SAN GOTTARDO (A. T., 17-18-19)
Carlo Guido MOR
Stefano Ludovico STRANEO
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GOTTARDO Nome di un gruppo montuoso e di un valico delle Alpi Centrali. In senso lato il gruppo montuoso del San Gottardo (anticamente [...] è alto 2114 metri.
Storia. - È ancora dubbio se in un'epoca remota il valico sia stato praticato; forse già i Romani lo sistemarono di Schöllenen (Scaliones?): certo durante l'età carolingia e ottoniana ai territorî gottardisti si attribuì un valore ...
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MIDDELBURG (A. T., 44)
Adriano H. Luijdjens
Città dell'Olanda, capoluogo della provincia di Zelanda, situata nel centro dell'isola di Walcheren sul canale da Flessinga a Veere. La popolazione (18.419 [...] esempio d'influsso italiano sull'architettura olandese.
Il museo del "Zeeuwsch Genootschap" è ricco di monete di epoca merovingia e carolingia, ha una bella raccolta di vedute zelandesi, varî quadri, un planetario, porcellane, una raccolta dei primi ...
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REUSS
Walter HOLTZMANN
. Fu già uno degli stati della Confederazione germanica, îa oggi parte della Turingia. Reuss è il residuo di un territorio nel sud-est della Turingia molto esteso durante il Medioevo, [...] importanti sono Lobenstein, Schleiz, Plauen, Greiz e Gera. Nell'età carolingia faceva parte della Marca Sorba, nel sec. X della Marca Zeitz da una potenza molto lontana, diminuita durante l'epoca della Riforma, rese possibile ai Reuss di riacquistare ...
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VERMANDOIS (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Guido BONOLIS
Antica regione della Francia settentrionale, limitata a N. dal Cambresis, a E. dalla Thiérache e dal Laonnese, a S. dal Noyonnais, a O. [...] Reims-Abbéville e da altre secondarie.
Storia. - Abitata, all'epoca gallica, dai Veromandui, che le hanno dato il nome, vi si insediò una dinastia comitale riallacciantesi alla famiglia carolingia (attraverso Bernardo d'Italia, bastardo di Pipino, ...
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VACCARI, Pietro
Storico del diritto, nato a Bastida dei Dossi (Pavia) il 26 ottobre 1880, fratello del biblista Alberto (v. App. II, 11, p. 1081). Fu sindaco e poi podestà di Pavia dal 1923 al 1933. [...] presso i Franchi ed i Longobardi dalle origini fino all'epoca di Carlo Magno (Pavia 1903); Il regime della comunione diritto privato (Padova 1956); Studi sull'Europa precarolingia e carolingia (Verona 1956); Stato e classi nei paesi europei (Milano ...
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MONASTERO (ted. Münster, A. T., 20-21)
Paul Ganz
Villaggio dei Grigioni posto a 1248 m. s. m. nella Valle Monastero (v.), alla quale dà il nome. Il villaggio conta 611 abitanti.
Il monastero di S. Giovanni, [...] sec. VIII, è menzionato fino dall'805. Della costruzione carolingia si conserva ancora la chiesa a tre absidi, con sculture distrutto da un incendio, fu rinnovato nel 1087 e a quell'epoca risalgono i due chiostri occidentali. Un po' più recente è un ...
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TEODOLFO di Orléans
Gerardo Bruni
D'origine probabilmente italiana, fu chiamato in Francia da Carlomagno per collaborare alla rinascita degli studî. Ben presto T. fu eletto dall'imperatore abate di [...] di scuole, poeta latino elegantissimo e fra i primi dell'epoca, teologo, predicatore, apologista, egli deve essere considerato quale uno dei promotori più zelanti della rinascenza carolingia. Morto Carlomagno, T. godé del favore del suo successore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] sua capacità di insegnamento morale. È questa non per nulla l’epoca che solleva al rango dei più grandi storici il retore latino virgiliana di Enea e al mito medievale della rifondazione carolingia, in virtù della quale la città ebbe riconosciuti i ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] al XII miglio da Roma, una distanza che nel cerimoniale dell'epoca bizantina era riservata all'accoglienza dell'imperatore in carica. Dopo furono portati a Roma da due alti esponenti del clero carolingio. Nel gennaio 810, L. III li esaminò con una ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] saranno poi la civiltà bizantina in Oriente e la civiltà carolingia in Occidente. L'abbandono di un certo modo di per Ceylon. Le monete romane quivi rinvenute sono di tutt'altra epoca: tranne infatti un gruppo datato tra Nerone e Vespasiano, alcune ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...