PALMIERI DI MICCICHE, Michele
Lina Scalisi
PALMIERI di Miccichè, Michele. – Nacque a Termini Imerese nel novembre 1779 dal barone Placido e da donna Rosalia Morillo.
Quartogenito di sette figli, visse [...] Parigi 1830). Qui nel frattempo egli era tornato entusiasta per l’affermazione del principio della non-intervention enunciato nel dicembre 1830 dal governo presieduto da Casimir Périer, che consegnava speranza a quanti credevano nella possibilità ...
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DARA, Gabriele
Rosa Maria Monastra
Nacque a Palazzo Adriano (Palermo) l'8 genn. 1826, da Andrea di famiglia arbëréshe, da tempo dedita al culto e all'esplorazione delle patrie memorie.
Compì gli studi [...] antenati consanguinei del Castriota, costituiscono l'etimo ispiratore di questo poema epicolirico. Lo scopo politico - enunciato formalmente dall'autore nella Prefazione agli Albanesi - è quello di propagandare, contro i Turchi oppressori, un ...
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MARTELLO, Enrico
Claudio Greppi
MARTELLO (Hammer), Enrico (Heinrich). – Nacque in Germania e intorno al 1490 operava a Firenze, probabilmente in contatto con la bottega cartografica di Francesco Rosselli. [...] la prima volta riceve il nome «America».
La presenza in Italia del M. si colloca dunque fra il programma enunciato nel 1474 dall’astronomo Johannes Müller di Königsberg in Franconia (noto come Regiomontano) e la revisione della traduzione di Tolomeo ...
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MARCHIAFAVA, Ettore
Mario Crespi
Nacque il 3 genn. 1847 a Roma, da Francesco e da Maria Anna Vercelli. Concluso il primo ciclo di studi ("di umanità, rettorica e filosofia", che avrebbe coltivato poi [...] erroneamente ritenuto un microbo) responsabile dell'infezione, superato un primo periodo di scetticismo sull'attendibilità dell'enunciato del medico parigino, essi si convinsero della sicura validità delle sue osservazioni e avviarono una serie di ...
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LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] . Da un lato, egli sembra dimostrare una sfiducia totale nelle capacità comunicative della lingua e considerare qualsiasi enunciato come un tentativo di significare irrimediabilmente votato al fallimento (sintomatico è in tal senso quanto afferma il ...
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COPPOLA, Francesco
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 27 sett. 1878 da Filippo e da Matilde Pisacane. Laureatosi in giurisprudenza, iniziò l'attività di giornalista nel 1904 come redattore del Giornale [...] passaggio al Resto del Carlino, nel settembre 1918, dalle cui colonne combatté i "quattordici punti" di Wilson appena enunciati tra cui in particolare il diritto di nazionalità e di autodeterminazione, il solidarismo internazionale e la Società delle ...
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MORO, Anton Lazzaro
Calogero Farinella
– Nacque a San Vito del Friuli (oggi San Vito al Tagliamento) il 16 marzo 1687 da Bernardino e da Felicita Mauro, in una famiglia di modeste condizioni.
I primi [...] se si opponga alle «chiare e innegabili verità della fisica o della matematica». Riprendendo le medesime parole dell’assioma enunciato da Newton, Moro osserva che gli effetti di un fenomeno discendono da identiche cause, spingendolo su posizioni che ...
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COMI, Vincenzo
Vincenzo Clemente
Nato a Torano Nuovo (nella, provincia di Teramo) il 3 novembre del 1765 da Alessio e da Rosaria Cascioli, la sua formazione, avvenuta a Teramo, risentì del clima culturale [...] apparso a Napoli nel 1792), la rivista compiva una rara escursione nell'ambito della pubblica economia: vi si trovava enunciato in forma rapida ma assai incisiva il pensiero economico del C.: si mirava innanzitutto allo sviluppo dell'agricoltura, con ...
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INDRIO, Pasquale
Salvatore Lardino
Nacque ad Altamura, presso Matera, il 3 genn. 1875, da Saverio e Angela Moramarco, primo di due figli. Iniziò gli studi nella città natale, li proseguì a Bari, conseguì [...] agrario per le provincie meridionali. Nota illustrativa di un progetto di legge (Bari 1923).
In essa, pur nell'intento enunciato "di collaborare col Governo, nella piena consapevolezza dei nostri diritti e dei nostri doveri" (p. 11), si prendevano ...
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WILLAERT, Adrian (Adriano, Adriaan). – Nacque intorno al 1490 nei pressi di Roeselare, nelle Fiandre occidentali (e non a Bruges, come si è lungamente creduto, sulla scorta di François Sweerts, Athenae [...] di Mouton si avverte nel contrappunto imitativo, nella condotta delle voci a coppie e nei floridi melismi che adornano l’enunciato verbale. A partire dai tre libri del 1539, le sezioni in imitazione stretta si alternano a passi di contrappunto più ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...