Critico e poeta (Firenze 1837 - Ardenza 1896), attento studioso delle letterature straniere, particolarmente dell'inglese, che contribuì a divulgare in Italia; scrisse saggi critici (Saggi critici di lett. inglese, post., 1897; Saggi critici di letteratura italiana, post., 1898; Nuovi saggi critici, ecc., post., 1909), fu redattore, dal 1879, del Fanfulla della Domenica; dal 1883 prof. di lett. italiana ...
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PASCARELLA, Cesare
Gabriele Scalessa
PASCARELLA, Cesare. – Nacque a Roma il 28 aprile 1858 da Pasquale, di origini ciociare, che, arruolatosi nella legione romana, partecipò alla guerra d’indipendenza [...] aveva accusato Villa Gloria di mancare di immediatezza nella rappresentazione del vero (Dossi, 1886, s.p.), mentre EnricoNencioni additò il «prosasticismo» di alcuni sonetti (v. Fanfulla della domenica, 9 maggio 1886).
Nell’agosto-settembre del ...
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CICOGNANI, Bruno
Paolo Petroni
Di famiglia, romagnola, originaria di Modigliana per parte di padre, nacque a Firenze il 10 settembre del 1879 da Dante, magistrato, e da Giulia Nencioni.
Il nonno Filippo, [...] . La biblioteca materna, ricchissima di classici, fu alla base della sua formazione letteraria, assieme a quella dello zio, il poeta EnricoNencioni, grande amico del Carducci. E il mito dell'uomo Carducci durò nel giovane C. sino a quando riuscì a ...
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DE BOSIS, Adolfo
Elisabetta Mondello
Nacque ad Ancona il 2 genn. 1863 da Angelo, di antica famiglia marchigiana, e da Virginia Knappe. Fece i suoi primi studi all'istituto Rumori e poi nel collegio [...] Poemi conviviali. Altri collaboratori furono: Diego Angeli, Giosuè Carducci, Riccardo Foster, Emesto Monaci, EnricoNencioni, Enrico Panzacchi, Edoardo Scarfoglio, Vittorio Spinazzola, Annibale Tenneroni, Giovanni Tesorone, Arturo Vecchini e Adolfo ...
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AGANOOR, Vittoria
Antonio Russi
Nacque a Padova il 26 maggio 1855 da Edoardo e da Giuseppina Pacini.
La famiglia paterna, di origine armena, era emigrata in Persia e di lì poi in India nella prima metà [...] a Napoli nel 1881. Datano soprattutto a questo periodo le vaste letture di scrittori stranieri, sotto la guida di EnricoNencioni, succeduto allo Zanella nella direzione dei suoi studi. Questa esperienza affinò la sua sensibilità e fornì un contenuto ...
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ERRERA, Rosa
Paola Paesano
Nacque a Venezia il 13 luglio 1864 da Cesare, ebreo di origine spagnola, e da Luigia Fano, di Mantova. Il padre, benestante agente di cambio, a causa di un grave dissesto [...] , dove frequentò l'Istituto superiore di magistero sotto la guida di EnricoNencioni, che vi insegnava letteratura italiana dal 1884. È probabile che proprio dal Nencioni, esperto e raffinato traduttore oltre che poeta e letterato, derivasse quell ...
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PANZACCHI, Enrico
Alessandro Merci
– Nacque a Ozzano dell’Emilia (Bologna) il 16 dicembre 1840, secondogenito di Patrizio, fattore e amministratore delle vaste tenute di casa Malvezzi de’ Medici, e [...] alla Certosa.
Col suo «edonismo prudente» ed «elegante eclettismo» (Sormani, 1975, p. 557), Panzacchi, alla stregua di EnricoNencioni o Giuseppe Chiarini, è figura emblematica di quei letterati del secondo Ottocento che, all’ombra di Carducci ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] espressi nella corrispondenza con Giulio Beccaria.
I Manzoni (compreso Enrico di soli tre mesi) lasciarono casa il 14 sett. 1819 la tragédie: il «manifesto più intenso del romanticismo italiano» (Nencioni, La lingua del M., p. 139).
Si tratta della ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] al teatro Manzoni di Milano e avviarono, con l’Enrico IV (1922), tragedia della follia e della fissazione dell Macchia, Pirandello o la stanza della tortura, Milano 1981; G. Nencioni, Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna 1983; Id., ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] rientrato alla notizia della discesa in Italia dell’imperatore Enrico VII, che potrebbe aver incontrato a Milano nel gennaio moderno).
Il «contributo dell’esilio alla lingua di Dante» (Nencioni 1989) fu cospicuo in molti sensi, e particolarmente in un ...
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