angoscia
Termine che in campo psicologico designa uno stato doloroso di ansietà. Dopo una lunga elaborazione nel campo della religione e della teologia gnostica, ebraica e cristiana, a partire soprattutto [...] la paura della morte e l’oppressione dell’umanità sotto la cappa della superstizione si colorano, rispetto alla tradizione epicurea da cui Lucrezio le riprende, di un cupo pessimismo in cui si avvertono, soprattutto nelle famose pagine dedicate alla ...
Leggi Tutto
Ogni fenomeno passivo della coscienza.
Aristotele identifica l’a. con il patire, e quindi con una delle dieci categorie della sostanza vivente. Oggetto del patire sono i sensi, che trasmettono all’anima [...] è sostenuta dallo stoicismo. Per un verso, infatti, le a. – in modo non diverso dalla scuola peripatetica e da quella epicurea – si imprimono su di noi come il sigillo sulla cera, e senza di loro non sarebbe possibile il processo conoscitivo. Sotto ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Raccontare l'altro: dal poema astrologico al mito di Alessandro
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Augusto [...] di Augusto. In campo scientifico, gli Astronomica di Manilio costituiscono una risposta (polemica) a Lucrezio e all’idea epicurea di un universo senza provvidenza e di una divinità senza relazione con gli uomini, sulla base di una impostazione ...
Leggi Tutto
Processo con il quale il pensiero, nella sua attività conoscitiva, tende ad aderire pienamente alla realtà. Per gnoseologie dell’a. s’intendono quindi tutte le teorie del conoscere basate sul presupposto [...] Metafisica, IV, 7, 1011 b 26 segg.). Lo stesso principio si riscontra, oltre che nella gnoseologia peripatetica, in quella epicurea e in quella stoica. La metafora più ricorrente a tale proposito è quella dell’impronta lasciata dal sigillo sulla cera ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] Lacide. Anche in questi casi avvenne che Zenone inviò in sua vece Perseo e Arcesilao Archia. Né il fatto che l'epicureo Colote dedicasse un suo scritto polemico contro le altre scuole filosofiche a Tolomeo II può essere interpretato come segno di una ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia ellenistica
Tommaso Braccini
L’innovazione attestata in ambito letterario è rispecchiata, nel contesto filosofico, dalla nascita di una serie di scuole che hanno una grande influenza nello [...] di Ercolano) risalta l’importanza fondamentale che ha il De rerum natura di Lucrezio per recuperare la dottrina epicurea.
Pirrone di Elide, fondatore dello scetticismo, diffonde invece le sue idee corrosive per via esclusivamente orale; si incarica ...
Leggi Tutto
. Nome dei seguaci di una scuola filosofica greca, così chiamata dalla patria del suo fondatore, Aristippo di Cirene. Questi aveva subito, nella sua giovinezza, l'influsso dei sofisti, ma era poi divenuto [...] più profonda crisi, a cui la filosofia cirenaica dové presto soccombere, dissolvendosi nella più ricca e matura corrente epicurea: e cioè quell'inversione radicale dell'edonismo in pessimismo, a cui giunse Egesia quando sostenne l'impossibilità di ...
Leggi Tutto
La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] codesta liberazione dell'anima, codesta sua restituzione alla normale armonia della vita, che in forma più moderata anticipa l'atarassia epicurea, risponde a quello che nell'ordine delle virtù è per A. la μεσότης o la μετριότης, cioè l'equilibrio, l ...
Leggi Tutto
Torquato, L. Manlio
Clara Kraus
Pretore romano, discendente del Tito Manlio Torquato (v.) che visse nel IV sec. a.C., ed entrò nella leggenda per le virtù militari e per il ferreo senso dell'onore.
T., [...] quale lo definisce seguace di Epicuro in Ep. ad Att. VII II e in quanto tale assegna a lui l'esposizione della morale epicurea, che occupa tutto il I libro del De Finibus.
Con riferimento al suo celebre antenato D. ricorda il personaggio in Cv IV VI ...
Leggi Tutto
Umanista (Roma 1407 - ivi 1457). Di famiglia piacentina, studiò a Roma, dove il padre era avvocato concistoriale. Nel 1429 lasciò Roma per Pavia: qui insegnò eloquenza sino al 1431; due anni dopo, lo scandalo [...] piaceri giustamente equilibrati secondo il loro minore o maggiore valore. Ma dove più forte appare l'influenza dell'etica epicurea (V. rifiuta però l'atomismo e la fisica di Epicuro) si inserisce senza contrasto l'insegnamento etico cristiano: anche ...
Leggi Tutto
epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
carpe diem
〈... dìem〉 locuz. lat. (propr. «cogli il giorno [presente]»). – Parole con cui Orazio (Odi I, 11, 8) esorta a saper godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno; la massima riassume l’ideale oraziano, di origine stoico-epicurea,...