PACIFICO da Verona
Cristina La Rocca
PACIFICO da Verona. – Visse a Verona tra la fine dell'VIII e la prima metà del IX secolo ed era originario di Quinzano, località nella periferia nordoccidentale [...] ). La vicenda di Pacifico permette di osservare che sull’età carolingia a Verona si riversarono – in tempi e modi diversi – è ugualmente di dubbi, espressi sia nel passato, sia in epoca recente. Durante la seconda metà del XVIII secolo furono oggetto ...
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ERMENGARDA, regina di Provenza
François Bougard
Nacque intorno alla metà del sec. IX dall'imperatore Ludovico II e da Engelberga.
E. fu la terza donna della dinastia carolingia a portare tale nome, [...] lo avrebbe mai designato come un semplice "quidam". Comunque all'epoca l'uso del termine "didascalus" mira sempre a sottolineare Bosone scatenò ben presto la reazione di tutti i partigiani carolingi. Vienne, dopo due anni di assedio, cadde nel ...
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GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] temporale del vescovado di Arezzo su Cortona dall'età carolingia al 1325 e della lunga decadenza della città dopo gli dell'Etruria preromana: con ribadita, sostanziale rottura tra quell'epoca lontana e i più recenti tempi. Sarebbe errato ridurre a ...
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MARZAGAIA
Rino Avesani
– Figlio del notaio Careto di Ultramarino da Lavagno (vicino a Verona), nacque verosimilmente a Verona non molto prima del 1350.
Marzagaia (nelle diverse varianti: Mazzagaggia, [...] a Verona, come altri di quei secoli deriva dall’epopea carolingia, cioè da Marchegai, il nome del cavallo di Aiolfo (Rajna una casa in contrada della Pigna, dove visse anche in epoca veneziana; fu riammesso nel diritto di possedere, giacché il 21 ...
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ARCO, Giovanni Battista Gherardo d'
Corrado Vivanti
Nacque ad Arco, il 25 nov. 1739, nel castello da cui i suoi avi, signori feudali di quei luoghi sin dall'età carolingia, avevano tratto il nome, dal [...] di capitale capaci di promuovere l'economia agricola, tanto più che non soltanto i costurni e la moda dell'epoca, ma la stessa legislazione - ereditata dai vecchi ordinamenti cittadini dello stato gonzaghesco - imponevano ai grandi proprietari la ...
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FORTUNATO
Daniela Rando
Patriarca di Grado, secondo con questo nome, successe al patriarca Giovanni, suo consanguineo, che era stato assassinato nell'802 circa per mandato del duca veneziano Giovanni [...] tipica della tradizione franca importata in Istria all'epoca della sua conquista, il placito vedeva raccolte autorità ).
Una versione diversa dell'esilio di F. è offerta dalle fonti carolingie: nell'821 un prete della diocesi di F. lo accusò davanti ...
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SUPPONIDI
Giacomo Vignodelli
– Parentela dell’aristocrazia franca, attiva in Italia in seguito alla conquista carolingia del regno longobardo e attestata su cinque generazioni dall’814 alla metà del [...] 848 circa (venerato come santo a partire dall’epoca moderna), benché il legame di parentela che lo Le Jan, Roma 2002, pp. 499-526; T. Lazzari, Una mamma carolingia e una moglie supponide: percorsi femminili di legittimazione e potere nel regno italico ...
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GERLANNO
François Bougard
Non conosciamo il luogo e la data di nascita di G.; di lui sappiamo quanto ci riferiscono i Miracula sancti Columbani (opera di un anonimo monaco di Bobbio, indirizzata al [...] chiesa di S. Michele Maggiore, che fungeva, all'epoca, da cappella palatina, malgrado la sua relativa lontananza , Bobbio… 1983, Bobbio 1985, p. 75; A.A. Settia, Pavia carolingia e postcarolingia, in Storia di Pavia, II, L'Alto Medioevo, Pavia 1987, ...
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FARDOLFO (Fardolfus, Fardulfus)
Paolo Chiesa
Longobardo di stirpe, senza dubbio nato in Italia ed appartenente a nobile famiglia, probabilmente ecclesiastico di condizione, per volontà di Carlo Magno [...] paleografiche e codicologiche permettono di attribuire alla sua epoca e all'ambiente del suo cenobio una decina di ragione.
F. ebbe altresì relazioni con i letterati della corte carolingia. A lui è indirizzato uno fra i più singolari carmi ...
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GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] Anastasio Bibliotecario, essa sarebbe presumibilmente da collocare in un'epoca non posteriore all'825. Per ragioni non chiare, forse e di magistero dai nuovi centri di potere dell'Europa carolingia.
Oltre alle opere maggiori, G. compose anche due inni ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...