Epigrammista greco dell'età di Nerone, autore di due libri di epigrammi, parecchi dei quali sono nell'Antologia Palatina; fu, con Nicarco, uno dei modelli di Marziale. ...
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Epigrammista romano (sec. 1º d. C.), ellenizzato, della Corona di Filippo di Tessalonica; fu seguace di Germanico; restano di lui una dozzina di epigrammi nell'Antologia Palatina. ...
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Letterato e diplomatico bizantino (sec. 9º-10º), autore di una Epitome della spiegazione del Vecchio e Nuovo Testamento, di una Chiliòstichos theologìa, di poesie liturgiche, anacreontiche, epigrammi. [...] Coinvolto nella sommossa di Costantino Ducas (913), fu chiuso in un convento ...
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VALGIO Rufo (C. Valgius Rufus)
Cesare GIARRATANO
Console suffectus l'anno 12 a. C., fu uno dei poeti del circolo di Mecenate e scrisse elegie ed epigrammi: ne restano pochi frammenti (Morel, Fragm. Poet. [...] Lat., p. 105). Si occupò inoltre di studî grammaticali e anche di medicina.
Nelle elegie aveva pianto la morte immatura del suo amato Miste, tanto che Orazio gli diresse un'ode consolatoria (II, 9). Da ...
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Uno dei congiurati contro Cesare; seguì poi Bruto, Sesto Pompeo e Marco Antonio; fu ucciso (30 a. C.) dopo la battaglia di Azio per ordine di Augusto. Fu poeta di epigrammi, elegie (alle quali forse allude [...] Orazio nell'epistola 4a del 1º libro) e tragedie, fra cui una pretesta: Brutus ...
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Nome di vari personaggi dell'antichità, tra i quali:
1. Archelao, antico poeta greco (3º sec. a. C.), del Chersoneso egiziano, presso Alessandria; raccolse sotto il titolo Mostri (᾿Ιδιοϕυῆ) un libro di [...] epigrammi sugli animali mostruosi.
2. Archelao, scultore (forse 2º sec. a. C.), figlio di Apollonio da Priene; autore di un rilievo detto dell'Apoteosi di Omero, trovato nel sec. 17º presso Boville, oggi al British Museum; il rilievo è notevole per l ...
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Uomo politico francese (Versailles 1701 - ivi 1781); segretario di stato (1715), ministro della casa reale (1718) e della Marina (1723-49) e di nuovo ministro di stato (1738). Cadde in disgrazia nel 1749 [...] per certi epigrammi contro la Pompadour; quando Luigi XVI salì al trono, lo nominò primo ministro senza portafoglio; in tale qualità fece ristabilire i parlamenti (1774) e chiamare al governo R.-J. Turgot, come controllore generale delle Finanze, ma ...
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Poeta e cronista spagnolo (Barbastro 1562 - Saragozza 1631), fratello di Lupercio, che accompagnò in Italia al seguito del viceré di Napoli, conte di Lemos. Scrisse epistole morali per cui ebbe a modello [...] Giovenale, e inoltre canzoni, sonetti, epigrammi, pubblicati dal nipote Gabriel in Rimas con le poesie del fratello (1634). Seguace, ma non pedissequo imitatore, dei classici, attento alla forma e alla purezza del linguaggio, fu contrario al ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] breviter Damasus voluit conperta referre" (E.D. 40, 7), "fama refert" (E.D. 37, 1; 48, 1).
D. elegge a interlocutore diretto dei suoi epigrammi il popolo di Dio ("plebs dei": E.D. 53; "plebs sancta": E.D. 63, 1-2; "plebs Christi": E.D. 67, 9) che ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento mirante a fermare il ricordo di una...