Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] , in mancanza di altri segnali, seguano un programma spontaneo di differenziazione neuronale, mentre siano deviate verso un programma epiteliale se in esse è attivato il segnalamento dipendente da BMP (Bone Morphogenetic Protein). BMP è una proteina ...
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Denti
Daniela Caporossi
Guido Grippaudo
I denti sono strutture mineralizzate del cavo orale, dotate di funzioni di presa e riduzione meccanica del cibo (v. vol. 1°, II, cap. 4: Testa, Cavità orale). [...] sostituzione, il riassorbimento della base provoca la caduta del dente, cosicché un nuovo germe dentario si stacca dalla cresta epiteliale per andare così a formare il dente di ricambio.
Nell'uomo, nel quale la dentatura è tipicamente difiodonte, si ...
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Utero
Rosadele Cicchetti
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo
L'utero (dal latino uterus, greco ὑστέρα, "ventre") è un organo cavo, impari e mediano, di forma paragonabile a quella di una piramide tronca [...] di pluristratificazione dell'epitelio o atipie cellulari la lesione è considerata precancerosa. Il carcinoma dell'endometrio è un tumore epiteliale maligno che colpisce prevalentemente le donne tra i 55 e i 65 anni. Fattori di rischio per questo tipo ...
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Sebo
Rosadele Cicchetti
Il sebo è una materia grassa e untuosa, consistente in una miscela semiliquida di acidi grassi, trigliceridi, cere, colesterolo e residui cellulari, elaborata da particolari [...] il follicolo pilifero origina come una profonda colonna di cellule epiteliali che circondano la papilla, una piccola massa di tessuto connettivale. Un abbozzo epiteliale che cresce lateralmente forma una ghiandola sebacea. Alla nascita la secrezione ...
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Infezione causata da Emosporidi (Sporozoi) appartenenti al genere Plasmodium. La m. umana e dei mammiferi in genere (scimmie, roditori ecc.) è trasmessa esclusivamente da zanzare del genere Anopheles.
La [...] deriva lo zigote che cambia forma: da rotondo diventa allungato e mobile (vermicolo od oocinete); questo attraversa la parete epiteliale dello stomaco e si fissa nella tunica esterna a essa dove assume forma rotonda. Si ha così l’oocisti che ...
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Regione anteriore del sistema nervoso centrale dei Vertebrati racchiusa nella scatola cranica, sede dei centri della sensibilità olfattiva, visiva, acustica, statica, nonché dei centri associativi, integrativi, [...] la regione di transizione tra e. e midollo spinale. La parte dorsale resta sottile a formare un tetto epiteliale fortemente vascolarizzato (tela coroidea); le pareti laterali, ispessite, che limitano la cosiddetta fossa romboidale, sono sede di ...
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Concrezione sferica, piriforme o a goccia, che si forma nel mantello di alcuni Molluschi Bivalvi intorno a un corpo estraneo, il nucleo, che può essere anche un parassita (in genere una larva di Trematode).
Le [...] di un nucleo di madreperla e di stabilirne il volume.
Medicina
In patologia, p. cornea (o p. epiteliale), formazione istologica rotondeggiante, tipica di alcuni epiteliomi, le cui cellule si addossano in strati concentrici evolvendo, a cominciare ...
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Intestino
Daniela Caporossi
Giovanni Gasbarrini
Anna Jorizzo
L'intestino (dal latino intestinum, derivato di intus, "dentro") rappresenta il tratto del tubo digerente, compreso nella cavità addominale, [...] osmotico di acqua.
b) Attività secretoria. Nel colon avviene la secrezione di muco alcalino che protegge la superficie epiteliale, lubrifica la massa fecale e neutralizza i prodotti acidi del metabolismo batterico. Inoltre, si ha la secrezione attiva ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] strutture, i placodi, che entrano nella formazione di taluni organi di senso. L’entoderma dà origine agli elementi epiteliali di gran parte del canale digerente, delle ghiandole annesse (fegato e pancreas) e degli organi respiratori. Il terzo ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] la mucosa gastrica mediante due fattori di virulenza: le adesine, strutture che hanno una particolare affinità per le cellule epiteliali, e un enzima che neutralizza l'acidità del microambiente dissociando l'urea in ammoniaca e anidride carbonica (v ...
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epiteliale
agg. [der. di epitelio]. – Di epitelio, che si riferisce all’epitelio: tessuto e., l’epitelio; cellule e.; rivestimento e.; guaina e. del pelo, manicotto di cellule epiteliali che circonda la radice del pelo.
xerosi
xeròṡi s. f. [der. di xero-, col suff. medico -osi]. – In oculistica, malattia degenerativa delle congiuntive consistente nella trasformazione dell’epitelio congiuntivale in epitelio piatto cheratinizzato, cui consegue la particolare...