scrapie Alterazione degenerativa di alcune strutture del sistema nervoso centrale che colpisce le pecore e, più raramente, le capre; prende il nome dall’osservazione che gli animali malati si grattano [...] con la comparsa dei due sintomi principali: il prurito e l’atassia. Altri segni neurologici sono il tremore, l’epilessia e la cecità corticale. Nella fase terminale della malattia l’animale è in decubito; la morte sopravviene generalmente dopo 4 ...
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Farmaci che inducono il sonno (detti anche sonniferi). Gli i. hanno un meccanismo o azione solo in parte chiarito, che per alcuni di essi (cloralio, vari alcali e aldeidi alifatiche ecc.) si esplica prevalentemente [...] , mentre hanno assunto un importante significato farmacologico le benzodiazepine e l’L-triptofano, in grado di indurre sonno in forma più simile alle condizioni fisiologiche. I barbiturici vengono impiegati anche in corso di epilessia e in anestesia. ...
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NEVROSI (dal gr. νεῦρον "nervo")
Vittorio Challiol
Locuzione destinata, nel linguaggio corrente, a designare quelle affezioni del sistema nervoso o di qualunque altro sistema od organo, nelle quali non [...] categoria. Si era trattato perciò, per tali malattie, d'insufficienza di metodi di ricerca. Nella stessa epilessia cosiddetta essenziale (v. epilessia), il cui concetto va sempre più restringendosi e che viene ancora classificata fra le nevrosi, si ...
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LUDOVICO I re d'Etruria
Infante di Spagna e principe ereditario di Parma, nato il 5 luglio 1773 a Colorno, era figlio di Ferdinando di Borbone duca di Parma. Debole di spirito e di corpo, fu completamente [...] re L., che ottenne l'unione dello Stato dei presidî alla Toscana (22 novembre 1801): bigotto all'estremo e malato di epilessia, lasciò le redini del regno alla moglie, anche più bigotta e interamente influenzata dal clero. Con la legge "sabatina" del ...
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SEPPILLI, Giuseppe
Carmela Morabito
SEPPILLI, Giuseppe. – Nacque ad Ancona il 10 dicembre 1851 da Michele e da Giuditta Beer.
Di famiglia ebraica (ad Ancona risiedeva una vecchia comunità di ebrei sefarditi), [...] Fenomeni di suggestione nel sonno ipnotico e nella veglia, XI (1885), p. 325; Studio anatomo-clinico e dottrina intorno all’epilessia d’origine corticale, XII (1886), p. 1; Ricerche sul sangue negli alienati, ibid., p. 323; La chirurgia cerebrale, XV ...
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assuefazione
Diminuzione, in seguito a ripetute assunzioni, degli effetti farmacologici e tossici sull’SNC di un farmaco o di una sostanza di abuso. Per provocare effetti di intensità costante è pertanto [...] ne diminuiscono i livelli plasmatici e l’efficacia terapeutica (tipico il caso dei barbiturici usati nella terapia dell’epilessia). Si può sviluppare a. anche per tolleranza farmacodinamica: in questo caso i sistemi fisiologici modificati dall’azione ...
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déjà-vu
Disturbo qualitativo della memoria per il quale si ha la sensazione illusoria di aver già visto una certa immagine o addirittura di aver già vissuto una determinata situazione (déjà-vécu), anche [...] precedentemente vissuto, o come la riattivazione di fantasie inconsce. Il d. può essere avvertito anche da soggetti sani in condizioni di stress, ma è frequente soprattutto in disturbi come, per es., l’epilessia temporale o gli stati crepuscolari. ...
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TRUNEČEK, Karl
Medico, nato il 18 giugno 1866 a Rokycany (Boemia).
Nel campo delle malattie del sangue e del sistema cardiovascolare ha portato un notevole contributo personale con i suoi lavori sull'ipertensione, [...] gr. 0,40, acqua quanto basta per 100 cmc.). Detto liquido in soluzione ipodermica (1 cmc.) o per via rettale, fu indicato, oltre che nell'arteriosclerosi, nel reumatismo, nell'epilessia, nel diabete, nell'uremia, nella paralisi agitante, ecc. ...
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musicoterapia
Utilizzo della musica nella terapia di patologie nervose e mentali; la m. può essere passiva (il paziente ascolta) o attiva (il paziente produce suoni), ma le due tecniche possono in vari [...] (Ambroise Paré) e, nel Settecento, Benjamin Franklin, che osservava l’effetto di suoni stridenti sulla depressione e l’epilessia; fra Ottocento e Novecento sorsero in tutta l’Europa anche le prime società di applicazione collettiva della m., sebbene ...
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CENI, Carlo
Silvia Canestrelli
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Nacque a Brignano d'Adda (Bergamo) il 15 maggio 1866 da Giuseppe e Teresa Lazzarini, in un'antica e illustre famiglia. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia [...] del C. per la neurologia e soprattutto per la psichiatria. Si dedicò, infatti, dapprima allo studio della patogenesi dell'epilessia, impegnandosi in una serie di ricerche che più tardi, nel 1909, gli valsero l'assegnazione del premio "Craig Celonny ...
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epilessia
epilessìa s. f. [dal lat. tardo epilepsĭa, gr. ἐπιληψία, propr. «attacco», der. di ἐπιλαμβάνω «sorprendere»]. – Sindrome clinica (nel passato detta anche, nell’uso pop. e con riferimento alle forme più gravi, mal caduco, o semplicem....
epilettico
epilèttico agg. e s. m. [dal lat. tardo epileptĭcus, gr. ἐπιληπτικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di epilessia, che concerne l’epilessia: attacco, assalto e.; convulsioni e.; aura e., v. aura, n. 3. 2. agg. e s. m. (f. -a) Che o chi...