Serenata che gli antichi Greci cantavano presso la stanza nuziale la sera delle nozze. I primi e. letterari si trovano in Saffo; in età ellenistica ne composero Callimaco, Eratostene, Partenio, ma l’unico e. greco giunto intero è l’idillio 18 di Teocrito per le nozze di Menelao ed Elena.
Nella letteratura latina esempi di e. sono i carmi 61 e 62 di Catullo, in cui il poeta segue la tradizione romana ...
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Sofista (prima metà 6º sec. d. C.) e oratore ufficiale di Gaza, scolaro di Procopio. Scrisse panegirici, epitalamî, declamazioni, ecc., in cui velava il suo cristianesimo con espressioni pagane; seguì [...] l'atticismo ...
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Coricio di Gaza
Oratore (prima metà 6° sec. d.C.). Allievo di Procopio, scrisse (in greco) panegirici, epitalami, declamazioni, seguendo il più rigoroso atticismo; cristiano, ma alieno dalle questioni [...] teologiche e filosofiche, per ragioni stilistiche vela il suo cristianesimo di concetti ed espressioni pagane ...
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GYÖNGYÖSI, István (Stefano)
Luigi Zambra
Poeta ungherese, nato a Radvánc (Radvanka) nel 1625, morto a Csetnek (Štitník) nel settembre del 1704. Fu autore di epitalamî epici ricchi di spunti lirici e [...] di riuscite descrizioni della natura, tra cui A Marssal társalkodó Murányi Venus, 1664 (La convenzione di Marte con la Venere di Murány); Poraiból megéledett Phoenix, 1693 (La fenice risorta dalle proprie ...
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Poeta bizantino (n. Efeso 1275 - m. 1345). Scrisse poemetti didascalici sugli animali, dialoghi in versi (uno in onore di Giovanni Cantacuzeno), poesie religiose e d'occasione (epitaffî, epitalamî, encomî, [...] ecc.), descrizioni di oggetti artistici, importanti per la storia dell'arte ...
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Poeta latino (n. Roma 82 - m. 47 a. C.), figlio dell'annalista Licinio Macro, amico di Catullo; del cenacolo dei poetae novi. Compose epigrammi, epillî, fra cui il poemetto mitologico Io, epitalamî, elegie [...] in morte di Quintilia (forse sua moglie); di queste, esaltate da Catullo e poi da Quintiliano, è rimasto un sol verso: pare che iniziassero in Roma il passaggio dall'elegia di carattere narrativo a quella ...
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Fu, dopo la morte del maestro Procopio, il principale sofista e oratore ufficiale di Gaza nella prima metà del sec. VI. Scrisse: otto orazioni (λόγοι) in forma di panegirici, epitalamî ed epitaffî; 12 [...] declamazioni (μελέται) di argomento mitologico, storico ed etologico; 25 brevi discussioni (διαλέξεις) per esercizio scolastico. Puro retore, C. è alieno dalle questioni teologiche e filosofiche; cristiano, ...
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Scrittore e poeta catalano (Barcellona 1886 - ivi 1959); orientato dapprima verso una lirica di forte impronta francese, si è gradatamente sottratto a ogni influenza straniera. Ha pubblicato, fra l'altro: [...] Turment-frument (1910); Cants i allegories (1917); Invocació secular (1926); Epitalami (1931); Via Crucis (1947); El mirall de Déu (1951). ...
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Poeta (Parma 1741 - ivi 1817). Dal 1772 insegnò greco nell'univ. di Parma; ebbe una famosa disputa con V. Monti, a proposito dall'Aristodemo di questo. Si vantò di aprire "vie non trite" verseggiando di [...] scienza e filosofia, ma restò sostanzialmente seguace di C. I. Frugoni. Le sue cose migliori sono alcuni epitalamî e varie canzoni (Opere, 5 voll., 1816-19). ...
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TRILLO y FIGUEROA, Francisco de
Poeta spagnolo, nato alla Coruña verso il 1620, morto forse dopo il 1675. Studiò a Granata, dove il padre esercitava la magistratura; intraprese la carriera delle armi, [...] dal 1640 al 1643 fu in Italia e forse nelle Fiandre. Ritornato a Granata si dedicò interamente alla poesia.
Dopo due Epitalamî (Granata 1649-50), pubblicò nel 1651 un poema eroico, Neapolisea, a celebrazione del gran capitano. Nel verso elogiativo ci ...
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