Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] del sec. 11° e la prima del sec. 12°, quando le premesse e l'organizzazione date al monachesimo benedettino in epocacarolingia arrivarono a un momento cruciale, insieme di splendore e di radicale contestazione; gli edifici delle a., teatro di questi ...
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BAMBERGA
H.P. Autenrieth
(ted. Bamberg; Papinberc, Babenberch nei docc. medievali)
Città della Germania in Alta Franconia (Baviera settentrionale). Rispetto alle antiche sedi vescovili tedesche sul [...] certe dato che la costruzione medievale è andata distrutta, viene annoverata per la sua dedica tra le fondazioni di epocacarolingia.Della città dell'imperatore Enrico sono da ricordare in primo luogo il duomo e il vicino palazzo reale nell'area ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] dedicato alla santa Croce (altare della Croce), come mostra la pianta ideale dell'abbazia di San Gallo in Svizzera, di epocacarolingia. Sovente si festeggiava anche il giorno dell'anno in cui l'a. era stato consacrato, coincidente spesso con quello ...
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TOURNAI
J. Dumoulin
D. Vanwijnsberghe
(lat. Turnacum, Tornacum; Tournay nei docc. medievali)
Città del Belgio sudoccidentale, nella prov. di Hainaut, attraversata dal fiume Schelda.
Fondata nel sec. [...] ne hanno portato alla luce i resti, al di sotto delle chiese attualmente esistenti intitolate agli stessi santi.In epocacarolingia T. continuò ad avere un ruolo significativo, grazie alla sua funzione di centro religioso e allo sviluppo economico ...
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CAVALLO
A. Melucco Vaccaro
Nel Medioevo i c. venivano distinti, a seconda del servizio prestato, in destrieri, corsieri, palafreni, ronzini e somieri. Il destriero era il grande c. da guerra, di andatura [...] snodati simili agli attuali filetti a traversino, rimasti preferiti, almeno per la guerra, fino a tutto il Trecento. In epocacarolingia ricomparvero morsi rigidi - lo erano stati anche quelli in legno od osso - usati accanto ai filetti. Dal sec. 8 ...
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FIBULA
V. Bierbrauer
Con il termine di f., dal lat. fibula, si indica in generale un fermaglio da veste in metallo in cui la terminazione libera di uno spillo viene infilata o incastrata in un fissaggio.Le [...] di una rilavorazione o di un adattamento ad altro scopo di elementi in metallo lavorato di produzione continentale in epocacarolingia, che in Scandinavia vennero dotati di una struttura a spillo per essere usati come fibule. L'esemplare più noto ...
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CAMPANILE
D. Gillerman
Il termine c. nella lingua italiana designa in genere la torre campanaria, ma viene anche usato con riferimento a torri di vario tipo, con o senza campane, mentre in altre lingue [...] che siano esistiti c. nell'architettura paleocristiana; tuttavia i primi di cui si ha testimonianza certa appaiono solo in epocacarolingia, citati nelle fonti - il Lib. Pont. (I, pp. 454, 503) ne ricorda la costruzione in Vaticano da parte dei ...
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Alvernia
G. Fournier
(lat. Arvernia; franc. Auvergne)
Regione della Francia centrale, comprendente i dipartimenti del Puy-de-Dôme, Cantal e parte dell'Alta Loira. Storicamente l'antica provincia era [...] Avitacum e che si inseriva nel solco della tradizione antica (Ep., II, 2; MGH. Auct. ant., VIII, 1887); fonti dell'epocacarolingia citano l'esistenza di un palazzo reale a Ebreuil e di numerose residenze aristocratiche; cinte murarie in terra e in ...
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GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] . publique et univ. di G. conserva importanti manoscritti miniati medievali, tra i quali sono da menzionare: quattro codici di epocacarolingia contenenti i Commentari di Rabano Mauro (lat. 22; scuola di Reims, dell'830 ca.), il De variis computis ...
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CRISTALLO DI ROCCA
H. Erdmann
Varietà di quarzo purissimo (biossido di silicio), di assoluta trasparenza e totale assenza di colorazione, che trovò largo impiego nella glittica fin dall'Antichità, in [...] lo dotò di una preziosa montatura in argento dorato con gemme, smalti e filigrane.Da ricordare infine è la ripresa in epocacarolingia della tecnica dell'intaglio su gemme che produsse in c. di rocca anche opere con interi cicli figurati, come il c ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...