ISTOLOGIA (XIX, p. 670; App. II, 11, p. 69)
Angelo BAIRATI
L'introduzione delle metodiche di analisi chimica, biofisica e di submicroscopia elettronica nello studio dei materiali differenziati e relativamente [...] che in taluni casi presenta una notevole complessità. Tale ad esempio è il caso degli strati spinosi degli epitelî pluristratificati, come dimostra la fig. 1: questa struttura corrisponde a quello che la istologia ottica aveva definito "desmosomi ...
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Trasporto attraverso membrane biologiche
EEberhard Frömter
di Eberhard Frömter
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Composizione e struttura della membrana cellulare. □ 3. Metodi d'analisi: a) misure di [...] e tubulo prossimale del rene) è in grado di trasportare acqua quando non esiste alcun gradiente osmotico. Se si perfondono gli epiteli del secondo gruppo con la stessa soluzione (Ringer NaCl) dal lato luminale e dal lato del sangue e si mantiene in ...
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Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] timo, e che questo sia seguito da un secondo riarrangiamento VJ o da una sostituzione V in un secondo sito, quale l'epitelio. Anche la generazione di cellule T TCRα/β+ inizia nel topo prima della nascita e sembra che porti a un repertorio differente ...
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In embriologia, uno dei tre foglietti embrionali (detto anche mesoblasto o foglietto embrionale intermedio) che durante lo sviluppo dei Metazoi triblasteri si differenzia interponendosi fra ectoderma ed [...] simile avviene nei Mammiferi. Il m. delimita il celoma, cavità interposta fra ectoderma ed endoderma, con i due epiteli somatopleura (esterno) e splancnopleura, interno. Con l’ulteriore differenziamento del m., si hanno nei Vertebrati, ai lati della ...
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Biologia
F. embrionali Nello sviluppo embrionale dei Metazoi, le lamine cellulari sovrapposte che si formano per un graduale processo di differenziamento sia che l’embrione attraversi o meno un tipico [...] a limitare, fra le due, la cavità del celoma. I tessuti definitivi che formeranno poi i vari organi derivano da questi epiteli embrionali. La formazione dei f. embrionali e il loro ulteriore destino hanno dato luogo a non poche discussioni fra gli ...
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Proteina costituente i filamenti intermedi di cheratina nel citoplasma delle cellule epiteliali. Sono note 30 diverse c., divise in due classi: la I costituita da c. di tipo acido e la II formata da c. [...] nei tessuti duri, quali le unghie, i peli e la lana delle pecore; le altre venti sono più comuni negli epiteli delle cavità interne del corpo. Nelle cellule epiteliali degli organismi animali sono presenti i tonofilamenti, le fibre di cheratina che ...
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Proteine contenenti il 60-85% in massa di carboidrati, le quali lubrificano e proteggono i tessuti contro insulti meccanici, agenti chimici e batteri. I gruppi oligosaccaridici (acido sialico, N-acetilgalattosammina, [...] di specifici residui amminoacidi di serina e di treonina. Le mucine sono prodotti di secrezione di particolari epiteli ghiandolari (alcune ghiandole salivari, cellule mucipare gastriche ecc.) e costituiscono il componente del liquido sinoviale, del ...
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tessuti biologici
Aldo Fasolo
La ‘stoffa’ con cui sono fatti gli organi
Negli organismi pluricellulari, tra i quali l’uomo, le cellule si sono specializzate per compiere funzioni diverse, assumendo [...] .
Lasso, grasso, denso
Il tessuto connettivo più diffuso nei Vertebrati è il tessuto connettivo lasso, che congiunge gli epiteli con i tessuti sottostanti e svolge la funzione di materiale di riempimento per mantenere in sede gli organi. Questo tipo ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] formazione dei tessuti durante lo sviluppo (➔ adesione). È inoltre da notare che, mentre in alcuni tessuti, per es. negli epiteli, la maggior parte delle c. stabilisce stretti contatti con le c. che la circondano, mediante diversi tipi di giunzioni ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] tessuto od organo che si considera mentre è normale altrove. Tipico è il caso della metaplasia squamosa o epidermoide degli epiteli mucosi di rivestimento (del labbro, della lingua, della laringe, ecc.). Frequente è pure il caso che la malignità si ...
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epitelio
epitèlio s. m. [dal lat. scient. epithelium (comp. di epi- e del gr. ϑηλή «capezzolo»), usato in origine per indicare la pelle che copre il capezzolo e poi con sign. più esteso]. – Tessuto che riveste la superficie esterna o tappezza...
rivestimento
rivestiménto s. m. [der. di rivestire]. – 1. a. L’azione, l’operazione di rivestire, il fatto di venire rivestito, e il modo con cui si esegue: r. di strutture edilizie, di opere stradali, e r. di pareti, di strade, di gallerie;...