Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] e semplice. Nel mondo greco l’a. come strumento bellico fu usato nell’età arcaica; in periodo classico, così come in epocaromana, il suo uso è riservato alle sole truppe ausiliarie (celebri erano gli arcieri di Tracia e di Creta). Sia nel mondo ...
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(gr. Κῶς) Isola della Grecia (282 km2 con 30.000 ab. ca.), nel Mar Egeo, la maggiore, dopo Rodi, del Dodecaneso (Sporadi Meridionali), prospiciente le coste dell’Asia Minore. Ha un’ossatura di rocce scistose [...] . Sulla terrazza superiore erano il grande tempio dorico di Asclepio (2° sec. a.C.) e un bagno pubblico di epocaromana. Nel periodo paleocristiano perdurò a C. la floridezza dell’età precedente; ne è testimonianza il grande numero di chiese con ...
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Albero (Cupressus sempervirens; v. fig.) delle Cupressacee, conifera originaria della regione mediterranea orientale, introdotta in Italia all’epocaromana. Nella sua variante pyramidalis (fig. B), con [...] rami eretti, derivata dalla coltura, è largamente usato come pianta ornamentale, in parchi e cimiteri. Il c. è di lento accrescimento, ma raggiunge età millenaria. Dà un legname resinoso, duro e compatto, ...
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Malattia e salute
Mirko D. Grmek
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] fondamentali della patocenosi si sono prodotti nel mondo mediterraneo durante il Neolitico, nella Grecia dell'età eroica, in epocaromana, in occasione delle grandi migrazioni del Medioevo e in seguito alla scoperta del Nuovo Mondo. Il nostro secolo ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] un b. pubblico databile al sec. 14° (Xyngopulos, 1940).Nella struttura dei b. di epoca paleobizantina si riscontrano, come in tutta l'epocaromana, due differenti tipi fondamentali: l'uno improntato a una rigorosa simmetria assiale basata sul ...
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sesso
Alessandra Magistrelli
La più vitale differenza tra gli esseri viventi
La storia dei due sessi è legata alla riproduzione: mescolandosi i patrimoni ereditari di due individui diversi, il maschio [...] umana
A Roma nella Galleria Borghese e a Parigi nel Museo del Louvre si possono ammirare statue simili di epocaromana ispirate a un originale greco del 3° secolo a.C., rappresentanti Ermafrodito dormiente. Un adolescente dai lineamenti soavi dorme ...
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Misura
Pietro Dominici
Il termine misura indica il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra della stessa specie assunta come unità, [...] le più importanti per il commercio: così, per es., nelle varie città e regioni italiane sono state in uso corrente dall'epocaromana fino a circa un secolo fa molte unità di questo tipo, tra le quali ricorderemo le seguenti: l'anfora, il barile ...
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PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] ); l'osteogenesi imperfetta, con casi risalenti alla 21ª dinastia egizia; il mongoloidismo, con casi tedeschi di epocaromana. Fra le centinaia di forme distrettuali rammentiamo la palatoschisi, individuata sia fra le popolazioni dell'Egitto antico ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Medicina, chirurgia e farmacologia
Nancy G. Siraisi
Giovanna Ferrari
Piero Morpurgo
Jean-Noël Biraben
Medicina, chirurgia e farmacologia [...] insuccesso che la caratterizzava. Gli strumenti chirurgici conservatisi, per esempio, sono assai rozzi rispetto a quelli di epocaromana e inadatti alle operazioni, di frequente delicate, comunemente descritte nelle opere del periodo; le procedure di ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...