È l'operazione chirurgica mediante la quale s'apre al contenuto intestinale una via verso l'esterno. È indicata a scopo d'alimentazione artificiale (duodenostomia, digiunostomia), ma più spesso in casi [...] o dei due piedi dell'ansa che si sia tutta fatta uscire dall'addome. L'apertura si può fare immediatamente o dopo 24 ore (enterostomia in due tempi), introducendo nel lume un tubo di gomma attorno al quale si stringe una sutura a borsa di tabacco.
Si ...
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tiflostomia
Tipo di enterostomia consistente nella creazione di un ano preternaturale, abboccando il cieco alla cute dell’addome. Trova indicazione come intervento palliativo nel trattamento di tumori [...] o nella preparazione a interventi demolitori (per es., colectomia) ...
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digiunostomia
Enterostomia eseguita per via chirurgica sul digiuno, per lo più come intervento palliativo, soprattutto in passato, in caso di stenosi neoplastiche inoperabili dello stomaco e del duodeno, [...] allo scopo di alimentare il paziente ...
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Winiwarter, Alexander von
Chirurgo austriaco (Vienna 1848 - Liegi 1917). Prof. all’univ. di Liegi; ideatore di una tecnica operatoria (operazione di W.) di colecisto-enterostomia in due tempi; descrisse [...] una forma di endoarterite, identificabile con il morbo di Bürger (➔ Bürger, Leo) ...
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abboccamento
Realizzazione chirurgica di una comunicazione tra due organi cavi (anse intestinali, stomaco e intestino, ecc.) o tra uno di essi e la cute (per es., gastrostomia, enterostomia, esofagostomia). ...
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stercoracea, fistola
Fistola intestinale caratterizzata dalla fuoriuscita di materiale enterico, talora commisto a pus (fistola pio-s.). La terapia è chirurgica e consiste nella chiusura della fistola [...] oppure nella resezione del tratto d’intestino leso, seguita da anastomosi (entero-enterostomia). ...
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Chirurgo, nato a Reims nel 1859, morto a Parigi nel 1916, ebbe gran parte nei progressi tecnici compiuti dalla chirurgia francese dopo il 1890. Immaginò l'esclusione del piloro, processi operativi per [...] la gastro-enterostomia, l'isterectomia vaginale con emisezione dell'utero, l'isterectomia addominale, la craniectomia a lembo, l'ablazione dei tumori, ecc. Inventò o perfezionò numerosi strumenti chirurgici. Descrisse i suoi metodi personali in un ...
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stercoraceo In medicina, si dice di fistola intestinale caratterizzata dalla fuoriuscita di materiale enterico, talora commisto a pus (fistola pio-s.). La terapia è chirurgica e consiste nella chiusura [...] della fistola oppure nella resezione del tratto d’intestino leso, seguita da anastomosi (entero-enterostomia). ...
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In anatomia, la seconda porzione dell’intestino tenue, così detto perché nel cadavere risulta quasi privo di contenuto. Si continua, senza precisa delimitazione, con l’ileo, dal quale si differenzia poco [...] tenue, che si assume come limite tra il duodeno e il digiuno.
In chirurgia, la digiunostomia è un’enterostomia eseguita come intervento palliativo, in caso di stenosi neoplastiche inoperabili dello stomaco e del duodeno, per poter alimentare il ...
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In anatomia umana è la porzione fissa dell'intestino tenue (v. digerente, apparato), situata sulla parete posteriore dell'addome, nel limite fra la zona epigastrica e la mesogastrica. È lunga in media [...] curate: sia con la sutura pura e semplice, la quale talvolta è riuscita; sia con la sutura e gastro-enterostomia complementare, associata o no a esclusione pilorica. La digiunostomia potrebbe essere anche indicata, ma in casi particolarmente gravi e ...
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enterostomia
enterostomìa s. f. [comp. di entero- e -stomia]. – Intervento chirurgico rivolto a creare la comunicazione del lume intestinale con l’esterno, attraverso la parete addominale, al fine di consentire l’alimentazione o, nei segmenti...
enterostomizzato
enterostomiżżato agg. e s. m. (f. -a) [der. di enterostomia]. – Nel linguaggio medico, di persona cui sia stata praticata un’enterostomia.