Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] codifica un evento compiuto:
(34) Neanche il giovane Enrico però, una volta sposato, poté accettare che la moglie , Torino, UTET.
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Buzzati, Dino (1993), Il segreto del ...
Leggi Tutto
D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] distanza di pochi mesi dall'analoga nomina conferita al fratello Enrico, insigne matematico. Al Senato mantenne la collocazione politica citati, come in quelli successivi, raccolti nel vol. V delle Opere complete con il titolo L'ultimo volume ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] progressiva riduzione di morfemi colti (per es., l’imperfetto con -v- non è più minoritario rispetto a quello con dileguo della italiana. Grammatica e testi, Roma, Carocci.
Testa, Enrico (1991), Simulazione di parlato. Fenomeni dell’oralità nelle ...
Leggi Tutto
L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] del convegno internazionale di studi (Calasetta, 23-24 settembre 2000), a cura di V. Orioles & F. Toso, Genova, Le Mani, pp. 11-14.
amp; regione» 6, 3, pp. 34-45.
Raffaelli, Enrico A. (2005), Le lingue nell’ordinamento comunitario, in Europa ...
Leggi Tutto
Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] : sarà in luogo di fia, ecc.; indicativo imperfetto con -v-, a eccezione delle forme dei verbi dire, fare, avere ( Foscolo, Leopardi, Manzoni e altri, Bologna, il Mulino.
Malato, Enrico (a cura di) (1995-2004), Storia della letteratura italiana, Roma ...
Leggi Tutto
Antroponimo è il nome proprio di persona e antroponimia (settore dell’onomastica) è l’insieme dei nomi propri di persona (ma anche dei ➔ cognomi), come pure lo studio di questi.
Rispetto al comune termine [...] , il cui numero s’accresce dopo le invasioni. Tra V e IX secolo i nomi germanici, specie di tradizione longobarda di moda (come quelli degli imperatori tedeschi), tra questi Ottone, Enrico, Tancredi, Guglielmo;
(e) agionimi (cioè «nomi di santi ...
Leggi Tutto
Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] di matrice marxista, il linguaggio di Enrico Berlinguer è ordinato e disadorno, dominato dall Tipologia del testo politico, in Teoria e analisi del testo. Atti del V convegno interuniversitario di studi (Bressanone, 1977), a cura di D. Goldin ...
Leggi Tutto
Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] Dizionario francoprovenzale di Celle di San Vito e Faeto di V. Minichelli, del 1994, e al dizionario e alla grammatica racconti e alcune di poesie, proverbi e modi di dire.
Allasino, Enrico et al. (2007), Le lingue del Piemonte, Torino, Istituto di ...
Leggi Tutto
L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] del IV secolo, e nelle Institutiones grammaticae di Prisciano (V-VI secolo); una certa oscillazione si registra nella grammaticografia . Castelvecchi, Torino, UTET (2a ed. 1991).
Testa, Enrico (1997), Lo stile semplice. Discorso e romanzo, Torino, ...
Leggi Tutto
L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] platee (prima di Cabiria, notevole anche Quo Vadis, 1913, di Enrico Guazzoni).
A metà del Novecento erano attestati, tra gli altri, i filmica alla letteratura, come la metafora e la metonimia. Non v’è dubbio, però, che da decenni il termine e il ...
Leggi Tutto
audire v. tr. Sottoporre a un’audizione. ◆ Pdl compatto per il no. Interpellato dai cronisti all'ingresso, il deputato Pdl Maurizio Paniz ha invece ribadito la posizione già espressa dal partito nelle scorse settimane: "Non ci sono assolutamente...
costosità s. f. 1. Costo molto elevato o eccessivo. 2. L'essere costoso; anche, il livello dell'essere costoso. ◆ Entrando poi nei particolari di questa spesa, ancorché si possa dissentire col Ministero in talune fattezze architettoniche dell'armata...