1. Filosofo (sec. 5º a. C.), discepolo di Anassagora, noto per la sua interpretazione allegorica di Omero e per le sue identificazioni degli eroi con elementi del cosmo e degli dèi con parti dell'organismo [...] , la cistifellea; Dioniso, la milza; ecc.). 2. Discepolo (331-278 a. C.) di Epicuro, una delle personalità più spiccate e geniali della cerchia epicurea. Morì prima di Epicuro che lo predilesse, gli intitolò il suo Metrodoro e gli dedicò l'Euriloco ...
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aristotelismo
Influsso esercitato direttamente o anche soltanto indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero.
L’aristotelismo antico
L’antichità conobbe di Aristotele soprattutto gli scritti [...] essoterici e giovanili, in opposizione ai quali si orientò, per es., il pensiero di Epicuro. Grande influenza ebbe, inaugurando una tradizione letteraria e filosofica, soprattutto il Protreptico, tenuto presente anche da scrittori cristiani, mentre ...
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POLISTRATO (Πολύστρατος, Polystrătus)
Guido CALOGERO
Filosofo epicureo del sec. III a. C. Secondo una notizia di Valerio i Vassimo (I, 8), fu a capo della scuola epicurea, insieme con Ippoclide e succedendo [...] a Ermarco, che a sua volta era subentrato allo stesso Epicuro.
Tra gli scritti di P. sono noti il Περὶ ἀλόγου καταϕρονήσεως ("Sull'irragionevole disprezzo, scil. dell'opinione dei più"), che fu edito, sui papiri ercolanesi, a cura di Th. Gomperz (in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La poliedrica opera di Lorenzo Valla esprime il tentativo di riportare la filosofia [...] e dimensione potrebbe in realtà apparire più vicina all’etica eudaimonistica di Aristotele che a quella, erroneamente definita edonista, di Epicuro – il quale, com’è noto, identificava il piacere con l’assenza di dolore e per il suo conseguimento ...
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MARX, Heinrich Karl
Augusto Graziani
Nacque a Treviri il 5 maggio 1818. Compiuti gli studî classici nella città natale frequentò corsi giuridici e filosofici nelle università di Berlino e di Bonn, laureandosi [...] in questa ultima università con una dissertazione sulla filosofia di Epicuro. I primi suoi studî specifici furono di storia e di filosofia e accessoriamente di carattere giuridico. Nel 1842 a Colonia, quale redattore della Gazzetta renana, fu spinto ...
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GUYAU, Jean-Marie
Ferdinando Albeggiani
Nato in Lavater il 28 ottobre 1854, morto a Mentone il 31 marzo 1888. Allievo di A. Fouillée, suo patrigno, e della madre (scrittrice di opere per l'infanzia) [...] filosofici del Pascal (1875). Le sue opere filosofiche, tutte uscite a Parigi in molte edizioni, sono: La morale d'Épicure et ses rapports avec les doctrines contemporaines (1878); La morale anglaise contemporaine (1879); Vers d'un philosophe (1881 ...
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ANNAFFIARE O INNAFFIARE?
Entrambe le forme sono corrette e usuali
cresciuto senza che nessuno se ne prendesse cura, senza un giardiniere che lo annaffiasse (N. Ammaniti, Ti prendo e ti porto via)
distrattamente [...] continua il gesto di innaffiare le verdure (L. Malerba, Il sogno di Epicuro).
Storia
Annaffiare e innaffiare, derivate probabilmente dallo stesso etimo latino (in e afflare ‘soffiare’) sono entrambe usate dal Medioevo fino a oggi. Tuttavia, già ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La circolazione delle opere: i papiri filosofici e logici
Maria Serena Funghi e Ermelinda Valentina Di Lascio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in [...] lungo (contenente parti di 12 colonne consecutive) include una breve discussione del sofisma del Velato. Il sofisma, non citato da Epicuro, è il seguente:
(1) È possibile conoscere e non conoscere una stessa cosa? No.
(2) Conosci tuo padre? Si.
(3 ...
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voluptade
Giorgio Stabile
Come forma volgare del latino voluptas il sostantivo indica il " piacere " o " godimento " sia della mente che del corpo. Nell'uso esso passò a connotare, prevalentemente, [...] dei sensi o, semplicemente, con la ‛ libidine '.
Il termine v. è usato due volte da D. proprio in riferimento a Epicuro, il quale disse questo nostro fine essere voluptade (non dico ‛ voluntade ', ma scrivola per P), cioè diletto sanza dolore. E ...
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Concezione metafisica secondo la quale la realtà è composta di atomi, cioè di particelle indivisibili eternamente in movimento, le quali - aggregandosi e disaggregandosi - danno origine ai differenti corpi [...] e al loro divenire (nascita e morte). Introdotto nell'antichità da Leucippo e Democrito, l'a. fu ripreso da Epicuro e passò nel mondo romano grazie a Lucrezio (che ispirò a esso il suo poema De rerum natura). Pur avendo lasciato scarse tracce nel ...
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