strategia La tecnica di individuare gli obiettivi generali di un’attività, nonché i modi e i mezzi più opportuni per raggiungerli
Ecologia
S. r e K Il complesso delle caratteristiche del ciclo biologico [...] chiara l’importanza del dominio del mare: operazioni combinate dell’esercito e della flotta furono più frequenti nell’epocaromana, specialmente nelle guerre civili, e solo la collaborazione della flotta permise in certi casi ai grossi eserciti dell ...
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Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] e semplice. Nel mondo greco l’a. come strumento bellico fu usato nell’età arcaica; in periodo classico, così come in epocaromana, il suo uso è riservato alle sole truppe ausiliarie (celebri erano gli arcieri di Tracia e di Creta). Sia nel mondo ...
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Forma di alloggiamento delle truppe in cui gli uomini stazionano per lo più sotto apposite tende.
Tutti gli eserciti antichi ebbero a. ordinati variamente secondo l’organizzazione e le loro necessità. [...] divenne più frequente, ma senza una norma fissa. I Romani diedero invece la massima importanza all’a.; al termine di quasi religiosamente rispettati non furono più usati dopo l’epocaromana, fatta eccezione per gli eserciti ottomani, presso ...
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L’insieme delle attività umane legate al mare, e più precisamente il complesso delle navi, degli impianti a terra, dei porti, degli equipaggi mediante i quali si esplica l’attività dell’uomo sul mare; [...] , conservatasi poi per un millennio; i traffici marittimi si svilupparono con organizzazioni e con metodi che anticipano quelli moderni.
Epocaromana. - Roma nel 3° sec. a.C. consolidò la sua potenza marittima che le permise poi di battere Cartagine ...
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marina militare
La m.m. comprende l’insieme dei mezzi, delle organizzazioni e degli apprestamenti destinati ad assicurare il potere navale (oggi aeronavale) necessario per garantire l’indipendenza politica [...] appoggio negli arsenali permanenti: celebri quelli del Pireo nell’epoca aurea di Atene, quelli di Miseno e di Ravenna nell’epocaromana, di Pisa, di Venezia, di Genova nell’epoca delle Repubbliche italiane. Le grandi potenze marittime del periodo ...
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Storia
Nome dell’unità tattica e organica dell’esercito romano, in tempi moderni, assunto, in vari paesi, da corpi di volontari, da alcune unità organiche specialmente istituite per il servizio armato [...] l. erano ogni anno stabiliti dal senato. Ancora all’epoca di Polibio era ritenuto normale il numero di 4200 fanti negli ultimi scontri con i Francesi, fino alla caduta della Repubblica romana, e la l. bolognese, costituita a Bologna dai colonnelli C ...
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Armi
Richard A. Gabriel
Introduzione: dalla preistoria al Medioevo
I ritrovamenti archeologici inducono a ritenere che le prime armi usate dall'uomo abbiano fatto la loro comparsa durante l'ultima glaciazione, [...] che questa era stata agganciata mediante un'altra invenzione romana: il rampino di arrembaggio. Non appena ebbe raggiunto più precisi a distanze di gran lunga maggiori. All'epoca della guerra civile americana un moschetto poteva uccidere a quasi ...
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tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una [...] Napoleone riuscì a esaltare nelle campagne vittoriose della sua epoca. La t. di Napoleone deriva direttamente dagli stessi nemiche, le agganciava con gli arpioni e permetteva ai soldati romani imbarcati, superiori nella lotta corpo a corpo, di andare ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] 'uso delle camme in vari meccanismi nella regione del Delfinato risalgono al 1040. La ricca tradizione degli automi dell'epoca greco-romana non morì del tutto a Bisanzio; infatti, nel suo Antapodosis (VI, 5) Liutprando di Cremona (920-972) descrisse ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...