GIOVANNI Diacono (Giovanni Immonide)
Paolo Chiesa
Era probabilmente romano e di ricca famiglia, se è vero che aveva alla Suburra un possedimento piuttosto vasto, dove erano edificati un'abitazione, un [...] Anastasio Bibliotecario, essa sarebbe presumibilmente da collocare in un'epoca non posteriore all'825. Per ragioni non chiare, forse e di magistero dai nuovi centri di potere dell'Europa carolingia.
Oltre alle opere maggiori, G. compose anche due inni ...
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LANZONI, Francesco
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Faenza il 10 luglio 1862 da Evangelista, di una famiglia di mugnai, e da Teodora Ferniani di Brisighella (al paese di origine egli dedicò [...] nell'Italia dei primi secoli fu il principe dei bollandisti dell'epoca H. Delehaye, che diede ampia eco alle sue pubblicazioni nel e letterario, dall'era cristiana all'inizio dell'età carolingia. Il L. coraggiosamente procedette a una vera ecatombe ...
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EGINO
Eduard Hlawitschka
Di nobile stirpe alemanna, fu vescovo di Verona nell'ultimo ventennio del sec. VIII. Sembra che egli abbia fatto parte di quel gruppo di collaboratori transalpini ai quali Carlo [...] Marchtal e al Bussen, dove era situato all'epoca appunto il nucleo centrale dei possedimenti degli Alaholfinger- miniatore anche indicazioni relative alla produzione della scuola della corte carolingia. Il che confermerebbe, una volta ancora, l'ampia ...
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GEZONE
Paolo Chiesa
Non conosciamo il luogo né la data di nascita di G.: le poche informazioni esplicite sulla sua vita derivano da quanto egli stesso ci dice nel prologo del suo De corpore et sanguine [...] un certo senso tipico del X secolo, epoca in cui gran parte della produzione teologica costituisce una rielaborazione e una semplificazione delle ben più ricche e originali elaborazioni di età carolingia. Dopo l'ampio prologo a sfondo autobiografico ...
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ANSELMO
Margherita Giuliana Bertolini
Successe ad Ansperto nella cattedra arcivescovile di Milano nel marzo 882, secondo arcivescovo di questo nome. Caratteristica essenziale dell'azione di A., sia [...] nostro arcivescovo quale ispiratore diretto dell'opera. Tuttavia in un'epoca in cui il papato doveva dare così scarse prove della in un momento che vide la fine ufficiale dell'impero carolingio con la deposizione di Carlo il Grosso (novembre 887) ed ...
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GIOVANNI
Andrea Tilatti
Nulla sappiamo delle origini di G. né della sua vita prima dell'ascesa al patriarcato di Aquileia, che è da porre presumibilmente nel 984, giacché in un documento del 1015 G. [...] sovrani della casa sassone, come tutti i presuli aquileiesi dell'epoca, scelti normalmente tra i rampolli di stirpi germaniche.
Fin data la natura del sistema politico, di ispirazione carolingia, che nella prassi concreta dell'amministrazione non ...
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ILARIO
Claudia Gnocchi
Nacque verso la metà del X secolo a Matera, allora facente parte di un tema dell'Italia bizantina.
L'origine lucana di I. è nota dal Chronicon Vulturnense, che dà notizia anche [...] del monastero di S. Vincenzo, insediamento religioso di fondazione carolingia divenuto oggetto di contesa da parte di Bizantini, principi proprio potere. L'inizio di questo processo è precedente l'epoca del governo dell'abate I., ma è ancora in tale ...
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LIUTVARDO (Liutardus, Lituardus, Liutoardus, Leotoardus)
Andrea Bedina
Nel totale silenzio delle fonti riguardo all'infanzia e alla giovinezza di L., è ragionevole porre la sua nascita intorno agli anni [...] È dunque possibile ipotizzare che il consacrando vescovo a quell'epoca avesse - anche per la sua probabile esperienza a corte - 1929, pp. 307-311; P. Pensa, Dall'età carolingia all'affermarsi delle signorie, in Storia religiosa della Lombardia, a ...
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ABBONE
Luciano Gulli
"Patricius Romanorum", verso la metà del sec. VIII fu, secondo la tradizione, il fondatore e primo abate della famosa abazia della Novalesa (Torino) che già sotto il suo governo [...] punto d'appoggio militare e civile" dei re franchi della dinastia carolingia, non venga mai ricordata né nei Gesta Karoli,né negli è riusciti a identificarne né la diocesi né l'epoca di vescovado.
Ancora perplessità suscita l'atto di fondazione ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...