Vicino Oriente antico. Storiografia
Mario Liverani
Alfonso Archi
Giovanni Garbini
Storiografia
Mesopotamia: caratteri generali
di Mario Liverani
Storiografia e celebrazione regia
Nella Mesopotamia [...] dinastica dalle origini (i re "che abitavano in tende"), attraverso l'epoca di Shamshi-Adad I (quando fu redatta per la prima volta, a età ellenistica; anche il babilonese Beroso e un altro fenicio, Mocho, iniziavano le loro storie con le origini del ...
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Spagna
Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza [...] e la fondazione focea di Menace, appoggiandosi probabilmente a vecchi insediamenti fenici, ma un vero e proprio dominio di Cartagine si stabilì in del nipote Carlo (Carlo V).
La Spagna moderna
L’epoca di Ferdinando e di Isabella fu l’età d’oro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lucio Gambi
Franco Farinelli
È davvero difficile, e forse impossibile, trovare, all’interno delle singole vicende disciplinari che hanno segnato nel secolo scorso la vita accademica e culturale del [...] la geografia civile (perfettamente consapevole di abitare l’«epoca dell’immagine del mondo» per dirla con Martin grandi fenomeni di espansione dall’Africa alla Sicilia, ossia i Fenici e i Cartaginesi nell’antichità, gli Arabi nel Medioevo, di ...
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Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] (scrittura cuneiforme e lingua babilonese). È l'epoca dei trattati internazionali, dei matrimoni interdinastici, dei ", è ormai estesa ai ben più lontani terminali della navigazione fenicia a Tarshish e delle carovaniere del Sud arabico nello Yemen ‒ ...
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BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] e numismatiche, finiva col negare l'esistenza in epoca altomedievale di ogni effettivo potere politico del papato.
VII sec. a. C. da una mistione di etrusco (ritenuto di origine fenicia) e di greco, dovuta all'invasione di genti greche nel Lazio, e ...
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Medio Oriente
Francesco Tuccari
Una regione alla ricerca di una pace difficile
Il Medio Oriente non è una semplice entità geografica, ma un’area estremamente composita e ricca di storia che si è andata [...] in Mesopotamia (nell’attuale Iraq); dei Fenici nella Terra di Canaan (che fu chiamata Fenicia dai Greci e che costituisce l’attuale Molti importanti sviluppi di questa storia, anche oltre l’epoca bipolare e fino ai nostri giorni, sono stati tuttavia ...
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colonizzazione
Attività con cui un popolo si espande in territori che non gli appartengono, colonizza una regione o vi fonda una colonia. La fase antica della c., distinta dal colonialismo dell’Età moderna, [...] una costante dei greci dal 2° millennio a.C. fino all’epoca ellenistica. Al 2° millennio a.C. risale una prima fase dell stanziamenti greci in Asia e in Egitto.
Le colonie fenicie
I commerci fenici nel Mediterraneo si svolsero dapprima (10°-9° sec. ...
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Alessandro Magno
Massimo L. Salvadori
Il sogno di un impero universale
Alessandro è una delle maggiori figure della storia: per la grandezza delle sue imprese, il fascino legato alla sua personalità [...] le truppe del re persiano Dario III. Occupate la Siria e la Fenicia, Alessandro si volse contro l'Egitto, governato dai Persiani, lo ridusse la figura a partire dall'antichità fino alla nostra epoca, ma anche di leggende scritte e orali fiorite ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] a ovest; in epoca storica, in seguito a migrazioni, le lingue semitiche (siriaco, aramaico, arabo, ebraico e fenicio) si sono diffuse nella regione etiopica e in Africa settentrionale.
Il termine semitico (ted. semitisch) fu usato per la prima volta ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] e le conseguenze che possono investire la s. di altre epoche, in particolare di quella moderna e contemporanea; ma anche per seconda). Fondamentale, per l'arricchimento delle conoscenze sul mondo fenicio-punico e su altre aree dell'Oriente antico, l' ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...