Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , dopo Incmaro e Lupo, ebbe altri illustri letterati (Enricod’Auxerre e il suo discepolo e continuatore Remigio, autore e dall’arabo di testi scientifici e filosofici.
Anche in Inghilterra e in Germania pulsa una notevole vita culturale: tra gli ...
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Figlio (m. 1197) di Gruffydd ap Maredudd, ricevette il principato di Cyveiliog (1159), corrispondente alla parte occidentale dell'attuale contea di Montgomery (Galles), dallo zio Madog principe del Powys [...] (Galles Settentrionale), al quale successe nel 1160. In alleanza con Owain Gwynedd fu protagonista nel 1165 della lotta contro Enrico II d'Inghilterra, che fu respinto dal Galles. Sottomessosi in seguito al re, nel 1177, ebbe per suo figlio John l' ...
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Troviero (sec. 12º). Chierico o monaco, fu uno dei più antichi trovieri della Francia settentr., protetto di Enrico I d'Inghilterra e dell'imperatrice Matilde, figlia del duca di Normandia. Gli sono attribuiti [...] numerosi poemi in lingua d'oil, tutti di soggetto sacro, ma non tutti sicuramente suoi. L'opera sua più importante è una traduzione-riduzione della Bibbia, Le livre de la Bible, in alessandrini. Mise altresì in versi vite di santi, favole, la storia ...
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Poeta (n. 1050 circa - m. 1113 o 1122), canonico a Bayeux. Fra le sue opere, che rivelano tutte grande familiarità con gli autori antichi, si ricordano alcune poesie satiriche dirette contro chierici corrotti [...] poemetto De capta Baiocensium civitate, anch'esso pervaso di spirito satirico e polemico, in cui sono narrate la presa e la distruzione (1106) di Bayeux da parte di Enrico I d'Inghilterra, in occasione delle quali anche S. aveva perso ogni suo avere. ...
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Poeta inglese (n. forse a Londra - m. 1274), fu cappellano di Eleonora d'Inghilterra, moglie di Enrico III, e uno dei primi fondatori (1266) della chiesa collegiata di Hoveden nello Yorkshire; dopo morto [...] fu venerato come santo. Scrisse molti poemi latini d'argomento religioso, dei quali il più importante è il Philomela, narrazione epico-lirica della vita e passione di Gesù in circa 4000 versi, da non confondersi col poema di G. Peckam di uguale ...
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Poeta francese (seconda metà del sec. 12º); compose per Eleonora d'Aquitania il Roman de Troie, di 30.000 ottosillabi, utilizzando come fonti le narrazioni tardolatine che vanno sotto il nome di Ditti [...] e Darete, e per Enrico II d'Inghilterra un altro poema di 43.000 versi, sulla storia dei duchi di Normandia fino al 1135. ...
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Personaggio di varie opere letterarie e musicali, ispirate alla tragica figura della sovrana d’Inghilterra, quali Enrico VIII di W. Shakespeare, dramma pubblicato nel 1623, e Anna Bolena di G. Donizetti, [...] opera seria in due atti, con libretto di F. Romani, rappresentata al teatro Carcano di Milano il 26 dicembre 1830 ...
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VIDAL, Peire
Salvatore BATTAGLIA
Trovatore provenzale, fiorito nella seconda metà del sec. XII, e vissuto non oltre il 1205-06, gli anni in cui si abbatteva sulla Provenza la crociata albigese, che [...] d'Aragona, con il marchese Bonifacio di Monferrato, con Enrico II d'Inghilterra, con Riccardo Cuordileone, con Pietro II d'Aragona, spingendosi fin nella corte di Amerigo d Firenze 1922; G. Bertoni, I trovadori d'Italia, Modena 1915 (per il posto che ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] il Principe di Machiavelli, il Βασιλικὸν Δῶρον di Giacomo I d’Inghilterra (al tempo della stesura ancora Giacomo VI di Scozia) e Ferdinando prima e il suo nipote e successore Massimiliano Enrico di Wittelsbach poi, dei quali de Chokier diventa anche ...
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Trovatori provenzali
Walter Meliga
La poesia dei trovatori provenzali ‒ attestata a partire dall'inizio del sec. XII ‒ ha iniziato a diffondersi piuttosto presto fuori dei confini dell'Occitania, raggiungendo [...] a resistere in un ritornello che viene ripetuto dopo ogni strofa; i potenti (e sono citati ad esempio Giacomo I d'Aragona ed Enrico III d'Inghilterra) non si preoccupano affatto dei disegni del re di Francia e anche "Federico, che è re di Germania ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazia
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la...