Periodo dell’arte medievale compreso tra l’11° e il 12° sec., che coincise con i cambiamenti economici, politici e culturali dell’Europa occidentale.
Cenni storici
L’arte r. è considerata come un insieme [...] massa e di unità della costruzione si afferma nel duomo di Spira sotto Enrico IV (1080-1106): l’abside è coronata, all’esterno, da una Saint Alexis nel salterio di St. Alban’s a Hildesheim. I nuovi ordini religiosi, e con essi la ripresa dello studio ...
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Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti.
Cenni [...] S. Giovanni di Angers, costruito verso la fine del 12° sec. da Enrico II Plantageneto e ancora esistente; o. di S. Spirito in Sassia a per accompagnatori e collegamento celere con la sala da parto; i locali per il personale, data la permanenza di un ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] sotto il regno di Maria la Cattolica (1553-58), si consolidò con l’avvento al trono di Elisabetta I (1558-1603), terza figlia di Enrico VIII.
In Italia, la R. si affermò solo in ambienti circoscritti e, pur aderendovi personalità di grande rilievo ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] decisivi allo sviluppo del r. diedero Giotto (r. di Enrico Scrovegni, cappella dell’Arena, Padova, 1304-06), che delle Fiandre; con J. van Eyck ha inizio il r. realistico (I coniugi Arnolfini, Londra, National Gallery). Legata in parte al r. nordico ...
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Pittore e incisore (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Figlio del mugnaio Harmen Gerritszoon van Rijn, penultimo di nove figli, R. fu mandato nel 1615 alla scuola latina di Leida, ma, dopo aver passato le prove [...] episodî della vita di Cristo richiestigli dallo statolder Federico Enrico (1632-46). A quadri di piccolo formato come il Ganimede (1635, Dresda, Staatliche Kunstsammlungen) e la Susanna e i vecchioni (1636, L'Aia, Mauritshuis) R. alterna dipinti di ...
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(ted. Basel; fr. Bâle) Città della Svizzera settentrionale (163.081 ab. nel 2007); capitale del cantone Basilea Città (Basel Stadt), il più piccolo del paese, per estensione, ma il più densamente popolato [...] ponti (per secoli è stato uno solo, quello costruito da Enrico di Thun). Ha conservato carattere militare fino al 1860, quando concilio e che si contestasse la sua elezione. I conciliari resistettero allo scioglimento, sostenuti da vari principi, ...
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Architetto inglese (Londra 1576 - ivi 1652). Primo rappresentante in Inghilterra di un'architettura in stile classico, ispirata a modelli italiani, particolarmente a Palladio e a Scamozzi, la sua opera [...] di Hatfield) e nel gennaio 1611 fu nominato architetto del principe Enrico. Nel 1613-14 compì un nuovo viaggio in Italia al seguito del conte di Arundel e vi conobbe Scamozzi. I disegni eseguiti in Italia mostrano l'influenza del Guercino. ...
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Figlio terzogenito (Fontainebleau 1608 - Blois 1660) di Enrico IV e di Maria de' Medici. Promosse insurrezioni e complotti contro il governo del fratello Luigi XIII e dei ministri Richelieu e G.R. Mazzarino. [...] e dei ministri Richelieu e Mazzarino, ai quali tuttavia i difetti e i vizi del duca diedero sempre buon gioco. Duca d non portò fino in fondo nessuna di queste imprese, tradendo spesso i suoi complici; infine (1642) si riconciliò ufficialmente col re. ...
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Scultori, architetti e lapicidi, attivi (12°-14° sec.) nell'Italia settentrionale, riuniti dalla critica Ottocentesca sotto questo nome, dal luogo di origine di molti di essi. Pur non formando una maestranza [...] a Verona, a Milano; Enrico, abiatico di Anselmo, era operoso a Modena nel 1244; un altro Enrico nel 1319 concludeva il campanile sec. 14°). A Trento lavoravano Adamo d'Arogno (v.) e i suoi discendenti (1212-1295) e Egidio da Campione (autore della ...
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Famiglia di architetti e scultori, attiva per tutta la seconda metà del sec. 14º che elaborò e diffuse le forme del gotico renano in Boemia, in Austria, in Germania, in Italia, in Francia, in Polonia. [...] cattedrale di Ulma e di quella di Aquisgrana e fornì i disegni della Frauenkirche di Norimberga. Ebbe tre figli, tra cui Strasburgo, Heinrich (III), detto dai documenti milanesi Enrico Parler da Gamodia, incaricato di provvedere alla costruzione ...
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enriciano
agg. e s. m. – 1. agg. Relativo a un personaggio di nome Enrico. Articoli e., sottoscritti da Enrico di Valois come condizione alla sua elezione a re di Polonia (11 aprile 1573), ed entrati a far parte stabilmente del diritto pubblico...
padre di tutti i dizionari
loc. s.le m. Il più importante e autorevole tra i dizionari. ◆ Torino si riconferma così il centro di una grande tradizione: sono torinesi, infatti, tutti i grandi dizionari della lingua italiana, dal Tommaseo al...