L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] è, poi, il caso della Francia. Qui la difesa della tradizione gallicana sollecitò i sovrani a rinviare l'accettazione dei decreti: EnricoIII con l'Editto di Melun del 1579 e con l'Ordinanza di Blois del 1580 li recepì parzialmente, suscitando la ...
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Cerimoniali
Matteo Casini
Come in epoca precedente, anche fra Seicento e Settecento a Venezia le principali feste pubbliche definiscono con forza le forme e i limiti della coesione e del dialogo fra [...] Il Seicento è un secolo pieno di passaggi, ma dobbiamo almeno per un attimo dimenticare i trionfi cinquecenteschi, come quello di EnricoIII di Francia (95). A parte rari casi, infatti, e non di grande rilievo, come quello della venuta nel 1634 dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] e moltitudini senza numero». Il tema era ripreso da Étienne Pasquier (1529-1615), avvocato generale della Chambres des comptes sotto EnricoIII, nella sua opera Les recherches de la France, in cui risaliva ai propri antenati, al di là e oltre la ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] di non allearsi con lo zio (Urbano IV sciolse formalmente il principe da questo giuramento il 6 luglio). In Inghilterra EnricoIII accampava pretese per il figlio Edmondo in virtù degli accordi con Innocenzo IV e Alessandro IV. Il 28 luglio 1263 il ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] , soprattutto, nell'ambito del complesso di tombe reali dell'abbazia di Westminster a Londra, a cominciare da quello per il re EnricoIII ed Eleonora di Castiglia, opera di William Torel (1291-1293). Tra i secc. 13° e 15° fecero la loro comparsa i ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] la Scozia e il Galles. Il ritorno di Luigi in Francia nell'autunno del 1217 e la pace che infine stipulò con EnricoIII nel gennaio successivo sancirono non solo il successo della monarchia e della nobiltà ad essa fedele, ma anche quello del loro ...
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SARCOFAGO
R. Farioli Campanati
N. Bock
SARCOFAGO L’uso di arche sepolcrali in pietra o marmo, di varia tipologia, per lo più a carattere monumentale e variamente decorate, che trova origine nell’Antichità [...] al di sopra, come nel sepolcro di Clemente IV (m. nel 1268; Viterbo, S. Francesco) o nella citata tomba di EnricoIII. Nell’elaborazione di queste complesse strutture tombali ebbe un ruolo di primo piano Arnolfo di Cambio (v.), autore del monumento ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] si pongono invece le due miniature che contengono, ritratta dal vero, l'immagine dell'elefante africano inviato da Luigi il Santo a EnricoIII d'Inghilterra nell'anno 1255 (Cambridge, C.C.C., 16, c. 4r; Londra, BL, Cott. Nero D. I, c. 161v, quest ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] a Roma ha contattato i cardinali e s'è fatto ricevere da Sisto V -, proprio per questo, timoroso delle ire d'EnricoIII, il fratello ha preso le distanze. Ma persuasivo il G. nell'ammorbidire il conseguente sdegno del Nevers e accolto come "angelo ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] , sia da Londra e dagli ateliers attivi per la corte, per la cattedrale e per il palazzo di Westminster all'epoca di EnricoIII. Nel 1237 la Painted Chamber del palazzo fu decorata con immagini di b.; nel 1256 le stanze del guardaroba del re furono ...
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contratto di espansione loc. s.le m. Strumento di programmazione aziendale, basato su un accordo tra impresa e governo, che consente anche di programmare nel tempo un piano di assunzioni nel quale indicare il numero dei lavoratori da assumere...
favorito
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di favorire; nel sign. 2, sul modello del fr. favoris]. – 1. a. Preferito, prediletto: il mio poeta f.; il mio motto f.; i suoi cavalli f.; il nipote f. del granduca; fig.: i f. della sorte. b. Chi,...