Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
Red.
Red.
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
G. Matthiae
È l'elemento sovrapposto alla colonna, all'anta o [...] cui il dado raffigura la cassa di risonanza del sistro. In epoca tarda si fa frequente l'uso di decorare capitelli campaniformi con motivi caratterizzato da una diretta dipendenza dall'arte egiziana. In Fenicia e in Palestina anche il tipo di c. si ...
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L'archeologia dell'Africa
Rodolfo Fattovich
L'archeologia africana è stata per lungo tempo ed è tuttora considerata da alcuni un settore periferico dell'archeologia, per il preconcetto secondo cui [...] culturale nella Nubia inferiore, dalla tarda preistoria all'epoca islamica, e la scoperta di uno dei maggiori vennero inizialmente interpretate come i resti di una colonia fenicia nell'Africa meridionale e furono identificate come una delle ...
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Vedi THARROS dell'anno: 1966 - 1997
THARROS (Θάρροσ, Τάρραι, Ταρραί, Tharros, Tarrae, Tarri ecc.)
G. Pesce
Antica città della Sardegna sulla penisoletta fra il moderno villaggio di San Giovanni di Sinis [...] alla quale si collegano le origini di Th. come colonia fenicia.
Il toponimo presenta un problema linguistico: esso equivarrebbe, secondo Il V sec. a. C. dopo il 480 è un'epoca della storia artistica del mondo punico oscura per noi. Dopo la disfatta ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo fenicio
Massimo Botto
Gli oggetti del culto e i materiali votivi nella fenicia e nelle colonie di occidente
Gli aspetti conservativi della civiltà fenicia [...] , 28, 10-19) e spiega in modo appropriato il concetto che presiedeva al culto. Filone di Biblo, autore di una Storia Fenicia all'epoca dell'imperatore Adriano, parla di "Baitylos" come nome proprio di un dio e poi dei betili come "pietre animate ...
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Vedi PORTO dell'anno: 1965 - 1996
PORTO (ἐμπόριον, portus)
V. Scrinari
Generalmente i porti si distinguono in naturali e artificiali, ma, con più precisione anche per quanto concerne l'antichità, i p. [...] strutture portuali.
Alessandria d'Egitto è l'esempio migliore per l'epoca ellenistica: risolto nel tratto d'acqua tra la città e l' più antico impianto, forse ancora di origine cartaginese o fenicia; il bacino a poligono irregolare, ampio circa m 400 ...
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CRITICA DELL'ARTE nell'antichità classica
S. Ferri
Se critica d'arte significa penetrazione intima nel monumento e nell'artista, onde, in stato di stretta convivenza con ambedue, il critico, raffigurandosi [...] via staccata dalla koinè arcaica del Mediterraneo orientale - Egitto, Fenicia, Anatolia - ed ha raggiunto i suoi noti sviluppi del "forma"; si ha in Grecia, specialmente in epoca classica, nell'epoca creatrice, cioè, per eccellenza, la tendenza a ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Gli inizi della colonizzazione
Federico Mazza
Gli inizi della colonizzazione: caratteri e problemi
La colonizzazione fenicia è fenomeno complesso che si [...] commerciale precedente, ma è piuttosto un fatto nuovo che segna insieme la fine e l’inizio di un’epoca. La “precolonizzazione” fenicia è una cosa diversa dal trasferimento etnico legato alla fondazione coloniale e all’acquisizione più o meno rapida ...
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INCENSIERE
G. Marunti
(ϑυμιατηᾒριον, turibulum). − Questa definizione comprende i varî tipi di recipienti adibiti alla combustione di sostanze aromatiche (escludendo, quindi, sia i vasi destinati solo [...] il piede è molto basso e l'i. si trova su di un altare. In epoca assira (IX-VIII sec. a. C.) la forma dell'i. non cambia, però due maniere potevano essere usate contemporaneamente.
Fenicia. − Gli i. fenici più antichi subiscono l'influenza dei ...
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SABEA d'Etiopia, Arte
J. Pirenne
Dal 1913, quando apparve la relazione della Deutsche Aksum-Expedition, fin verso il 1945, si conosceva la cultura sabea di Etiopia solo attraverso il tempio di Yehà, [...] la sfinge di Cascasè non ha niente in comune con grifoni o sfingi alate, di tradizione fenicia, che si trovano su alcuni rilievi sudarabici di epoca molto più bassa. Un fregio di protomi di sfingi trovato a Matara, benché certamente posteriore, prova ...
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La fotografia archeologica
Maurizio Necci
La possibilità che la fotografia potesse, già dalla sua nascita, essere utilizzata nel settore archeologico e nel campo dell'arte, fu evidenziata dalla relazione [...] inquadrature e illuminazioni ardite per il gusto dell'epoca. Gli sviluppi delle tecniche fotografiche e la fotografo professionista. Ne sono esempi i lavori di E. Renan in Giudea e in Fenicia (1860-64), di G. Perrot in Asia Minore (1861), di Ch.-E. ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...