paradigma
Dal lat. tardo paradigma, gr. παράδειγμα «esempio, modello». Nel linguaggio filosofico è talora usato come equivalente di archetipo (➔), per designare le realtà ideali, concepite, per es. in [...] basato su un caso noto, a cui si ricorre per illustrare uno meno noto o del tutto ignoto. Nell’epistemologia contemporanea il termine ha avuto larga diffusione nel significato attribuitogli da Kuhn (➔), come insieme di pratiche, regole metodologiche ...
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pragmatismo
pragmatismo [Der. dell'ingl. pragmatism, dal gr. prágma -atos "cosa, fatto"] [FAF] Indirizzo di pensiero sorto negli Stati Uniti d'America intorno al 1870 e diffusosi poi anche in Europa, [...] secondo il quale l'unica fonte di autentica conoscenza sono le sensazioni e il contenuto conoscitivo della scienza si limita ai dati grezzi, essendo leggi e teorie solo schemi utili ai fini di un'economia di pensiero: v. epistemologia: II 435 b. ...
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Cinema ed estetica analitica
Daniela Angelucci
Soltanto negli ultimi anni in Italia gli studiosi di estetica hanno cominciato a occuparsi della riflessione elaborata dalla filosofia analitica angloamericana, [...] anni lavorano estetologi di orientamento analitico – e ad altri ambiti della filosofia, come la filosofia del linguaggio o l’epistemologia, settori nei quali il confronto tra ‘analitici’ e ‘continentali’ si è mantenuto sempre costante. L’assenza nel ...
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Vailati, Giovanni
Storico della scienza, filosofo e matematico italiano (Crema, Cremona, 1863 - Roma 1909). Insegnò matematica in vari istituti medi; fu assistente di Peano alla cattedra di calcolo infinitesimale [...] costantemente in contatto con la ricerca e la cultura europea e statunitense più avanzata, si occupò di logica, epistemologia, filosofia della scienza e filosofia del linguaggio, storia della scienza, ecc., con contributi unitariamente ispirati a un ...
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conoscenza
Stefano De Luca
Esperienza e ragione per ottenere un sapere certo
Esiste una conoscenza valida? E se sì, entro quali limiti? E come giungiamo a essa? A queste domande ha sempre cercato di [...] epoca d'oro nel periodo che va da Cartesio a Kant (17°-18° secolo). Oggi la gnoseologia è stata sostituita dall'epistemologia, che studia i presupposti teorici e i metodi delle scienze
Esperienza o ragione?
Una delle più antiche controversie sulla ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] meccanicista, si era sempre più differenziata sia dalle altre branche della filosofia, come la metafisica, l'etica e l'epistemologia, sia da una relazione diretta con la teologia. Essa si occupava sempre più di istanze pratiche, di sperimentazione e ...
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pramana
pramāṇa
Termine sanscr. («mezzo conoscitivo» o «atto cognitivo») che indica uno strumento utile a ottenere conoscenza valida. Il termine è usato in associazione sintagmatica con altri derivati [...] e la Mīmāṃsā, sia tradizioni non realiste come il buddismo, soprattutto Pramāṇavāda (➔). Recenti studi mostrano come logica ed epistemologia si sviluppino nel buddismo a partire da due ambiti diversi, ossia da una parte la successione delle tre ...
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Mohanty, Jitendra Nath
Mohanty, Jitendra Nāth
Filosofo indiano (n. Cuttack, Orissa, 1928). Dopo un’educazione tradizionale (volta allo studio soprattutto del sanscrito e del Navyanyāya), ha insegnato [...] , da una parte, allo studio della fenomenologia e in partic. di Husserl, e dall’altra, a quello di logica ed epistemologia nella filosofia classica indiana. Nel primo ambito, fondamentali sono i contributi di M. per la comprensione del rapporto fra ...
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fisicalismo
fisicalismo [Der. del ted. Physikalismus, der. dell'agg. physikalisch "fisico"] [FAF] Concezione, affermatasi all'inizio del 20° sec. e sostenuta spec. da O. Neurath e da R. Carnap, secondo [...] fanno parte di una scienza unitaria, la fisica" e perciò bisogna realizzare l'unità di tutte le scienze (comprese le cosiddette scienze morali) attraverso l'adozione dei principi metodologici e del linguaggio della fisica: v. epistemologia: II 436 a. ...
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Mimamsa
Mīmāṃsā
Sistema filosofico indiano sviluppatosi a partire dall’esegesi dei testi vedici.
Storia
Il termine significa letteralmente «desiderio di riflettere» e si trova già in testi sacrificali [...] (mentre è un pramāṇa genuino il primo atto percettivo che ci permetta di cogliere l’oggetto). Più in generale, l’epistemologia della M. si caratterizza contemporaneamente per l’aderenza al mondo comune e al Veda e per la rigida divisione dei loro ...
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epistemologia
epistemologìa s. f. [dall’ingl. epistemology (comp. del gr. ἐπιστήμη «conoscenza scientifica» e -logy «-logia»), termine coniato (1854) dal filosofo scozz. J. F. Ferrier]. – Nella filosofia del sec. 19°, la parte della gnoseologia...
epistemologico
epistemològico agg. [der. di epistemologia] (pl. m. -ci). – Che concerne l’epistemologia, cioè la filosofia della scienza, e in senso più ampio la conoscenza dei metodi delle scienze e dei principî secondo i quali la scienza...