CASONI, Lorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sarzana, in Lunigiana, il 17 ott. 1645 da Nicolò, conte di Villanova. Incerte sono le notizie sulla sua formazione. Secondo alcuni (Capece Galeota; Dubruel, [...] arrestare G. de Cristofaro e altri personaggi ragguardevoli, sotto l'accusa di ateismo e di seguire "l'infame setta epicurea". L'ordine proveniva da Roma, non sufficientemente informata dal C. sul carattere e gli intendimenti della violenta reazione ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] buona filosofia". Questa avversione si manifestò nel divieto fatto all'università di Pisa di insegnare la filosofia atomistica epicurea e gassendistica e nel tentativo, scarsamente riuscito, di restaurare contro le tradizioni locali il monopolio dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] lo sforzo del pensiero umanistico di dare cittadinanza ad argomenti riguardanti la vita privata, perfino vicini alla sensibilità epicurea, mediante la loro trasposizione a livello etico.
Nel De honesta voluptate et valetudine, il piacere onesto e la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Zabarella
Chiara Valsecchi
Parlare di Francesco Zabarella significa, senza tema di esagerazione, tracciare il quadro della storia europea tra la fine del Trecento e i primi anni del Quattrocento; [...]
In questa chiara prospettiva, Zabarella fin dalle prime righe si oppone con decisione al diffuso convincimento, di impronta epicurea, secondo il quale la felicità terrena coinciderebbe con il piacere, con la mera «voluptas», per affermare viceversa ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] la coscienza di aver bene operato contengano in sé "immensi piaceri"; e che, d'altra parte, la stessa dottrina epicurea implichi una condotta di vita fondata sulla "giustizia, temperanza e prudenza". Non solo è quindi impossibile separare la felicità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] tra individui, ceti, valori culturali. Polemico contro i «filosofi monastici o solitari» (p. 496) che, stoici o epicurei, professavano l’apatia e l’egoismo, ma anche ostile alla egocentrica autocoscienza riflessiva del cogito cartesiano, Vico si ...
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BECCARIA, Cesare
Franco Venturi
Nacque a Milano il 15 marzo 1738 dal marchese Giovanni Saverio e da Maria Visconti di Saliceto. Suo padre discendeva da un ramo di illustre famiglia pavese, che aveva [...] più alcuna speranza. Il 14marzo moriva. La disperazione iniziale del B. fu seguita dalla sua solita reazione abulica e artificiosamente epicurea. "Il dolore non è buono a nulla", pare dicesse ben presto. Quaranta giorni dopo firmava il contratto di ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
carpe diem
〈... dìem〉 locuz. lat. (propr. «cogli il giorno [presente]»). – Parole con cui Orazio (Odi I, 11, 8) esorta a saper godere dei beni che la vita ci offre giorno per giorno; la massima riassume l’ideale oraziano, di origine stoico-epicurea,...