Chimico (Stoccolma 1902 - Uppsala 1971), allievo di T. Svedberg, prof. di biochimica all'univ. di Uppsala (1937-67). È noto per fondamentali ricerche nel campo dei metodi di separazione e di analisi di [...] sostanze complesse d'interesse biologico, quali vitamine, ormoni, enzimi, proteine, polisaccaridi, ecc. A T. si devono lo sviluppo e il perfezionamento della tecnica elettroforetica per l'analisi delle proteine, che gli permise, tra l'altro, di ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] SLA, con incidenza familiare ben definita, sono presenti mutazioni del gene della SOD 1, che alterano la funzione dell’enzima diminuendola o affiancandola a una nuova attività che, invece di essere antiossidante, è di tipo perossidasico e perciò pro ...
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tosilfenilalanilclorometilchetone In biochimica, composto chimico complesso capace di inibire le proteasi a serina (➔ proteine), quali la chimotripsina, la tripsina e l’elastasi. L’inibizione si verifica [...] a seguito dell’alchilazione di un residuo specifico di istidina, indispensabile per l’attività catalitica di questi enzimi. ...
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effettore o modulatore
Stefania Azzolini
Molecola che legandosi a un sito, chiamato allosterico, diverso da quello attivo, di una proteina o di un enzima ne modifica e ne regola l’attività. Tale regolazione [...] Esistono sia attivatori allosterici, sia inibitori allosterici. Gli enzimi allosterici hanno quasi sempre una struttura quaternaria e molecole regolatrici sono rappresentate dal prodotto dell’enzima, in genere fungono da modulatore negativo. Alcune ...
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Proteine. Struttura delle proteine
Peter J.T. Dekker
Nikolaus Pfanner
Joachim Rassow
Le proteine, sintetizzate come catene polipeptidiche che si estendono in modo spazialmente non strutturato, devono [...] intermedi di folding non sono tuttavia accessibili alle PPIasi. La reazione di folding delle proteine che viene catalizzata da questi enzimi è una rotazione di 180° attorno all'asse C-N del legame peptidico che precede la prolina, che non coinvolge ...
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catalizzatóre Sostanza che, presente anche in minima quantità, modifica la velocità di una reazione chimica, pur senza far parte dei prodotti finali della reazione. Il c. modifica, abbassandola, la quantità [...] di energia di attivazione necessaria per innescare la reazione. In biochimica, c. biologici sono enzimi aventi la funzione di accelerare la velocità (di ca. 10 milioni di volte) delle reazioni chimiche che avvengono nelle cellule. L'attività e la ...
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Peptide composto da due amminoacidi uniti tra loro con legame peptidico. D. naturali sono la carnosina e l’anserina che si trovano nei tessuti muscolari di molti vertebrati. Numerosi d. (glicilglicina, [...] glicilalanina ecc.) sono preparati per sintesi e sono impiegati per lo studio delle dipeptidasi, enzimi, appartenenti alle idrolasi, capaci di scindere specificamente determinati d. nei loro amminoacidi costitutivi. ...
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Biochimico e fisiologo (Ratibor, 1826 - Berlino 1894), fratello di Ludwig. Costretto per motivi familiari ad abbandonare gli studî di medicina, proseguì privatamente l'attività di ricerca, ospitato presso [...] il laboratorio del fisiologo Rudolf Heidenhain, a Breslavia. Nonostante i notevoli risultati raggiunti nello studio degli enzimi (a T. si deve una prima classificazione di questi ultimi in base all'attività specifica) e dei modelli di membrane ...
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L’allontanamento del normale contenuto proteico da una soluzione o sospensione.
La d. si pratica: in diagnostica di laboratorio, nel corso della determinazione di costituenti sierici, facendo precipitare [...] le proteine del siero con reattivi vari (acido tricloroacetico, acido picrico ecc.); nella preparazione dei sieri terapeutici, utilizzando enzimi proteolitici. ...
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Chimica
In senso ristretto, reazione di combinazione dell’ossigeno con un elemento o un composto, per es., la reazione 2MnO+O2⇄2MnO2. In senso più generale, la trasformazione durante la quale si ha perdita [...] . Nella maggior parte dei casi, le o. biologiche non richiedono l’intervento diretto dell’ossigeno molecolare poiché molti enzimi, come le deidrogenasi, utilizzano i coenzimi nicotinici o flavinici come accettori di elettroni. Diverso è il caso delle ...
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enzima
enżima s. m. [dal ted. Enzym (comp. del gr. ἐν «dentro» e ζύμη «fermento»), termine coniato (1877) dal fisiologo ted. W. Kühne] (pl. -i). – In biochimica, nome generico di un gruppo di sostanze di natura proteica (una volta dette fermenti)...
antienzima
antienżima s. m. [comp. di anti-1 e enzima] (pl. -i). – In biologia, sostanza (detta anche antifermento) che ha potere antagonista nei confronti di determinati enzimi; in natura, sono presenti antienzimi nei legumi crudi (per es.,...