Iscrizione sepolcrale, spesso in forma di breve componimento in versi, che per lo più contiene anche le lodi del defunto.
Storia
Presso gli antichi Greci, discorso pronunciato da un oratore per celebrare gli eroi morti per la patria (diversa era la laudatio funebre romana, affidata a un figlio o a un parente del morto). Un e. dei più belli che siano giunti è quello di Pericle per gli Ateniesi morti ...
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FRANCHINO, Francesco
Franco Pignatti
Nacque a Cosenza nel 1500, come si ricava con certezza dall'epitaffio apposto dagli eredi sulla sua sepoltura. La famiglia possedeva terreni e armenti. Il padre [...] Pietro morì nel 1544; ebbe due fratelli e una sorella.
Dopo gli studi nella città natale, lasciò definitivamente la Calabria nel 1524, ma già da qualche anno si trovava a Roma ben inserito negli ambienti ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] di carriera che coinvolgevano in gran parte anche la sua operosità di poeta e di letterato. Nel 1457 scrisse un epitaffio satirico che ricordava con scarsa simpatia il carattere polemico del Valla ("censor perdurus in omnes"); nel 1459 in occasione ...
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GALLETTI, Domenico (Dominicus Gallettus)
Francesco Bausi
Figlio di Jacopo, nacque a Monte San Savino nel 1443 o nel 1444, come si deduce dall'epitaffio apposto sulla sua tomba, nel quale si afferma che [...] morì nel 1501 all'età di 58 anni.
Amico fin da giovanissimo di Marsilio Ficino, compì a Firenze studi filosofici e umanistici. Canonico della metropolitana di Arezzo, nel 1466 fu chiamato presso la Curia ...
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Nell’antica Grecia si designava con il termine πανήγυρις ogni assemblea aperta a tutti e riunita essenzialmente per motivi agonistico-sacrali. Durante tali celebrazioni si tenevano i discorsi a cui si [...] diede il nome di p. che, avendo carattere suasorio ed encomiastico, erano vicini all’epitaffio, all’encomio e all’elogio. Come genere a sé il p. apparve nella letteratura greca nel 5° sec. a.C. per opera della sofistica, con Gorgia di Lentini. ...
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COGNATI, Imperia
Franca Petrucci
Nacque non in Ferrara, come pure si ritenne, ma a Roma, in via Alessandrina, presso la chiesa di S. Maria in Traspontina, nel rione Borgo, il 3 ag. 1486 e non cinque [...] anni prima, come sostenne D. Gnoli (L'epitaffio e il monumento d'Imperia cortigiana romana, in Nuova Antologia, 1º giugno 1906, pp. 469-76). Sua madre fu Diana di Pietro Cognati, mentre il padre si chiamò Paris di nome o De Paris di cognome.
In ...
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ILDERICO di Montecassino
Mariano Dell'Omo
Osta a che si identifichi senza incertezze la figura di I. il fatto che questo nome sia attribuito a più soggetti tutti apparentemente distinti l'uno dall'altro, [...] Lentini, mancano seri argomenti per negare che l'I. abate cassinese tra l'834 e l'835 sia anche l'autore dell'epitaffio di Paolo Diacono, e per ciò in conclusione non si può non ammettere la piena plausibilità della posizione critica di coloro - e ...
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Scrittore italiano (Bologna 1916 - Roma 2000); visse a Ferrara fino al 1943, e si trasferì poi a Roma, dove fu redattore della rivista di letteratura internazionale Botteghe oscure (1948-60); dal 1958 [...] 1945, 2a ed. 1946), Te lucis ante (1947) e Un'altra libertà (1951), poi riunite nel vol. L'alba ai vetri (1963); Epitaffio (1974); In gran segreto (1978); la complessiva In rima e senza (1982). B. pubblicò inoltre i voll. di saggi Le parole preparate ...
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PISTOFILO, Bonaventura
Chiara Quaranta
PISTOFILO, Bonaventura (Ventura). – Nacque a Pontremoli tra il 1465 e il 1470 da Giovanni Antonio Zambati. Adottò il cognome Pistofilo (amante della fedeltà) traducendo [...] diritto, disciplina quest’ultima nella quale conseguì la laurea. Fu allievo di Niccolò da Lonigi (Leoniceno), come attestato dall’epitaffio che Pistofilo scelse per ornare il monumento funebre eretto nella chiesa di S. Domenico a Ferrara in onore del ...
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Grammatico e letterato (n. a Bologna ultimo quarto sec. 13º; era ancora in vita nel 1327). Nel 1319 insegnava poesia latina in patria; dopo il 1323 insegnò per qualche tempo a Cesena. Scrisse un Diaffonus, [...] per i versi con cui nel 1320 circa invitò Dante a cantare in latino argomenti epici e lo sollecitò a recarsi a Bologna. Compose poi per lui un epitaffio, in versi, che ebbe l'approvazione del Boccaccio; un'altra egloga indirizzò ad A. Mussato. ...
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epitaffio
epitàffio (o epitàfio; ant. pitàffio) s. m. [dal lat. tardo epitaphium, neutro sostantivato dell’agg. (già class.) epitaphius, dal gr. ἐπιτάϕιος «sepolcrale» e come s. m. «discorso funebre», comp. di ἐπί «sopra» e τάϕος «tomba»]....