Vescovo di Liegi (n. nei pressi di Lobbes o di Namur 980 circa - m. Liegi 1048), fu educato nell'abbazia di Lobbes, ed eletto, da clero e popolo, vescovo di Liegi nel 1042. Dapprima legato all'imperatore [...] Corrado II, poi fedele fautore dell'imperatore Enrico III, non rinunciò però alla tutela degli interessi della Chiesa imperatore aveva promosso e ottenuto la deposizione di papa Gregorio VI nel 1046. Il suo atteggiamento riguardo agli eretici fu ...
Leggi Tutto
Giovanni Graziano (m. 1047); arciprete di S. Giovanni a Porta Latina, fu eletto papa nel 1045, dopo aver indotto Benedetto IX a rinunciare al pontificato. Uomo di grandi virtù, poté in un primo tempo governare [...] in opposizione a Benedetto IX, s'era ritirato in Sabina. Disceso Enrico III in Italia, deciso a risolvere la questione della legittimità canonica della successione di G. VI, questi fu deposto come simoniaco insieme con Benedetto IX e relegato in ...
Leggi Tutto
Mistico (Strasburgo 1307 - ivi 1382). Banchiere, fu attratto all'ascetismo e alla mistica dalla predicazione di Taulero. Si accostò allora agli Amici di Dio, il gruppo mistico-ascetico di cui facevano [...] parte Enrico Suso, Enrico di Nördlingen e M. Ebner. Nel 1367 fece ricostruire un monastero cadente sul Grünes Wörth e, affidatolo ai giovanniti, vi abitò egli stesso. Dei suoi scritti, per lo più compilazione di opere di Taulero, Suso e altri mistici ...
Leggi Tutto
Nome latinizzato del teologo Jean de Courtecuisse (Haleine, Orne, metà del sec. 14º - Ginevra 1423), detto "doctor sublimis". Prof. (1416-21) di teologia all'univ. di Parigi, ebbe larga rinomanza; Carlo [...] VI lo nominò (1420) vescovo di Parigi. Per l'opposizione di Enrico V d'Inghilterra, contro il quale B. aveva sostenuto il duca d'Orléans, fu trasferito a Ginevra da Martino V (1421). Degli scritti suoi, fu stampato (1706) un Tractatus de fide et ...
Leggi Tutto
Predicatore francese (n. metà del sec. 16º - m. Roma 1626). Frate nell'ordine dei celestini, lasciato l'abito militò nella Lega contro i protestanti; cessata la guerra, rientrò nell'ordine. Acquistò fama [...] vigoroso, e predicò più volte a corte. Dopo l'assassinio di Enrico IV, in un sermone violento (De rege et regis institutione) attaccò (giugno 1610). Venuto a Roma (1611) in missione diplomatica, vi fu arrestato e chiuso in Castel S. Angelo dove morì. ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico e diplomatico francese (Larroque-en-Magnoac, Auch, 1536 - Roma 1604). Dopo aver studiato (1562) a Bourges con I. Cuiacio, accompagnò (1580) a Roma l'ambasciatore Paolo di Foix, arcivescovo [...] di Tolosa, e vi rimase come incaricato di affari e consigliere di varî cardinali protettori degli interessi francesi. Fu lui a negoziare l'abiura e l'assoluzione di re Enrico: in premio di ciò, pur restando a Roma, fu creato vescovo di Rennes (1596), ...
Leggi Tutto
Arcivescovo di Magonza (m. Como 1031), dei conti palatini di Baviera e imparentato con l'imperatore Enrico II, che lo ebbe cappellano e lo fece arcivescovo nel 1021. Mantenne le pretese della sua diocesi [...] sul monastero di Gandersheim, ma vi dovette rinunciare; favorì Corrado II, assistendo anche, in Roma, alla sua incoronazione e a un concilio (1027). Promosse la costruzione del duomo di Magonza e l'istruzione nella città, chiamando a dirigere le ...
Leggi Tutto
Prelato inglese (n. Burnham, fine sec. 15º - m. Horncastle 1556); insegnò a Cambridge e vi fu amico di Erasmo da Rotterdam; sostenne la politica di separazione da Roma di Enrico VIII, che lo fece vescovo [...] di Carlisle (1537) ma resistette alle innovazioni dogmatiche anche sotto Edoardo VI, pur conservando la sede: poi si riconciliò con la Chiesa cattolica, durante il regno di Maria Tudor. ...
Leggi Tutto
VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] Cianforan. (Per la nuova traduzione valdese della Bibbia, v. bibbia, VI, p. 904).
Il culto pubblico fu inaugurato nella valle d'Angrogna anima di tutto il già ricordato Giavanello e il pastore Enrico Arnaud, due volte (giugno 1687 e giugno 1688) ...
Leggi Tutto
VIRTÙ
Delio CANTIMORI
Enrico ROSA
Antonia NAVA
. Valore, eccellenza di buona qualità; potenza, vigore, forza, qualità connaturata; retta e costante volontà di fare il bene; armonia di vita. Nella [...] misura Iddio medesimo: giacché nessuno può mai credere a Dio, sperare in Dio e soprattutto amarlo più di quanto convenga. Vi può tuttavia essere eccesso, per parte nostra, nell'esercizio degli atti; perché, come dice pure S. Tommaso (Summ. theol., I ...
Leggi Tutto
enrico
s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il nome dell’imperatore Enrico VI al quale...
Schadenfreude (schadenfreude) s. f. inv. Il piacere maligno che si prova di fronte agli insuccessi e alle sfortune altrui. ◆ Non vi può essere né vi è una briciola di Schadenfreude (parola tedesca intraducibile che rappresenta il poco nobile...