refutabile
refutàbile [Der. del lat. refutabilis "confutabile", da refutare "respingere, confutare"] [ALG] [FAF] Nella logica matematica, di un enunciato del quale, in un dato insieme formale, sia dimostrabile [...] la negazione ...
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teorema
teorèma [Der. del lat. theorema, dal gr. theórema "ricerca, meditazione"] [FAF] (a) Nelle scienze deduttive (tipic., nella matematica), ogni enunciato che può essere dedotto logicamente dagli [...] non è però netta e assoluta, in quanto il sistema costituisce un insieme organico di enunciati nel quale si può, in generale, cominciare con alcuni o con altri enunciati. (b) In un sistema formale, l'ultima formula di una dimostrazione (detta anche ...
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parsimonia
parsimònia [Lat. parsimonia "misura nello spendere", dal supino parsum di parcere "risparmiare"] [STF][FAF] Principio della p.: enunciato da G. Galilei come "la Natura non opera con molte [...] cose quello che può operare con poche", significa che ogni fenomeno naturale si realizza sempre con il minimo dispendio sia di materia che di energia; la sua formulazione analitica consiste nel principio ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] speciale di sillogismo che deduce una conclusione da principi primi e veri, distinta dal sillogismo dialettico perché produttiva di una conoscenza scientifica, cioè dimostrativa, dell’essenza delle cose ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] a insiemi infiniti di principi validi solo per insiemi finiti.
Tipi di paradossi
In logica, il p. è un enunciato contrario all’opinione comune ovvero che si presenta in sé stesso contraddittorio. Allorché si tratta dei cosiddetti p. logici e ...
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implicito
implìcito [agg. Der. del part. pass. implicitus del lat. implicare (→ implicazione) "piegato insieme, confuso insieme"] [FAF] Di concetto o fatto che, senza essere enunciato esplicitamente, [...] è tuttavia contenuto, sottinteso in un altro. ◆ [ANM] Equazione i.: → equazione. ◆ [ANM] Funzione i.: → funzione ...
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logica
lògica [Lat. logica, dal gr. loġiké (sottinteso téchne "arte"), a sua volta da lógos "discorso, ragionamento"] [ELT] [INF] Il complesso dei circuiti logici che fanno parte di un dispositivo elettronico [...] De Morgan, l'algebra di Boole e altro. ◆ [FAF] L. a molti valori, o polivalente o plurivoca: la l. in cui ciascun enunciato può essere interpretato su un insieme di più valori, anziché su due valori (generalm. "vero" e "falso") come avviene nella l ...
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Scienza
Gerard Radnitzky
Paolo Rossi
di Gerard Radnitzky, Paolo Rossi
SCIENZA
Teoria della scienza di Gerard Radnitzky
sommario: 1. Introduzione. 2. Che specie di disciplina è la teoria della scienza [...] da esso altri asserti di controllo e assoggettarli a loro volta a controllo empirico. Come tutti gli altri asserti, gli enunciati osservativi/asserti di controllo rimangono in linea di principio criticabili, il che non toglie che vi siano casi in cui ...
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Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] : 'Isa' funziona come nome di una particolare persona se l'utilizzo che se ne fa riesce a riferirsi a quella persona, un enunciato è vero se il suo uso riesce a descrivere un certo fatto, ed entrambi gli usi riescono a fare questo (quando ci riescono ...
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se-allora
sé-allóra [ALG] [FAF] Uno dei connettivi logici, e precis. implicazione logica o condizionale logico, di simb. →; agisce su due enunciati A e B trasformandoli nell'unico enunciato A→B, che [...] risulta falso se A è vero mentre B è falso, e vero in ogni altro caso; corrisponde all'"implicazione materiale", già conosciuta da Filone Megarico ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...