Le basi genetiche del cancro
Joseph F. Costello
(Ludwig Institute for Cancer Research, University of California San Diego, California, USA)
H.-J. Su Huang
(Ludwig Institute for Cancer Research, University [...] in circa 50 (tab. Ia, b), dato che questo è il numero di differenti tipi di tumori ereditari descritti mediante studi epidemiologici e clinici (Mulvihill, 1977).
Il tumore di Wilms del rene è stato il secondo tumore embrionale dei bambini nella cui ...
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Sviluppo sostenibile
Luciana Migliore
Saverio Forestiero
(App. V, v, p. 371)
Negli anni Novanta del Novecento la discussione e le numerose definizioni di s. s. (che attualmente si preferisce indicare [...] ritenuto responsabile di danni alla salute umana non solo gravi a livello individuale ma anche rilevanti sul piano epidemiologico. Ciononostante, per es. le deposizioni acide, siano esse secche o umide (come le piogge acide, v. solforosa, anidride ...
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Colesterolo
Giancarlo Urbinati
Il colesterolo (dal greco χολή, "bile", e στερεός, "solido") deve il suo nome all'essere stato identificato per la prima volta nei calcoli biliari. È una sostanza di fondamentale [...] di arrivo di un lento processo che si svolge lungo l'intero arco della vita, come è dimostrato dagli studi epidemiologici osservazionali che hanno permesso di tracciarne la storia naturale, e che l'orizzonte clinico viene in genere superato solo a ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] con la radioattività o con fluorofori.
Uno dei campi di applicazione più importanti, sia dal punto di vista clinico-epidemiologico che di ricerca, è la microbiologia: la tecnica può essere infatti usata per l'identificazione, in un campione di ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] che un prodotto derivato dallo Streptococcus pyogenes possegga un'attività superantigenica potrebbe avere un importante valore epidemiologico, poiché l'infezione da parte di questo microrganismo è ancora persistente in tutto il mondo: nella ...
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Plasmidi
Mariarita De Felice
Maurilio De Felice
I p. sono molecole di DNA di dimensioni ridotte, capaci di esistere come elementi genetici autonomi all'interno delle cellule. Essi sono molto diffusi [...] la capacità di trasferimento della funzione. Tale proprietà crea seri problemi da un punto di vista epidemiologico, perché causa una diffusione delle resistenze, rendendo nel tempo inefficaci antibiotici comunemente usati negli ospedali e ...
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Ecologia
L’a. è tutto ciò che circonda e con cui interagisce un organismo. Il concetto di a. è quindi relativo e comprende tutte le variabili o descrittori biotici e abiotici in cui un organismo vive e [...] igienico-sanitaria e il consumo di carni crude o poco cotte hanno mantenuto a livelli inquietanti l’andamento epidemiologico di malattie ‘classiche’, come le salmonellosi, e hanno favorito il massiccio riemergere di altre infezioni che sembravano in ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] alcuni virologi e biologi i postulati di Koch. Gli argomenti con cui viene sostenuta tale tesi rifiutano le prove epidemiologiche e patogenetiche indirette, che come si è visto sono state integrate nei postulati di Koch. Nonostante siano criticati da ...
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Ecotossicologia
David B. Peakall
(Monitoring and Assessment Research Center, The Old Coach House, King's College, Londra, Gran Bretagna)
L'ecotossicologia è l'area di studio che integra l'analisi degli [...] difficile. Data la scala di modificazione, sia temporale sia geografica, bisogna utilizzare un approccio epidemiologico. l principali criteri epidemiologici sono la relazione temporale, la specificità e la coerenza dell'associazione. Tali criteri non ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica [...] di tipo biologico con quelle di tipo ambientale: combinando l'identificazione di nuovi geni con gli studi di tipo epidemiologico si dovrebbe in realtà riuscire ad arrivare a una nuova sintesi che ristabilisca l'approccio olistico. Lo studio compiuto ...
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epidemiologia
epidemiologìa s. f. [comp. di épidemia1 e -logia]. – Scienza medica che studia, a fini soprattutto preventivi, l’entità e le vie della diffusione delle malattie (spec. di quelle infettive), mirando a individuare le condizioni...