Alcaloide (anche detto eserina), principio attivo di Physostigma venenosum (fava del Calabar). Cristalli incolori, otticamente attivi, velenosi, poco solubili in acqua, solubili in alcol, etere, nei grassi; [...] , specie a contatto di metalli, si ossida e diviene di colore scuro. Ha la proprietà biologica d’inibire potentemente l’enzima colinesterasi.
Gli effetti della f. sono antagonisti a quelli dell’atropina, del curaro e della nicotina; le sue principali ...
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Michaelis Leonor
Michaelis 〈mikaélis〉 Leonor [STF] (Berlino 1875 - New York 1945) Medico ospedaliero a Berlino (1902), prof. di chimica fisica medica nell'univ. di Berlino (1908), di biochimica nell'univ. [...] ), e poi nell'univ. Johns Hopkins di Baltimora (1926), dal 1929 membro dell'Istituto di ricerca medica Rockefeller di New York. ◆ [BFS] Costante di M.: compare nella legge di M.-Menten sulla velocità di formazione di un enzima: v. enzima: II 431 f. ...
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fosforilasi
Stefania Azzolini
Gruppo di enzimi che catalizzano la reazione tra acido fosforico e substrati organici come il glicogeno, l’amido e i nucleosidi, trasformando questi ultimi in esteri fosforici. [...] , spesso l’ATP, a un accettore. Le fosforilasi prendono il nome dal substrato sul quale agiscono come per es., l’enzima glicogeno fosforilasi. Quest’ultimo, presente nelle due forme a e b (rispettivamente la forma attiva e quella inattiva), svolge un ...
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(o acetilacetico), acido β-chetoacido, di formula CH3COCH2COOH. È poco stabile al calore, mentre sono stabili i suoi sali e i suoi esteri. È uno dei cosiddetti corpi chetonici, presente nei tessuti e nelle [...] per accumulo di una piccola quantità di acetilcoenzima A, due molecole si condensano formando acetacetilcoenzima A che, per azione dell’enzima tiolesterasi, viene idrolizzato nel fegato ad acido a. e coenzima A. Circa i 2/3 dell’acido a. vengono poi ...
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Roundup
Mauro Capocci
Diserbante ad ampio spettro a base di glifosato prodotto dalla azienda agrochimica statunitense Monsanto. Viene assorbito attraverso la superficie delle foglie e tramite il flusso [...] interrompendo la sintesi di tre amminoacidi aromatici (triptofano, tirosina e fenilalanina), bloccando l’azione di un enzima (5-enolpiruvilshikimato 3-fosfato sintetasi, ESPS) che catalizza la produzione del precursore degli amminoacidi. È ritenuto ...
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Gruppo eterogeneo di sostanze riunite dalla caratteristica comune di essere insolubili in acqua e solubili nei solventi organici (cloroformio, benzolo, etere ecc.). A seconda della loro struttura vengono [...] È stata dimostrata nello stomaco la presenza di una lipasi, che agisce con un pH ottimale intorno alla neutralità. Questo enzima sarebbe importante solo nei lattanti, perché essi hanno un succo gastrico con un pH più elevato di quello degli adulti e ...
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Polisaccaride di riserva degli organismi animali con struttura ramificata. È formato da unità ripetitive di glucosio legate tra loro con legame α-1,4-glicosidico e, nei punti di ramificazione, con legame [...] che rappresenta il punto di ramificazione) viene staccato dall’amilo-α-1,6-glicosidasi, noto anche come enzima deramificante, che è l’enzima in grado di idrolizzare il legame α-1,6-glicosidico. Questa reazione, a differenza della reazione catalizzata ...
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xantina Composto chimico (2,6-diossipurina)
appartenente al gruppo delle basi puriniche; si trova nel sedimento urinario in forma di sostanza cristallina gialla. Si presenta sotto forma di cristalli [...] con l’atomo di Mo(VI), riducendolo a Mo(IV). Infine, una molecola d’acqua stacca il substrato modificato dal gruppo nucleofilico dell’enzima, producendo acido urico. L’atomo di Mo(IV) viene riossidato a Mo(VI) a spese di una molecola di NAD che è ...
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Derivato dell’acido butirrico per sostituzione di un atomo di idrogeno con un gruppo NH2. Sono noti due isomeri: l’ acido α-a., CH3CH2CH(NH2)COOH e l’ acido γ-a., H2NCH2CH2CH2COOH. Il primo è un prodotto [...] , treonina). Il secondo, abbreviato con GABA, ha origine dall’acido glutammico per decarbossilazione catalizzata dall’enzima glutammico decarbossilasi (GAD) ed è un neurotrasmettitore di tipo inibitorio. Nella sua via catabolica principale, che ...
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Biochimico statunitense (Fort Worth 1921 - Cresskill, New Jersey, 2006); laureatosi all'università di California a Los Angeles, ha insegnato alla Rockefeller University. Le sue ricerche vertono sulla chimica [...] in fase solida di peptidi, grazie al quale ha ottenuto in laboratorio (1969) la prima sintesi totale di un enzima (la ribonucleasi), seguita poi dalle sintesi di angiotensina, desamino-ossitocina e insulina. Per tali ricerche gli è stato conferito ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...
ciclossigenasi
(cicloossigenasi), s. f. inv. Enzima presente nell’organismo umano, che svolge un ruolo fondamentale nella risoluzione dei processi infiammatori. ◆ L’aspirina esercita il suo effetto antinfiammatorio inibendo due enzimi, la...