Si tratta di un uso regionale settentrionale che non inficia di certo la comprensibilità dell'enunciato. In situazioni comunicative formali, è opportuno però ripristinare il panitaliano e normativo “quanto”. ...
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Chiarito che la natura delle proposizioni completive (soggettive e oggettive) non è distante dalla natura delle dichiarative, sembra di poter dire, in questo caso, che siamo in presenza di una proposizione soggettiva, la quale, cioè, svolge la funzi ...
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Trattini e parentesi intervengono in un testo scritto a interromperne la linearità, creando un inciso. L’inciso provoca discontinuità nell’enunciato. Nello scritto, l’inciso può avere diverse funzioni, [...] a seconda che si sia in presenza, per esempio, ...
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Non si può porre la questione, in questo caso, nei termini della correttezza assoluta, bensì dell’appropriatezza, a seconda dell’intenzione e del risultato comunicativo, nonché del contesto in cui la frase [...] o l’enunciato si situa (e che nell’esempio p ...
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enunciato
s. m. [propr., part. pass. di enunciare, sostantivato con valore neutro]. – In generale, le parole con cui si enuncia una questione, un problema, un argomento: formulare, dettare l’e. del tema d’italiano; in partic., e. di un teorema,...
enunciare
(o enunziare) v. tr. [dal lat. enuntiare, comp. di e-1 e nuntiare «annunciare», der. di nuntius «messaggio»] (io enùncio o enùnzio, ecc.). – Esprimere, manifestare un concetto, esporre lo stato di una questione, per lo più con una...
Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili libere, che denoterà quindi uno dei...
In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. da enunciato, intendendo con quest’ultimo...