D'ANDREA, Onofrio
Maria Teresa Biagetti
Scarse le notizie biografiche: zio paterno di Francesco e Gennaro D'Andrea, il D. nacque a Napoli nel 1608 da famiglia nobile. Il Tutini ne individua i genitori [...] delle Accademie fiorite nella città di Napoli, in Arch. stor. per le prov. napol., V (1880), p. 151; A. Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme liberata, Padova 1893, pp. 40 s.; F. Foffano, Il poema cavalleresco, Milano 1904, pp. 221 s.; A. Belloni ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] negava la superiorità della razza anglosassone su quella latina e negava la tesi, in voga presso gli epigoni "conservatori" del darwinismo, della differenza tipologica e razziale, basata su caratteristiche somatiche arbitrariamente generalizzate.
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DURANTE, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Letojanni Gallodoro (Messina), da Domenico e da Giovanna Galeano, il 29 giugno 1844. Compiuti i primi studi a Messina, si trasferi a Napoli, ove segui i [...] principi scientifici, germinanti dalle acquisizioni della patologia sperimentale e della fisiopatologia. Se i suoi maestri erano gli epigoni della tradizione chirurgica precedente, per la quale il cranio, il torace e l'addome erano "santuari" che ...
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CORTESI, Antonio
Alessandra Ascarelli
Nacque a Pavia nel dicembre dell'anno 1796 da Giuseppe e da Margherita Reggini ma questa data potrebbe essere di molto anticipata se, sempre che si tratti della [...] senza stranezze, senza carneficine, e senza grotteschi". Di questa scuola nazionale G. Casati e il C. furono i più noti epigoni e, come ebbe a scrivere G. Monaldi "si disputarono la vittoria durante il decennio dal 1840 al 1850, in cui diedero ...
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JAQUERIO, Giacomo
Simone Baiocco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, figlio di Giovanni, attivo all'inizio del Quattrocento in ambito piemontese.
Poche sono le notizie sul padre [...] bottega) sia gli affreschi della sacrestia, dei quali soprattutto la Salita al Calvario ha potuto influenzare una generazione di epigoni jaqueriani attivi a partire dagli anni Trenta.
Nel 1411 lo J. risulta abitare a Ginevra, dove operava per Amedeo ...
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DE LELLIS (De' Lelli, Lelli), Teodoro
Diego Quaglioni
Nacque, secondo le notizie date dal Mauro, a Treviso (e non a Teramo né a Terni, come si è spesso creduto e come sostenne il Sägmüller) nel 1428. [...] al concilio contro la scomunica comminatagli. L'opera, che è in sostanza una difesa del primato papale contro gli epigoni del conciliarismo e che, per la sua "intonazione violenta" venne giudicata dal Pastor "deplorevole" quanto l'attacco dello ...
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CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] "la maldicenza, e 'l disprezzo contra l'Ordine ecclesiastico, e la Corte di Roma" (p. 13), ma accusa i suoi epigoni anticuriali di aver travisato il suo pensiero cogliendone soltanto gli errori. Costoro nelle loro opere trattano di problemi che nulla ...
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PALUMBO, Onofrio
Giuseppe Porzio
PALUMBO (Palomba), Onofrio. – Non si conoscono gli estremi anagrafici esatti di questo pittore, probabilmente identificabile con quell’«Honofrio f(igli)o di Tiberio [...] tra Palumbo e Giuseppe Trombatore (Pavone, 2012, p. 110), misconosciuto pittore annoverato da De Dominici tra gli epigoni locali di Mattia Preti. Il documento, seppur privo di rilevanti particolari biografici, apre però uno squarcio sull’esistenza ...
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AVELLINO, Francesco Maria
Piero Treves
Nacque in Napoli il 14 ag. 1788, dall'architetto e ingegnere Gioacchino e da Rosalba Barba.
Educato alla scuola dei classici da Onofrio Gargiulli, cui doveva succedere [...] Museo e sovraintendente degli scavi del Regno, in questa carica aprendo la via che avrebbero percorsa i suoi epigoni Minervini e Fiorelli. Operosissimo collaboratore delle attività e pubblicazioni delle accademie Pontaniana ed Ercolanese, ideatore ed ...
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ALBERTAZZI, Adolfo
Alberto Asor Rosa
Critico e scrittore, nacque a Bologna di famiglia romagnola l'8 sett. 1866. Iscrittosi nel 1886 alla facoltà di lettere dell'università di Bologna, fu allievo del [...] bourgettiana e spiritualista, succeduta alla letteratura verista e positivista. Del resto, riallacciandosi al Manzoni attraverso i suoi epigoni, l'A. superava il carduccianesimo iniziale, e dava sfogo - come abbiamo detto - alle sue compresse qualità ...
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