Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] de Christi vulnere principium", composta presumibilmente al tempo di Leone Magno. Simili riflessioni furono riprese in epocacarolingia soprattutto nella produzione della 'scuola di corte di Carlo Magno' (Evangeliario di Godescalco, ante 783, Parigi ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
La definizione di una disciplina [...] di cerchio di luci si diffuse a partire dall'epocacarolingia nell'Europa continentale e che appare ben attestato ancora consesso apostolico. Un altro tipo di altare ben noto già in epoca paleocristiana è quello detto "a blocco", nel caso in cui ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] è poi del tutto soddisfacente. È bensì certo che il fondamento dell'arte occidentale del Medioevo venne posto nell'epocacarolingia; ma la sua elaborazione tendente a una unitarietà, rispetto alla contemporanea differenziazione in Europa, è un frutto ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] l'elegante archetto riutilizzato nella tomba di Egidio Foscherari (1289) accanto alla chiesa di S. Domenico a Bologna, databile all'epocacarolingia.Il panorama unitario che si rileva nella scultura tra Ravenna e l'arco altoadriatico emerge anche in ...
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ROMA - Biblioteche
L. Speciale
A. Paravicini Bagliani
Per un insieme di cause storiche relativamente recenti la più importante biblioteca di conservazione di R., la Biblioteca Apostolica Vaticana, [...] caso, tra i manoscritti della sua biblioteca figuravano un prezioso esemplare della Bibbia (Roma, Vallicell., B. 6), di epocacarolingia, e un evangeliario bizantino (Roma, Vallicell., B. 133), dell'11° secolo. Nel corso del Seicento la biblioteca si ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] tra l'antichità ed il Medioevo, sia in Oriente che in Occidente; in Occidente, tuttavia, con una trasformazione all'epocacarolingia.
Prima di prendere in considerazione le immagini di ciascun m., è utile ricordare che questa iconografia è in parte ...
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ROMA - Arti suntuarie
F. Pomarici
R. dovette di certo essere uno dei grandi centri di produzione e di commercio di oggetti preziosi dell'età tardoantica. Tra i cospicui donativi fatti da Costantino [...] al sec. 6° (Cecchelli, 1951-1952, p. 20; Elbern, 1988, p. 56), l'unico complesso di oggetti di oreficeria di epocacarolingia realizzati a R., che comprende la croce smaltata di Pasquale I, la relativa teca e la teca cruciforme della citata croce ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] nel quale la pressione delle popolazioni barbaricine dell’interno determinò la necessità di presidiare gli insediamenti costieri.
L’epocacarolingia in Italia, a cominciare dalle vittorie dei Franchi sui Longobardi alla metà dell’VIII secolo e fino ...
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CODICE
M. Bernardini
Il c. può essere definito come l'insieme di materiale scrittorio (pergamena o carta) costituito di fogli - su una parte dei quali, in genere ben delimitata, trova posto la scrittura [...] si escluda la rappresentazione degli evangelisti scriventi, che rimase rigidamente legata al modello di origine tardoantica sino all'epocacarolingia e oltre.Fra il sec. 12° e il 13° il sistema di produzione del libro manoscritto cambiò radicalmente ...
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VIC
A. Cubeles i Bonet
(lat. Ausa; Vicus Ausonensis, Ausona, Osona nei docc. medievali)
Città della Spagna settentrionale, nella Catalogna centrale, capitale dell'od. territorio di Osona e sede episcopale, [...] . 269-275; R. Ginebra i Molins, El manual primer de l'Arxiu de la Cúria Fumada de Vic (1230-1233), Barcelona 1998; I. Ollich i Castanyer, Vic. La ciutat a l'èpocacarolíngia, in Catalunya carolíngia, cat., Barcelona 1999, pp. 89-94.A. Cubeles i Bonet ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...