Poeta francese (Saint-Just-de-Lussac, Saintonge, fine sec. 16º - Parigi 1666). Protetto dalla reggente Maria de' Medici, ebbe meno fortuna sotto Richelieu; entrò all'Académie française fin dalla fondazione [...] un romanzo mitologico, Endimion (1624), la pastorale Amaranthe (1631), la tragedia Les Danaïdes (1658), poesie (1646), lettere, epigrammi (1657). Seppe evitare le esagerazioni del preziosismo e si espresse in una lingua moderna, pura, già classica. ...
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ULLOA CALÀ, Pietro
Ruggero MOSCATI
Magistrato, uomo politico, poligrafo; nato a Napoli il 12 novembre 1802, morto ivi il 21 maggio 1879.
Dalla carriera militare, intrapresa per consiglio di G. Pepe [...] Nicolini, dove però non rimase che poco tempo. Dotato di una fecondità prodigiosa, inondò di poesie, di articoli, di epigrammi tutti i giornali napoletani del tempo, compilando quasi da solo per circa tre anni La farfalla, un giornaletto letterario ...
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GIOVANNI Ciriote Geometra (‛Ιωάννης Κυριώτης Γεωμέτρης)
Silvio Giuseppe Mercati
Poeta, retore e teologo bizantino, fiorito nella seconda metà del sec. X. Di nobile famiglia costantinopolitana, discepolo [...] , in poesie intitolate "a sé stesso" esprime felicemente i suoi sentimenti religiosi, in altre gli affanni della vita. Negli epigrammi, accanto a santi e padri della chiesa, celebra anche autori pagani.
Ediz.: Le poesie, edite da J. A. Cramer ...
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ACCIAIUOLI, Zanobi
Abele L. Redigonda
Nacque a Firenze da Raffaele d'Agnolo, il 25 maggio 1461. Per il bando che aveva colpito la sua famiglia (1464), rientrò a Firenze a sedici anni e fu educato alla [...] in particolare con Marsilio Ficino, col Poliziano, che, morente, lo incaricò di raccogliere e di dare alle stampe i suoi epigrammi greci, e con Giovanni Francesco Pico della Mirandola, dei quali godette la stima per la sua erudizione e la padronanza ...
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Zavarise, Virgilio
Franco Mancini
Umanista veronese (secoli XV-XVI); nella nutrita schiera dei letterati veronesi, di cui vanno almeno ricordati Giovanni Cotta, Giorgio Sommariva e Iacopo Giuliari, [...] orientalista del suo tempo -, sia per la raffinata tecnica di verseggiatore in latino.
L'incisiva eleganza dei suoi epigrammi, più ancora che l'ufficio di cancelliere del comune - dallo Z. egregiamente disimpegnato per lunghissimo tempo - lo fa ...
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Umanista (Firenze 1436 - ivi dopo il 1513), dapprima a Forlì (1477), poi a Venezia (1478), dal 1484 al 1498 insegnò allo Studio fiorentino; fece parte dell'Accademia Platonica; fu in rapporti di amicizia [...] opera di Lorenzo il Magnifico e Federico di Montefeltro; Hastiludium, poemetto sulla giostra cantata anche da Poliziano; un libro di Epigrammi, poesie bucoliche, elegie, componimenti varî d'occasione; in prosa, tra l'altro, la Vita Iannoctii Manetti. ...
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GHIRON, Ugo
Scrittore, nato a Roma il 24 agosto 1876. Studiò a Roma e poi a Pisa, dove seguì gli studî giuridici.
Solo nel 1908 pubblicò a Firenze un primo volume di versi, Vita, al quale seguirono parecchi [...] aquilotti e le rondini, 1923; Tristezze, 1925): il meglio di essi in Poesie (Palermo 1932), volume che però non comprende gli epigrammi guerreschi Le vespe e gli eroi (Bologna 1916) né i satirici che costituivano la prima parte di Gli aquilotti e le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'epigramma, il mimo, il teatro
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uno degli sviluppi più fecondi della letteratura ellenistica [...] genere nato originariamente per essere graffito o scritto su superfici e oggetti: e dunque continuano a essere coltivati l’epigramma funerario e quello votivo.
Direttamente connessa al grande sviluppo di questo genere è anche la nascita di una nuova ...
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Poeta greco, dalla natia Antiochia di Siria, dopo un viaggio in Asia, in Grecia e nell'Italia meridionale, passò nel 102 a. C. a Roma ormai conquistata dall'ellenismo e quivi fu in relazione specialmente [...] cimbrica in onore di Mario, un altro sulla guerra mitridatica e sulle vittorie di Lucullo; si ritengono come suoi alcuni epigrammi dedicatorî e sepolcrali dell'Antologia, e pare fosse anche un felice improvvisatore di versi. È noto a noi specialmente ...
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SUMAROKOV, Aleksandr Vasilevič
Ettore Lo Gatto
Poeta e drammaturgo russo, nato nel 1718, morto a Mosca nel 1777.
Uomo di larga cultura (conobbe le lingue classiche e le principali lingue europee), sia [...] il Grande, per le imperatrici Elisabetta e Caterina II, ecc.), in cui l'elemento descrittivo predomina sul lirico, poi favole, epigrammi e liriche, infine tragedie di argomento russo (Chorev, Sinov e Truvor, Mstislav, Il falso Demetrio) che ebbero un ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento mirante a fermare il ricordo di una...