costruzione /kostru'tsjone/ (ant. construzione) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre "costruire"]. - 1. a. [operazione del costruire: c. d'una casa, d'un ponte] ≈ edificazione, erezione, [...] : la c. di un romanzo] ≈ architettura, struttura. ‖ intreccio, trama. 3. (gramm.) a. [disposizione ordinata dei vari elementi nell'enunciato: fare la c., mettere in c.] ≈ costrutto. b. [particolare modalità di espressione richiesta da alcuni verbi o ...
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asserto /a's:ɛrto/ s. m. [dal lat. tardo assertum, der. di asserĕre "asserire"]. - [proposizione con cui si asserisce o cosa asserita] ≈ affermazione, asserzione, dichiarazione. ‖ enunciato, enunciazione. ...
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implicito /im'plitʃito/ agg. [dal lat. implicĭtus, propr. "inviluppato, confuso insieme"]. - [di giudizio, concetto e sim., che è contenuto in un altro senza essere espressamente enunciato: il biasimo [...] è i. nelle sue parole] ≈ sottinteso, tacito. ↔ dichiarato, esplicito, espresso ...
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odio /'ɔdjo/ s. m. [dal lat. odium]. - 1. [sentimento fortemente negativo nutrito verso qualcuno, per cui se ne desidera il male e persino la morte: nutrire, covare o. contro qualcuno; portare o. a qualcuno] [...] odiare le sigarette, ma difficilmente direi di una sigaretta che è odiosa, bensì che è schifosa, disgustosa e sim. Un enunciato come le sigarette mi sono odiose, ancorché possibile, suonerebbe molto formale, in luogo di un più com. non mi piacciono ...
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stretto¹ /'stret:o/ [part. pass. di stringere]. - ■ agg. 1. a. [premuto o legato saldamente: teneva la tazza s. tra le mani; cappio s.] ≈ saldo, serrato. ↔ lento. ‖ lasco. b. [di parte del corpo, che non [...] ↔ aperto, largo. b. (estens.) [precisamente rispondente al significato o al senso principale di una parola o di un enunciato: in senso s. ha ragione lui] ≈ letterale, preciso, proprio, ristretto. ↔ allargato, ampio, estensivo, esteso, figurato, lato ...
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detto /'det:o/ [lat. dictus, dictum]. - ■ agg. 1. [di argomento, su cui ci si è già espressi: un principio, un giudizio già d.] ≈ asserito, citato, enunciato, espresso, menzionato, (lett.) proferito, pronunciato, [...] riferito. ● Espressioni: fam., detto fatto ≈ immediatamente, ipso facto, subito, (fam.) su due piedi. 2. [noto come, seguito dalla denominazione: Iacopo Robusti detto il Tintoretto] ≈ alias, altrimenti ...
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dichiarato agg. [part. pass. di dichiarare]. - [di contrasto e sim., esplicito, enunciato apertamente: comportarsi come nemici d.; tra loro c'è ormai guerra d.] ≈ aperto, manifesto, palese. ↑ accanito, [...] a oltranza ...
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tesi /'tɛzi/ s. f. [dal lat. thesis, gr. thésis (propr. "posizione, cosa che viene posta"), der. del tema di títhēmi "porre, collocare"]. - 1. a. [affermazione di argomento filosofico, teologico, scientifico [...] laurea o del dottorato: presentare, discutere la t.] ≈ dissertazione. 4. (matem.) [proprietà che un teorema si propone di dimostrare] ≈ enunciato. 5. (metr.) [tempo debole del piede, quello sul quale non cade l'ictus nella scansione moderna] ↔ arsi. ...
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Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei...
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...