Scrittore bizantino (Mirina 536 circa - Costantinopoli 582 circa), compose un poema mitologico erotico, Daphniaca (Δαϕνιακά), ora perduto, e una silloge di epigrammi che, insieme con quelli di Paolo Silenziario, [...] furono compresi nell'Antologia di Costantino Cefala. In un'opera storica narrò, continuando Procopio di Cesarea, con retorico decoro più che con conoscenza concreta dei fatti il periodo dal 552 al 558 ...
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Scrittore e umanista spagnolo (Siviglia 1524 - ivi 1571), maestro di grammatica a Siviglia, autore di drammi a noi non pervenuti, di epigrammi e poemi latini, di poemetti d'occasione (La hermosa Psyche). [...] La sua opera più nota è la Philosophia vulgar (1568), collezione di proverbî. Scrisse anche una Descripción de la galera real del sereníssimo señor Don Juan de Austria (pubbl. 1876) ...
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Epigrammista greco (seconda metà del 3º sec. a. C.), forse originario della Magna Grecia, di cui sono conservati nell'Antologia Palatina 18 epigrammi. Fu contemporaneo e rivale di Euforione. ...
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Epigrammista romano (sec. 1º d. C.), ellenizzato, della Corona di Filippo di Tessalonica; fu seguace di Germanico; restano di lui una dozzina di epigrammi nell'Antologia Palatina. ...
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Nato ad Albi nel 1618, morto a Parigi il 22 luglio 1698: più noto per gli spietati epigrammi del Boileau, del Racine e del Furetière, che per le sue numerose tragedie, pastorali, tragicommedie e melodrammi. [...] Dei ripetuti fiaschi si consolava, attribuendoli alla malignità del pubblico; il quale, per certo, benevolo non gli fu mai: la sua tragedia d'Agamemnon, data sotto il nome di Pader d'Assezan, riuscì; risaputasene ...
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Poeta tedesco (Niederstolzingen, Württemberg, 1761 - Stoccarda 1829). Visse come funzionario alla corte di Stoccarda, raggiungendo il grado di consigliere e di bibliotecario. Scrisse epigrammi (Sinngedichte, [...] 1791; Epigramme und vermischte Gedichte, 1805), sotto lo pseudonimo di Friedrich Hophthalmos. In collaborazione con Weisser pubblicò, in 10 volumi, una Epigrammatische Anthologie (1807-09). ...
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Poeta latino (n. Roma 82 - m. 47 a. C.), figlio dell'annalista Licinio Macro, amico di Catullo; del cenacolo dei poetae novi. Compose epigrammi, epillî, fra cui il poemetto mitologico Io, epitalamî, elegie [...] in morte di Quintilia (forse sua moglie); di queste, esaltate da Catullo e poi da Quintiliano, è rimasto un sol verso: pare che iniziassero in Roma il passaggio dall'elegia di carattere narrativo a quella ...
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Poeta francese (Parigi 1670 - Bruxelles 1741). Fu celebrato soprattutto per le sue Odes, per i Psaumes e le Cantates; scrisse anche melodrammi, commedie ed epigrammi. ...
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Nome umanistico del poeta svizzero tedesco Simon Lemm Margadant (forse Santa Maria in Val Monastero, Grigioni, 1511 - Coira 1550). Discepolo di Melantone, con due libri di epigrammi (1538) si attirò le [...] ire di Lutero. Rispose con un terzo libro d'epigrammi (1538), un'apologia in prosa e il dramma Monachopornomachia. Compose liriche (Amorum libri IV, 1542), e il poema epico Raeteis (edito nel 1874), celebrante la guerra contro Massimiliano I. ...
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Poeta greco (4º-3º sec. a. C.). T. è uno dei maggiori, forse il maggiore poeta dell'età ellenistica. Scrisse molto: inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi. Il genere per il quale diventò famoso già nell'antichità [...] di Mosco, Bione ed altri, anonimi. Nella raccolta, a T. sono attribuiti, col nome di idilli, 30 carmi (più 24 epigrammi e un carme allegorico), ma solo 21 sono certamente suoi. Di questi, 8, a contenuto pastorale e agreste, si possono considerare ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento mirante a fermare il ricordo di una...