Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] riferimento (cfr., ad es., Harweg 1968); e le frasi in cui si articola il testo sono più propriamente «enunciati», cioè prodotti di atti linguistici di composizione testuale: atti di motivazione, di conclusione, di riformulazione, ecc. (cfr. Motsch ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] che devono essere riconosciute o prodotte successivamente, e le parole che riconosciamo o produciamo all'inizio di un enunciato esercitano un'influenza su aspetti particolari del processo di selezione lessicale e di accordo grammaticale nella parte ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] sia a' e (attualmente) ‛questo u che è a'. Ciò non è d'altronde se non una conseguenza della definizione di ‛conoscenza virtuale' enunciata sopra e del fatto che, per quanto riguarda l'identità sotto la quale si conosce un oggetto, non c'è se non il ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...