Figlio (Winchester 1209 - Berkhampstead 1272) secondogenito di Giovanni Senzaterra; conte di Cornovaglia (1225), capeggiò la spedizione che portò alla conquista inglese della Guascogna (1225-27). Tra i [...] , ma ebbe scarso successo; d'altra parte, richiamato in patria per tentare un accordo tra Enrico e i baroni, tenne di 1268). Notevole fu invece la sua influenza in Inghilterra come consigliere di Enrico, e anche i baroni accettavano la sua mediazione ...
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Uomo politico e scrittore francese (Buhy, Seine-et-Oise, 1549 - La Forêt-sur-Sèvre, Deux Sèvres, 1623). Convertito dalla madre al calvinismo (1559), inviato per ragioni di studio in Germania e in Italia [...] diplomazia (legato in Inghilterra e in Fiandra; governatore di Saumur, ecc.). Dopo l'incoronazione di Enrico IV e la 1600), visse nel governatorato di Saumur, ove pubblicò (1611) Le mystère d'iniquité, c'est à dire l'histoire de la Papauté ..., opera ...
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Nobile inglese (n. 1500 circa - m. 1552). Fratello di Jane Seymour, terza moglie di Enrico VIII, fu creato dopo le nozze della sorella (giugno 1536) visconte Beauchamp, poi (ott. 1537) conte di Hertford. [...] suo ascendente politico. Alla morte di Enrico (1547), fu nominato protettore dal fautore di un tentativo di unione tra Inghilterra e Scozia, ma al rifiuto opposto dagli ), processato e mandato al patibolo su capi d'accusa provati con falsi documenti. ...
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Uomo politico inglese (n. 1502 - m. 1553). A corte dal 1512, si avvicinò alla Riforma, entrando nella fazione protestante capeggiata da Th. Cromwell. All'inizio della guerra contro la Francia (1542) fu [...] dei protestanti, nella lotta che seguì la morte di Enrico VIII il potere in Inghilterra fu diviso fra lui e E. Herford, duca dei 22 articoli (giugno 1553) e il secondo Atto d'uniformità si dovettero al suo zelo protestante. Alla morte di ...
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Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] di san Sebastiano (Roma, Galleria nazionale d'arte antica; datato però anche al secondo di Enrico IV di Francia (si conoscono solo 9 composizioni, tra cui il Trionfo di Enrico in Francia, Spagna, Olanda e Inghilterra (1627-29). Tornato ad Anversa ...
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Poeta tedesco (Oberehenheim, Alsazia, 1475 - ivi 1537); frate francescano dotato d'una fantasia ricca e d'uno spirito naturalmente arguto, attraverso le sue opere ricondusse tutte le varie manifestazioni [...] e l'irrequietezza ambiziosa. Scoppiata la rivolta luterana, prese decisa posizione contro di essa; bene accolto in Inghilterra, nel 1523, dal re Enrico VIII ancora fedele a Roma, al ritorno in Germania incontrò difficoltà a Strasburgo e ancor più in ...
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Figlio (n. 1265 circa - m. tra il 1348 e il 1350) del senatore Giovanni; senatore nel 1292, provocò nel maggio 1297 l'aperta rottura con Bonifacio VIII, avversario della sua famiglia, assalendone e trafugandone [...] Appia. Scomunicato dal pontefice, fuggì in Inghilterra, da dove si trasferì in Francia ostilità contro quella famiglia. Appoggiò Enrico VII, e per lui fu ferito parte guelfa, e fu vicario di Roberto d'Angiò; nominato senatore di Roma da Giovanni XXII ...
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(o Forfar) Contea della Scozia orientale, soppressa nel 1975 e ora compresa nella regione amministriva di Tayside.
Conti di A. Famiglia storica scozzese, le cui origini si fanno risalire all’epoca celtica; [...] dai nobili e da Enrico VIII. Nel 1528 il giovane re si sottrasse alla sua vigilanza, e A. si rifugiò in Inghilterra. L’11° conte e 1° marchese di Douglas, William (1589-1660), guidò la stesura d’una grande storia ...
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Erudito e filologo francese (Ginevra 1559 - Londra 1614); insegnò greco a Ginevra, poi a Montpellier e a Parigi chiamatovi da Enrico IV. Passò poi in Inghilterra, ben accetto a Giacomo I, che lo adoperò [...] contese teologiche, ma anche in Inghilterra, come già in Francia, incontrò forti contrasti per le sue polemiche religiose. Diede edizioni fra gli altri di Apuleio, Polibio, Strabone, fu autore di traduzioni famose e d'un commento a Diogene Laerzio e ...
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Ecclesiastico (n. 1377 - m. Winchester 1447); figlio di John of Gaunt. Vescovo di Lincoln nel 1398, poi di Winchester (1404), nel concilio di Costanza (1417) si distinse per il suo tatto guadagnandosi [...] , che nel 1427 lo fece cardinale. Accompagnò in Francia Enrico VI, suo nipote, che incoronò re di Francia nel 1430 e l'anno successivo presiedette il tribunale che condannò Giovanna d'Arco; tornato in Inghilterra fu il maggiore avversario del duca di ...
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supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la detiene un’autorità...
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...