDIUM
P. Lasko
Rivestimento della parte anteriore dell'altare (detto anche pallium, paramentum, tabula, velamen, vestimentum). Saranno trattate qui in particolare le opere in metallo, in legno [...] stato un ringraziamento reso da Enrico negli ultimi due anni della vita delle sue figure una forte dipendenza dal c.d. stile dampfold applicato per la prima volta nella la scarsità di esemplari conservati in Inghilterra e in Francia. Mentre infatti l ...
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PAPA
M. Mihályi
Fin dalle sue confuse origini l'episcopato di Roma puntò ad affermare il proprio vescovo come p., guida di tutti i seguaci di Cristo: compito difficile, il cui carattere subì nei secoli [...] la prima missione cristiana in Inghilterra nel 596. Benché Leone I II (1119-1124) e l'imperatore Enrico V (1106-1125) firmarono il concordato di . erano, durante tutte le fasi della cerimonia d'incoronazione ovvero del suo rito di insediamento, il ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] inizio del sec. 11° da Enrico II. Notevole fu nell'Europa della Francia settentrionale, che si diffuse anche in Inghilterra, e quello tedesco. In Italia si sviluppò 'abbicciddì': A = 1, B = 2, J = 3, D = 4 ecc., e ripartita in 6 gruppi (più 2 arabi). ...
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BRUXELLES
J. -P. de Rycke
(fiammingo Brussel; Brosella, Bruxella, Brocela, Bruolisela nei docc. medievali)
Capitale del Belgio e capoluogo della prov. del Brabante, B. si estende nel fondovalle percorso [...] 1213 il cambiamento di alleanza del duca Enrico I il Guerriero, a spese degli Inglesi con l'Inghilterra, grande . Delaisse, Les manuscrits à peintures, ivi, pp. 117-131; R.A. d'Hulst, Le ''Maître de la Vue de Ste-Gudule'' et les retables de ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazia
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la...