NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] es. N. E. Miller, O. H. Mowrer, J. Dollard, C. I. Hovland) si contraddistingue, da un punto di vista epistemologico, per una caratteristica particolare: si tratta infatti di un primo tentativo di costruire la teoria psicologica come sistema ipotetico ...
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Liberalismo
Nicola Matteucci
sommario: 1. L'eclissi del liberalismo. 2. Dalla critica dell'ideologia al razionalismo critico. 3. Democrazia totalitaria e democrazia liberale. 4. Dalla società industriale [...] le loro ipotesi. Popper e il suo allievo Hans Albert hanno giustamente ribadito il carattere liberale della loro epistemologia, anche se è difficile poi discernere se il liberalismo sia la premessa o la conseguenza del loro razionalismo critico ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] le diverse forme di governo, i loro vantaggi e i loro pericoli, e di frattura per quanto riguarda l'impostazione epistemologica. Del resto la nascita delle scienze sociali è stata preparata, nel corso del Cinquecento e del Seicento, dalla ripresa di ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Universita e ordini religiosi
Florence C.Hsia
Antonella Romano
Università e ordini religiosi
La retorica incentrata sull'idea di riforma [...] di preparazione di un piccolo nucleo di dotti della Compagnia, che affrontarono con competenza i nuovi paradigmi epistemologici emersi sul finire del XVI secolo. L'attenzione che Clavio dedicò alla matematica era concentrata sia sulla tradizione ...
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Neopositivismo
FFrancesco Barone
di Francesco Barone
Neopositivismo
sommario: 1. Cenni storici. 2. Fonti e precedenti del neopositivismo. 3. Prima fase del neopositivismo: analisi logica del linguaggio [...] inadeguate per la comprensione dei nuovi risultati e dei nuovi metodi delle scienze. L'esito a cui giunge l'analisi epistemologica degli stessi neopositivisti e, infine, del tutto diverso. ‟Non si può mettere il vino nuovo nelle botti vecchie" fu un ...
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Inconscio
CCesare L. Musatti e Enzo Funari
di Cesare L. Musatti e Enzo Funari
Inconscio
sommario: 1. Via metafisica e via psicologica al concetto di inconscio. 2. L'epoca dell'ipnosi. 3. Ipnosi e isteria. [...] si rivelava invece, per dati caratteri, profondamente diverso.
Il risultato, da un punto di vista metodologico ed epistemologico, è ovviamente imbarazzante. Trova tuttavia anch'esso un riscontro in quanto accade nelle interpolazioni operate sui dati ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] della vita microbica e del suo ruolo eziologico nelle malattie epidemiche, si scontrarono tuttavia con una serie di difficoltà epistemologiche che ne ostacolarono la diffusione e l'accettazione. Ci si domandò, per esempio, se un essere vivente che si ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] le "virtù" e le "qualità" aristoteliche egli riteneva una reificazione, essa fu un brillante errore indotto da purismo epistemologico. Il G. non si valse dei lavori di Keplero, che possedeva e che mostravano la netta superiorità dell'eliocentrismo ...
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La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] stabiliva una relazione vaga fra i dati dell'esperienza sensibile e i principî del reale. Sussisteva dunque un'analogia epistemologica, ma su una base di differenze ontologiche legate alla peculiarità dei fatti vitali.
Era innegabile che Haller si ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Curiosita e studio della natura
Lorraine Daston
Curiosità e studio della natura
All'inizio dell'Età moderna, i termini 'curiosità' e 'curioso' [...] momento che non era possibile dimostrarne gli effetti a partire dai principî primi. Tuttavia, quello che sembrava uno svantaggio epistemologico dal punto di vista dei criteri cui si richiamavano i filosofi scolastici della Natura nel XVI e nel XVII ...
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epistemologico
epistemològico agg. [der. di epistemologia] (pl. m. -ci). – Che concerne l’epistemologia, cioè la filosofia della scienza, e in senso più ampio la conoscenza dei metodi delle scienze e dei principî secondo i quali la scienza...
epistemologia
epistemologìa s. f. [dall’ingl. epistemology (comp. del gr. ἐπιστήμη «conoscenza scientifica» e -logy «-logia»), termine coniato (1854) dal filosofo scozz. J. F. Ferrier]. – Nella filosofia del sec. 19°, la parte della gnoseologia...