Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] (The rise of scientific philosophy, 1951). Notevoli sono stati anche i suoi contributi ai fondamenti logici ed epistemologici della fisica, in particolare ai problemi inerenti la teoria della relatività (Philosophie der Raum-Zeit-Lehre, 1928 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo scetticismo moderno ha caratteri diversi da quello antico, anche se trae impulso dalla [...] Sesto Empirico, avvenuta alla fine del Cinquecento. La sua caratteristica principale è una marcata attenzione per i temi epistemologici, mentre la dimensione etica diventa via via sempre meno comprensibile ai moderni. Mentre i due aspetti sono ancora ...
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prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] Vijñāṇavāda.
Le categorie conoscibili
Nei sistemi filosofici indiani avviene una frequente sovrapposizione dei livelli linguistici, epistemologici e ontologici. Il termine padārtha («significato della parola») è usato per indicare le categorie con ...
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Schiller, Ferdinand Canning Scott
Filosofo inglese di famiglia tedesca (Ottensen, Altona, 1864- Los Angeles 1937). Insegnò nel Corpus Christi college di Oxford e quindi (1929) negli Stati Uniti nella [...] tuttavia le intuizioni pragmatiste in modo originale, approfondendo soprattutto gli aspetti personalistici piuttosto che quelli epistemologici o sociali. In polemica recisa con l’idealismo inglese e la sua Weltanschauung monistica, assolutista ...
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Geografo italiano (n. Cagliari 1935), prof. univ. a Torino, dal 1975 di geografia economica nella facoltà di economia e commercio e dal 1984 di geografia urbana nel politecnico. Socio d’onore della Società [...] territoriale e di geografia urbana (Le località centrali nella geografia urbana di Torino, 1966) ed è autore di scritti metodologici ("Rivoluzione quantitativa" e nuova geografia, 1970) ed epistemologici (Le metafore della Terra, 1985). ...
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Dematteis, Giuseppe
Demattèis, Giuseppe. – Geografo (n. Cagliari 1935), professore presso l’Università di Torino (dal 1975) e il Politecnico di Torino (dal 1984 fino al pensionamento). Ha svolto studi [...] (Le località centrali nella geografia urbana di Torino, 1966), cui ha affiancato scritti metodologici ed epistemologici, con contributi sulla geografia quantitativa (“Rivoluzione quantitativa” e nuova geografia, 1970), e avviando una riflessione ...
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Studiosa di logica e filosofia (Wimbledon 1885 - Londra 1943), dal 1933 prof. all'univ. di Londra. Allieva del logico W. E. Johnson, risentì l'influenza di B. Russell e A. N. Whitehead e, in modo particolare, [...] ), dove l'esposizione della logica formale e delle tecniche logiche si accompagna a una lucida analisi dei problemi epistemologici e metafisici connessi alle teorie logiche. Svolse un'attività di divulgazione del positivismo logico e dei metodi di ...
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Grünbaum, Adolf
Antonio Rainone
Filosofo della scienza tedesco, nato a Colonia il 15 maggio 1923, naturalizzato statunitense nel 1944. Dal 1938 negli Stati Uniti, ha insegnato alla Pittsburgh State [...] Di particolare rilievo sono i suoi argomenti contro l'interpretazione forte della cosiddetta tesi Duhem-Quine (v. epistemologia, in questa Appendice) sull'impossibilità degli esperimenti cruciali in fisica e della falsificazione conclusiva di ipotesi ...
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osservazione
È possibile distinguere due accezioni generali: la prima è quella detta o. naturale, ossia riconducibile all’apparato visivo, che fa essenzialmente riferimento alla constatazione spontanea [...] e progettata di un oggetto o sistema di oggetti o fatti (➔ esperimento). Entrambe le accezioni pongono problemi epistemologici importanti attinenti soprattutto al nesso tra l’osservatore e l’osservato. Contrariamente a quanto sostenuto dal primo ...
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Filosofo e psicologo (Farmington, Connecticut, 1811 - New Haven 1892). Studiò alla Yale divinity school; ordinato ministro della Chiesa congregazionalista, aderì a una particolare forma di calvinismo, [...] nominato prof. di filosofia morale e metafisica alla Yale University. Pur convinto dell'importanza fondamentale dei problemi epistemologici, la cui soluzione doveva costituire la base indispensabile per l'elaborazione di una metafisica, P. si dedicò ...
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epistemologia
epistemologìa s. f. [dall’ingl. epistemology (comp. del gr. ἐπιστήμη «conoscenza scientifica» e -logy «-logia»), termine coniato (1854) dal filosofo scozz. J. F. Ferrier]. – Nella filosofia del sec. 19°, la parte della gnoseologia...
epistemologico
epistemològico agg. [der. di epistemologia] (pl. m. -ci). – Che concerne l’epistemologia, cioè la filosofia della scienza, e in senso più ampio la conoscenza dei metodi delle scienze e dei principî secondo i quali la scienza...