Benedettino (1070 circa - 1140 circa). Educato nel chiostro di Hirschau sotto l'abate Guglielmo, vi svolse grande attività letteraria come maestro. Autore del Dialogus super auctore (o Didascalon), che [...] e giudizî su 21 autori classici e cristiani. Gli sono, inoltre, attribuiti: lo Speculum virginum (dialogo tra un prete e una monaca sullo stato monastico), un trattato musicale, vite di santi, epigrammi e altri scritti, tutti di materia sacra. ...
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Uomo politico e letterato romeno (Iaşi 1857 - Sibiu 1947). Professore di economia politica all'università di Iaşi, fondò nel 1910 con N. Iorga il partito nazionalista democratico. Staccatosi poi dal grande [...] O. Goga, il partito nazionale-cristiano, a carattere nazionalistico, autoritario e antisemita. In campo letterario è noto per il trattato di estetica Naţionalitatea în artă ("La nazionalità nell'arte", 1905) e soprattutto per molti felici epigrammi. ...
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Poeta francese (Saint-Just-de-Lussac, Saintonge, fine sec. 16º - Parigi 1666). Protetto dalla reggente Maria de' Medici, ebbe meno fortuna sotto Richelieu; entrò all'Académie française fin dalla fondazione [...] un romanzo mitologico, Endimion (1624), la pastorale Amaranthe (1631), la tragedia Les Danaïdes (1658), poesie (1646), lettere, epigrammi (1657). Seppe evitare le esagerazioni del preziosismo e si espresse in una lingua moderna, pura, già classica. ...
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ACCIAIUOLI, Zanobi
Abele L. Redigonda
Nacque a Firenze da Raffaele d'Agnolo, il 25 maggio 1461. Per il bando che aveva colpito la sua famiglia (1464), rientrò a Firenze a sedici anni e fu educato alla [...] in particolare con Marsilio Ficino, col Poliziano, che, morente, lo incaricò di raccogliere e di dare alle stampe i suoi epigrammi greci, e con Giovanni Francesco Pico della Mirandola, dei quali godette la stima per la sua erudizione e la padronanza ...
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Umanista (Firenze 1436 - ivi dopo il 1513), dapprima a Forlì (1477), poi a Venezia (1478), dal 1484 al 1498 insegnò allo Studio fiorentino; fece parte dell'Accademia Platonica; fu in rapporti di amicizia [...] opera di Lorenzo il Magnifico e Federico di Montefeltro; Hastiludium, poemetto sulla giostra cantata anche da Poliziano; un libro di Epigrammi, poesie bucoliche, elegie, componimenti varî d'occasione; in prosa, tra l'altro, la Vita Iannoctii Manetti. ...
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Drammaturgo inglese (n. forse Londra 1497 circa - m. 1580 circa); autore di interludî comici: Mere Play between the pardoner and the Frere, ecc. (1533), A Mere Play between Johan the hus bande, Tib the [...] 1569), e un dialogo The dialogue of Wit and Folly (senza data). Altre opere sono di attribuzione incerta. Compose una raccolta di proverbî ed epigrammi (l'ed. più antica conosciuta è del 1561) e un poemetto allegorico, The spider and the flie (1556). ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Giovambattista
Paul Oskar Kristeller
Figlio di Roberto di Domenico, nacque a Firenze il 1º luglio 1453. Occupò molti uffici minori tra il 1478 e il 1510, fu dei Priori nel [...] di questo Buoninsegni.
Un codice greco del British Museum con alcune opere grammatiche e astrologiche posseduto dal B. contiene tre epigrammi greci composti da lui in morte di un certo Teodoro (Additional Mss. 11894, c. 30). Il contributo letterario ...
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GIORGIO di Gallipoli (Georgius Callipolitanus Chartophilax)
Sondra Dall'Oco
Poeta italo-bizantino, originario di Gallipoli e vissuto nel sec. XIII. Fu archivista della chiesa greca della sua città: è [...] imperatore affinché trovi un novello Aronne, unto del Signore, come nuova guida per Roma (vv. 80-100). L'analisi di quest'epigramma, ma non solo, ha portato M. Gigante a dimostrare l'unità della cultura italo-bizantina in quel secolo e soprattutto la ...
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Umanista ungherese (n. in Croazia 1434 - m. Medvedgrad, Zagabria, 1472). Studiò a Ferrara sotto Guarino Veronese, poi (1454) a Padova. Laureatosi nel 1458 e tornato in patria, ebbe nel 1459 il vescovato [...] il re, che fu scoperta; G. tentò allora di abbandonare il paese, ma morì durante la fuga. Lasciò eleganti poesie latine: epigrammi, elegie (tra cui celebre una ad Andrea Mantegna, 1458), traduzioni dal greco, un poema epico, Annales, oggi perduto. La ...
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Pseudonimo dello scrittore urdū Mīrza Muḥammad Rafī (n. 1713 - m. 1780), considerato con Maẓhar, Dard e Mīr Taqī Mīr, uno dei maggiori autori del periodo classico della letteratura urdū settentrionale. [...] generi letterarî, quali la qaṣīda e il ghazal, ma la sua fama è legata soprattutto alla satira; vittime dei suoi epigrammi furono letterati, nobili, politici e professionisti. Alla sua popolarità contribuì un gusto ardito per la metafora e l'iperbole ...
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epigramma
s. m. [dal lat. epigramma, gr. ἐπίγραμμα, der. di ἐπιγράϕω «scrivere sopra»] (pl. -i). – Breve componimento in versi che, sorto originariamente come iscrizione, spec. funeraria, poi componimento mirante a fermare il ricordo di una...