Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] a insiemi infiniti di principi validi solo per insiemi finiti.
Tipi di paradossi
In logica, il p. è un enunciato contrario all’opinione comune ovvero che si presenta in sé stesso contraddittorio. Allorché si tratta dei cosiddetti p. logici e ...
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Matematico (Nemours 1730 - Avon, Seine-et-Marne, 1783). Dal 1758 fu membro dell'Accademia delle scienze di Parigi. Nella sua Théorie générale des équations algébriques (1779), è enunciato e, sebbene incompletamente, [...] dimostrato il celebre teorema, che da lui ha nome, secondo il quale il numero delle soluzioni di un sistema di r equazioni algebriche in r variabili, di grado rispettivamente, m1, m2, ... mr è dato, con ...
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implicito
implìcito [agg. Der. del part. pass. implicitus del lat. implicare (→ implicazione) "piegato insieme, confuso insieme"] [FAF] Di concetto o fatto che, senza essere enunciato esplicitamente, [...] è tuttavia contenuto, sottinteso in un altro. ◆ [ANM] Equazione i.: → equazione. ◆ [ANM] Funzione i.: → funzione ...
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Zorn Max
Zorn 〈zòrn〉 Max [STF] (n. 1906) Matematico statunitense. ◆ [ALG] Lemma di Z., o lemma di Z.-Kuratowski, o principio dell'insieme massimale: enunciato nel 1922 da K. Kuratowski, afferma che un [...] insieme parzialmente ordinato, di cui ogni sottoinsieme totalmente ordinato ammette un elemento maggiorante, possiede almeno un elemento massimale; si tratta di un postulato equivalente all'assioma della ...
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Caratheodory
Carathéodory 〈karateodorì〉 Constantin [STF] (Berlino 1873 - Monaco 1950) Prof. di matematica in svariate univ. europee, e infine in quella di Monaco (1924); socio straniero dei Lincei (1929). [...] ◆ [TRM] Enunciato, o principio, di C.: v. entropia: II 424 b. ◆ [ANM] Teorema di C.: v. misura e integrazione: IV 2 d. ...
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se-allora
sé-allóra [ALG] [FAF] Uno dei connettivi logici, e precis. implicazione logica o condizionale logico, di simb. →; agisce su due enunciati A e B trasformandoli nell'unico enunciato A→B, che [...] risulta falso se A è vero mentre B è falso, e vero in ogni altro caso; corrisponde all'"implicazione materiale", già conosciuta da Filone Megarico ...
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lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono [...] ecc.) e i è un numero naturale che differenzia le variabili predicative. Sia per le variabili predicative sia per quelle enunciative, se non vi è possibilità di equivoco, si usano anche i simboli P, Q, R, ... Una formula che contenga variabili ...
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atomico
atòmico [agg. Der. di atomo] [EMG] Batteria a.: batteria di celle fotovoltaiche eccitate dalla radiazione di un isotopo radioattivo beta, di solito 90Sr: v. fotovoltaico, effetto: II 752 f. ◆ [...] a.: nella logica matematica, enunciato non riducibile a enunciati più semplici, come, per es., "il triangolo è una figura geometrica". ◆ [STF] [CHF] Ipotesi a.: v. molecola: IV 87 d. ◆ [FAT] Massa a.: la massa di un atomo, espressa in unità di ...
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se e solo se
sé e sólo sé [ALG] [FAF] Uno dei connettivi logici, e precis. equivalenza logica o bicondizionale logico, di simb. ↔; agisce su due enunciati A e B trasformandoli nell'unico enunciato (doppia [...] implicazione) A ↔ B che risulta vero se A e B sono entrambi veri o entrambi falsi, e falso in ogni altro caso ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] ;
3) se T è coerente allora φ è vero.
Per dimostrare tale risultato si noti anzitutto che, per il teorema del punto fisso, esiste un enunciato φ tale che:
a) S⊦φ↔¬PrT(⌈φ⌉).
1) Supponiamo che T⊦φ. Allora esiste una derivazione di φ in T, dunque per un ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...